Il Presidente dell’ACI in visita ai laboratori dove è nato il cemento biodinamico di Palazzo Italia
Il presidente dell’American Concrete Institute, Mike Schneider, ha visitato la sede Italcementi al Kilometro Rosso. Dopo il premio internazionale Aci Excellence Award assegnato a Palazzo Italia a Philadelphia (Usa) lo scorso ottobre, il presidente della più importante associazione al mondo che si occupa di calcestruzzo e che riunisce docenti universitari e rappresentanti delle imprese di costruzioni di tutto il mondo, ha visitato il nostro Paese
Bergamo, 20 ottobre 2016 – Il presidente dell’American Concrete Institute, Mike Schneider, ha visitato la sede Italcementi al Kilometro Rosso. Dopo il premio internazionale Aci Excellence Award assegnato a Palazzo Italia a Philadelphia (Usa) lo scorso ottobre, il presidente della più importante associazione al mondo che si occupa di calcestruzzo e che riunisce docenti universitari e rappresentanti delle imprese di costruzioni di tutto il mondo, ha visitato il nostro Paese. In questi giorni, Mike Schneider ha incontrato al Politecnico di Milano una delegazione di imprenditori e produttori di materiali per l’edilizia, ha visitato Palazzo Italia e, accompagnato dai rappresentati italiani dell’Associazione guidati dal prof. Roberto Realfonzo e dal Presidente Onorario, prof. Mario Chiorino, la sede e i laboratori di Italcementi in cui è nato il cemento biodinamico che ha caratterizzato l’edificio icona di Expo 2015.
Ammirato da milioni di visitatori durante EXPO 2015, il cemento biodinamico è stato lanciato sul mercato lo scorso anno e in tutto il mondo, tra Stati Uniti, Egitto, Germania, Australia, Svizzera, Cina e Abu Dhabi, ad oggi, Italcementi ha già diversi contatti di lavoro per l'utilizzo del cemento biodinamico, alcuni già in fase esecutiva. Tra gli edifici già completati, spicca il punto vendita di Dior a Miami (Usa), la prestigiosa maison francese della moda.
Palazzo Italia e la sua caratteristica superficie esterna che lo caratterizza, è stato premiato a Philadelphia per la sua complessità esecutiva e i materiali innovativi utilizzati. Il nome del prodotto i.active BIODYNAMIC racchiude le sue innovative caratteristiche. La componente “bio” è data dalle proprietà fotocatalitiche del cemento, ottenute grazie al principio attivo TX Active brevettato da Italcementi. A contatto con la luce del sole, il principio attivo presente nel materiale consente di “catturare” alcuni inquinanti presenti nell’aria, trasformandoli in sali inerti e contribuendo così a liberare l’atmosfera dallo smog. La malta, inoltre, prevede l’utilizzo per l’80% di aggregati riciclati, in parte provenienti dagli sfridi di lavorazione del marmo di Carrara, che conferiscono una brillanza superiore ai cementi bianchi tradizionali. La “dinamicità” è invece una caratteristica propria del nuovo materiale, che presenta una fluidità tale da consentire la realizzazione di forme complesse come quelle che hanno caratterizzato i pannelli di Palazzo Italia. Il materiale presenta caratteristiche di lavorabilità e resistenza straordinarie se confrontato con le malte classiche. È due volte più resistente alla compressione (oltre 60 MPa a fronte di 30 MPa delle malte classiche) e due volte più resistente alla flessione (oltre 10 MPa a fronte di 5MPa delle malte classiche).
Un’altra caratteristica del prodotto, non meno rilevante ai fini del progetto, è la sua durabilità; infatti la matrice compatta e la ridotta porosità hanno fornito agli elementi prefabbricati di Palazzo Italia realizzati con i.active BIODYNAMIC un bassissimo assorbimento d’acqua e una significativa resistenza agli agenti atmosferici, come eventi temporaleschi, cicli di gelo e disgelo, etc.
Per la messa a punto del nuovo prodotto, Italcementi ha coinvolto 15 ricercatori che hanno dedicato complessivamente 15.000 ore in attività di ricerca, prove sperimentali, test di laboratorio, applicazioni in scala per la realizzazione dei pannelli e un dialogo serrato con i progettisti di Palazzo Italia, per giungere poi alla formulazione finale e ai primi modelli di pannelli. Nella fase di sperimentazione del prodotto, Italcementi si è avvalsa della collaborazione dell’Università di Napoli per gli aspetti legati alla performance dinamica e dell’Università di Firenze per lo studio delle prestazioni meccaniche. Il cemento biodinamico è coperto da 5 brevetti estesi a livello mondiale.