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Gli eredi dei Bonus Ristrutturazioni edilizie e la progettazione nel Bonus verde: nuovi chiarimenti del Fisco

Due recenti risposte del Fisco riguardano la possibilità di prendere il Bonus verde per interventi di progettazione e un caso particolare di detrazione per ristrutturazioni edilizie agli eredi

Di recente l'Agenzia delle Entrate ha precisato le scadenze per alcuni dei bonus 'toccati' dalla Manovra 2022, tra i quali figurano anche Ecobonus, bonus ristrutturazioni, “bonus verde” e mobili).

Per questo, sono più che mai attuali e interessanti i chiarimenti recenti pubblicati sulla Posta di FiscoOggi dedicati, appunto, a due casistiche particolari delle detrazioni in materia edilizia.

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Ristrutturazioni edilizie: solo il primo erede può continuare, il secondo no

Il caso è molto particolare perché riguarda dei lavori di ristrutturazione realizzati nel 2017, con il contibuente che ha usufruito solo di due delle 10 rate di detrazione essendo deceduto a fine 2019. La moglie (erede) ha poi potuto beneficiare di altre due rate, visot che è deceduta a fine 2021. Si chiede quindi se, a partire dalla prossima dichiarazione dei redditi, può continuare a richiedere le sei restanti rate il figlio, anche se non utilizzerà l’immobile ereditato come abitazione principale.

Il Fisco risponde negativamente, in quanto, come precisato dall'Agenzia delle Entrate nella risposta n. 612/2021, "in caso di decesso dell’erede che ha acquisito le quote di detrazione non fruite dal de cuius che ha sostenuto le spese agevolabili, le quote residue non si trasferiscono al successivo erede".

Secondo il Fisco, quindi, con il decesso dell’erede che per primo era subentrato nel diritto alla detrazione si interrompe il passaggio dell’agevolazione all’erede successivo, a prescindere dal fatto che quest’ultimo utilizzi l’immobile acquisito per successione ad abitazione principale.

Stesso dicasi, fra l'altro, in caso di vendita o donazione da parte dell’erede che ha la detenzione materiale e diretta del bene: le quote residue della detrazione da questi non fruite non si trasferiscono all’acquirente o al donatario (circolare n. 7/2021).

 

Bonus Verde: fruizione in 10 anni, spese di progettazione ok

Dopo aver ricordato la proroga al 31 dicembre 2024 del Bonus Verde (art.1 comma 38 legge 234/2021 - Manovra 2022), il Fisco evidenzia che l’agevolazione consiste in una detrazione del 36% delle spese sostenute per la “sistemazione a verde” di aree scoperte private di edifici esistenti, comprese le pertinenze, recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione di pozzi, nonché per la realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili.

La detrazione, da calcolare su un massimo di 5.000 euro all'anno per immobile, spetta ai contribuenti che possiedono o detengono l’immobile sul quale sono effettuati gli interventi, sulla base di un titolo idoneo, e ai familiari conviventi. Essa deve essere sempre ripartita tra gli aventi diritto e usufruita in dieci quote annuali di pari importo nell’anno di sostenimento delle spese e in quelli successivi.

Le spese di progettazione e di manutenzione connesse all'esecuzione degli interventi rientrano tra quelle detraibili.

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