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I vantaggi dell’ACDat nei progetti BIM: una case history di BMS Progetti

Ecco come BMS Progetti ha adottato l’ACDat e quali vantaggi ha portato alla realizzazione del progetto del Velodromo di Spresiano

La società di progettazione multidisciplinare BMS Progetti, cliente di One Team, ha presentato in un’interessante case history il progetto del Velodromo di Spresiano (Treviso). Il Velodromo, che presenta una superficie di 14.730 metri quadrati e una capienza di fino a 6.000 spettatori, è stato realizzato in BIM con l’utilizzo di un Ambiente di Condivisione Dati (ACDat). Ecco come BMS Progetti ha adottato l’ACDat e quali vantaggi ha portato alla realizzazione del progetto.

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La realtà BMS Progetti

Fondata nel 1988, BMS Progetti è una società di progettazione multidisciplinare, tra le leader italiane nel settore sin dai primi anni ’90, che ha iniziato un complesso processo di ampliamento della gamma di attività. L’azienda si articola in tre divisioni specializzate (architettura, struttura e impianti) con sede a Milano, ma BMS svolge la sua attività in tutta Italia ed in molti paesi all’estero. BMS ha ormai consolidato l’adozione del BIM come evoluzione di un approccio multispecialistico, perciò si è rivelata necessaria l’implementazione di Ambiente di Condivisione Dati, anche conosciuto come Common Data Environment o CDE. Quest’adozione è avvenuta per il progetto del Velodromo di Spresiano, che ha visto BMS come unico progettista per tutte le discipline.

Creazione e gestione dell’Ambiente di Condivisione Dati

Per il progetto del Velodromo di Spresiano (Trento) l’obiettivo di un’architettura di condivisione dei dati era quello di gestire la comunicazione e il dialogo con il cliente, comprese tutte le varie fasi di consegna, controllo e approvazione degli elaborati. Un aspetto fondamentale per BMS Progetti, infatti, era rendere il cliente partecipe fin dalle prime fasi del progetto e dargli la possibilità di poter monitorare l’avanzamento dei lavori. Questi obiettivi sono stati raggiunti grazie ad un ACDat in cloud, disponibile senza la necessità di attrezzature software e hardware, nel quale è stato possibile condividere i modelli completi degli elaborati grafici, le informazioni e i file data annessi al progetto senza limitazioni di formato. La piattaforma scelta è stata Autodesk BIM 360, che con i suoi diversi package (Docs, Glue, Field) ha consentito l’elaborazione di un processo di condivisione nelle diverse fasi del lavoro, da quella di progettazione alla gestione del cantiere e direzioni dei lavori.

Clicca qui per scaricare la case history completa

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