Il nostro calcestruzzo è green e “frizzante”
"Con questo articolo desidero condividere con voi l’esperienza della nostra centrale di betonaggio “F.lli Donà” con la tecnologia CarbonCure distribuita da Edilteco. Vi spiego perché abbiamo deciso di “lanciarci” in questa sfida e soprattutto perché, ad oggi, possiamo ritenerci molto soddisfatti" dichiara Fabio Piovan.
Abbiamo scelto di adottare la tecnologia CarbonCure
Di solito non siamo mai primi nell’adottare qualcosa di nuovo. Invece questa volta possiamo dirlo, siamo i primi! Con la voglia di provare qualcosa di nuovo, siamo partiti quasi per scherzo, per differenziarci dagli altri. Abbiamo scelto di adottare la Tecnologia CarbonCure di cui Edilteco è distributore esclusivo, certi di dare il nostro contributo adottando una tecnologia particolarmente innovativa che permette di riciclare la CO2 per realizzare un calcestruzzo semplicemente migliore e amico dell’ambiente, perché vogliamo fare la differenza.
Con grande entusiasmo abbiamo abbracciato la tecnologia CarbonCure nella nostra centrale di betonaggio. Questo sistema consente di riutilizzare l’anidride carbonica (CO2) gassosa proveniente principalmente da lavorazioni industriali che viene conservata in serbatoi allo stato liquido. Il sistema prevede che venga poi iniettata con precisione nella miscela di calcestruzzo tramite una semplice interfaccia integrata. Una volta iniettata, la CO2 reagisce col cemento per formare un minerale che viene incorporato in maniera permanente nel calcestruzzo.
Siamo entusiasti degli esiti dei test e delle opere già portate a termine con questa tecnologia, nessun difetto, nessuna lamentela e la gestione dell’impianto è davvero minimale. Lavora in maniera eccellente su tutti i tipi di calcestruzzo, anche a bassi dosaggi.
Voglio quindi illustrarvi brevemente questo sistema che è ancora, in gran parte sconosciuto, per farvi comprendere quali risultati abbiamo ottenuto; ponendoci l’obiettivo di portare l’attenzione sugli aspetti inerenti alla sostenibilità e cambiando il nostro modo di fare impresa con un approccio più rigenerativo e meno estrattivo, in simbiosi con l’ambiente circostante.
La tecnologia e il processo di iniezione della CO2
Il sistema di dosaggio della CO2 progettato e fornito da CarbonCure Technology è un sistema concettualmente molto semplice; composto da un quadro valvole all’interno del quale sono poste le elettrovalvole che regolano i flussi delle parti liquide e gassose, ed i sensori di temperatura e pressione che rilevano costantemente i parametri fondamentali di iniezione della CO2.
Ed è proprio per le peculiari caratteristiche che presenta questo gas che i valori di pressione e temperatura vanno monitorati in modo continuo; la CO2 per poter essere dosata correttamente senza problemi viene stoccata allo stato liquido all’interno di un serbatoio pressurizzato a 20 bar e ad una temperatura di -20°C.
Le notevoli variazioni di temperatura e soprattutto la fortissima decompressione in fase di uscita dal condotto terminale di iniezione, fanno si che la CO2 al momento del contatto con il calcestruzzo in corso di mescolazione, assuma lo stato solido sottoforma di ghiaccio secco (temperatura di circa -78°C).
Il quadro valvole è direttamente collegato ad un quadro di controllo che, registra, monitora e dialoga costantemente con il sistema gestionale delle ricette della centrale di betonaggio ed allo stesso tempo con il centro operativo di controllo CarbonCure Canada.
L’insieme delle attività di dosaggio della CO2 vengono monitorate istante per istante; eventuali codici di allarme del sistema vengono rilevati e registrati; l’assistenza tecnica di CarbonCure è in grado di intervenire anche da remoto per la risoluzione delle problematiche principali più urgenti; la registrazione dei dati di iniezione della CO2 unitamente al quantitativo di legante risparmiato risultano inoltre fondamentali per l’emissione dei certificati bianchi.
I risultati e vantaggi del Calcestruzzo Green
Due unità di dosaggio di CO2 fornite da CarbonCure sono state affiancate alla centrale di produzione di calcestruzzo di Cartura (PD); si tratta di un moderno impianto realizzato da CIFA, completamente automatizzato, composto da 6 vasche per gli aggregati con estrazione laterale e 4 silos per il legante; l’impianto è configurato per poter operare contemporaneamente su due punti di carico, di cui 1 anche con premescolatore, il tutto per una potenzialità oraria produttiva pari a 180 m3/h di calcestruzzo pronto per l’impiego.
La campagna prove per testare l’efficacia della CO2 ha avuto inizio nel periodo febbraio – marzo 2023 e sta procedendo tutt’ora per completare i test sull’intera gamma di prodotti.
Le miscele di calcestruzzo prodotte con l’aggiunta della CO2 sono state confezionate con aggregati naturali di origine alluvionale, con l’impiego di un legante tipo CEM II/A-LL 42.5 R e con additivi superfluidificanti riduttori d’acqua.
I risultati ottenuti già dalle prime prove sono stati estremamente positivi ed incoraggianti; fin da subito la nuova tecnologia ha messo in evidenza un sensibile miglioramento nella reologia del calcestruzzo fresco, in termini di omogeneità, coesività e lavorabilità complessive.
Le proprietà meccaniche hanno mostrato incrementi in termini di resistenza alla compressione già a partire dai primi 7 giorni, con valori a 28 giorni nell’ordine del + 14% rispetto alla miscela non addizionata; altre serie di test sono in programma al fine di poter valutare ulteriori risultati ottenibili operando con dosaggi e parametri diversi nell’iniezione della CO2.
La nostra tipologia di clienti, molto selettiva e tradizionalista, ha accettato di buon grado di utilizzare il nostro calcestruzzo green o, come suggerivo io: “il calcestruzzo frizzante, perché con aggiunta di anidride carbonica (CO2) fa come l’acqua che, da naturale diventa frizzante”.
Il risultato è un prodotto di altissima qualità che ci ha permesso di mantenere uno standard elevato ma con una particolare attenzione all’ambiente. La lavorabilità è ottima e la pompabilità è migliore. Il quantitativo d’aria inglobata rimane inalterato e al suo interno le bollicine sono molto più fini ed omogeneamente disperse; questo “fenomeno” di avere disponibile un’aria inglobata qualitativamente migliore si fa sentire soprattutto quando il quantitativo di parti fini risulta carente, inoltre questo aspetto è risultato particolarmente gradito quando abbiamo fornito con questa tecnologia il calcestruzzo destinato alla realizzazione di pavimentazioni industriali.
Posso essere orgoglioso di affermare che non abbiamo ricevuto nessuna contestazione o riscontrato alcuna controindicazione ed anche i più scettici sono rimasti piacevolmente sorpresi dalle prestazioni di questo nostro nuovo calcestruzzo sostenibile. L’ottimizzazione dei costi è garantita in quanto nell’impasto viene impiegata una quantità notevolmente inferiore di cemento, siamo quindi fieri di sostenere la tecnologia CarbonCure; perché noi ci prendiamo cura dell’ambiente.
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