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I Modelli ENI 231/2001 sul controllo e gestione

Modelli di organizzazione, gestione e controllo ENI, ex Decreto Legislativo n. 231/2001, in accordo con le Linee Guida di Confindustria approvate dal Ministero di Giustizia

Data di pubblicazione originale dell'articolo: 14/3/2017

Modelli di organizzazione, gestione e controllo ENI, ex Decreto Legislativo n. 231/2001, in accordo con le Linee Guida di Confindustria approvate dal Ministero di Giustizia.
 
Documenti predisposti da ENI Servizi, ENI GAS e ENI SUISSE SA e relativi ai Modelli di organizzazione, gestione e controllo (MOG) della multinazionale (D.lgs. 231/2001), sulla base delle Linee guida elaborate da Confindustria e approvate dal Ministero della Giustizia italiano, secondo la disciplina italiana della “responsabilità degli enti per gli illeciti amministrativi dipendenti da reato”, compresi i reati ambienti e sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

I documenti, differenziati per le diverse società e loro specializzazioni, hanno però in comune il seguente schema dei contenuti:
> Codice Etico Eni (il Codice rappresenta tra l’altro un principio generale non derogabile del Modello 231).
> Metodologia di analisi dei rischi.
> Compiti dell’Organismo di Vigilanza (con la nomina e l’attribuzione di funzioni e poteri nonché la definizione dei flussi informativi da e verso il medesimo).
> Destinatari ed estensione del Modello 231 (con la individuazione dei destinatari del Modello 231, la definizione delle regole per l’estensione del Modello 231 alle società controllate e dei principi adottati per la comunicazione al personale e al mercato, ivi compresa l’adozione di clausole contrattuali nei rapporti con i terzi, nonché per la formazione mirata al personale).
> Struttura del sistema disciplinare (con la definizione di sanzioni commisurate alla violazione e applicabili in caso di violazione del Modello 231).
> Presidi di controllo (con l’individuazione degli standard generali di trasparenza e i processi di gestione delle provviste).
> Regole per l’aggiornamento del Modello 231 (con la previsione del programma di recepimento delle innovazioni in occasione di novità legislative, di cambiamenti significativi della struttura organizzativa o dei settori di attività della Società, di significative violazioni del Modello 231 e/o esiti di verifiche sull’efficacia del medesimo o di esperienze di pubblico dominio del settore).

Sono stati predisposti, infine, due Addendum, dedicati rispettivamente ai “Reati con finalità di terrorismo o di eversione dell’ordine democratico e ai reati contro la personalità individuale” e a “Abusi di mercato, tutela del risparmio e disciplina dei mercati finanziari e reati transnazionali”.

REDAZIONE ICLHUB
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