Impermeabilizzazione, a che punto siamo?
ASSIMP Italia – l’Associazione delle Imprese di Impermeabilizzazione Italiane - è impegnata fin dalla sua nascita nell’ambizioso progetto di regolamentare e qualificare il settore delle impermeabilizzazioni.
Questo obbiettivo rappresenta un tassello essenziale e primario che, insieme alla normativa per la qualificazione degli addetti alla posa, al Manuale “Sistemi di Impermeabilizzazione – Guida alla progettazione”, alla redazione di Normative in ambito UNI ed alla Legge di conformità dei sistemi impermeabili, porterà questo settore ad avere il giusto e meritato riconoscimento.
Dette lavorazioni rappresentano l’elemento di maggior criticità degli edifici, ma essendo non visibili risultano quasi “inesistenti” almeno finche’ l’acqua non penetra dalle pareti delle nostre abitazioni.
La scarsa efficienza di un manto impermeabile rappresenta la principale causa di degrado per gli altri componenti dell’involucro edilizio e può arrivare a compromettere la sicurezza e la salubrità delle persone che vivono all’interno dell’edificio.
ASSIMP Italia lavora da 14 anni per normare il settore, dando il proprio contributo alla creazione di tutte quelle normative volte a qualificare il comparto.
Collaborando in ambito UNI nel gruppo di lavoro “Coperture continue ed Impermeabilizzazioni” con un proprio membro rappresentante, l’Associazione ha contribuito a redigere e pubblicare una Norma contenente le linee guida per la corretta attuazione del piano di manutenzione di coperture continue realizzate con membrane flessibili per le impermeabilizzazioni (UNI 11540), Normativa entrata in vigore in data 24 Luglio 2014.
L’adeguata e regolare manutenzione del Sistema Impermeabile è ancora una pratica poco diffusa ma può costituire un’ottima prevenzione per la conservazione dell’opera stessa.
In virtù della pubblicazione di detta Norma, ASSIMP Italia ha intrapreso una collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria Civile BEST del Politecnico di Milano, finalizzata alla redazione di un documento completo e definitivo sulla corretta manutenzione dei sistemi impermeabili, che sarà pubblicato entro il prossimo bimestre.
Questa operazione ha come scopo finale quello di fornire, alle Imprese associate e che intendono operare in qualità, un programma di regole uniformato che possa essere utilizzato per la corretta gestione del piano di manutenzione.
ASSIMP Italia, sempre in ambito UNI, ha collaborato attivamente alla pubblicazione della Norma UNI 11235 ed ha contribuito ad individuare dal proprio bagaglio di esperienze operative prodotti, dettagli esecutivi e sistemi di protezione in grado di garantire la perfetta e durevole riuscita dell’opera.
UNI da qualche mese ha ammesso all’inchiesta pubblica finale la Norma UNI 11235 revisionata.
In essa vengono standardizzati i criteri di progettazione, tutte le attività e i prodotti necessari per realizzare un giardino pensile o un tetto verde in maniera ripetibile ed efficace, a partire dal solaio dell’edificio fino alla vegetazione con la conseguente manutenzione.
È unanimemente accettato che lo sviluppo del verde nelle nostre città debba passare attraverso la progettazione di un costruito non più in competizione col poco verde, ma che anzi si fa esso stesso contenitore del verde.
Vantaggi termici e fiscali, controllo del deflusso delle acque durante i sempre più frequenti eventi straordinari, controllo delle polveri, comfort abitativo non possono prescindere dalla presenza di vegetazione e degli elementi naturali.
Il nucleo di tutte queste attività rimane sempre e comunque la funzione prima a cui è destinato il tetto, pendente o piano che sia, ovvero la tenuta all’acqua ed il controllo degli scambi di energia e massa tra esterno ed interno.
La Norma, che per definizione certifica la “regola d’arte” stabilisce con cosa e come debbano essere realizzate le pendenze, quali debbano essere i componenti del sistema impermeabile idonei a sopportare anche l’azione di penetrazione delle radici, quali debbano essere le quote dei risvolti sui rilevati, i sistemi di sigillatura sugli elementi passanti o le forometrie interne al giardino.
Stabilisce inoltre quali siano i sistemi di protezione da utilizzare nel caso in cui le zone impermeabilizzate e successivamente destinate a giardino vengano utilizzate temporaneamente come superficie per la gestione del cantiere, con particolare attenzione per la conservazione degli eventuali getti protettivi di calcestruzzo.
Non di meno tratta di tutti i sistemi di protezione stabili e di confinamento, accumulo, cessione graduale e drenaggio delle acque, rapporti quantitativi e di posizione aria/acqua, composizione e granulometria, permeabilità, capacità di trattenimento di acqua e concimi dei substrati, vegetazione possibile o non ammissibile.
Il progettista è tenuto a sua volta a fornire dettagli esecutivi sia delle parti correnti che di ogni finitura, come prevede la Norma UNI 11345 che individua doveri e responsabilità di ogni figura che partecipa a qualsiasi titolo alla realizzazione di un’opera di impermeabilizzazione; mancando gli elaborati di progettazione l’opera non potrà comunque essere considerata a regola d’arte, con le conseguenze legali e assicurative che ne potrebbero derivare in caso di contestazione.
Un giardino pensile o un tetto verde rappresentano opere che caratterizzano fortemente un edificio, garantendo requisiti di indubbio valore. Sono anche opere che, se ben progettate e realizzate, rientrano in piani di ammortamento economico molto vantaggiosi e veloci, offrendo durabilità elevate per gli alti standard di protezione del sistema impermeabile.
Di contro, se sviluppati senza una attenta progettazione, realizzati in maniera approssimativa da personale non esperto con l’impiego di prodotti inadeguati, ne consegue un rapido declino della vegetazione, disagi nell’utilizzo degli edifici per infiltrazioni, degrado rapido degli immobili per l’impossibilità di controllo diretto delle acque e per la massa elevata di accumulo, costi molto elevati per la rimozione normalmente difficoltosa dei materiali che costituiscono i vari sistemi.
ASSIMP Italia può supportare e proporre al mondo della progettazione imprese assolutamente qualificate. Infatti le aziende associate rappresentano una garanzia di competenza per il continuo flusso di informazioni che viene trasmesso dall’Associazione alla propria base associativa, di professionalità per il continuo confronto tra associati e per la formazione che viene loro fornita.
La specificità del lavoro dell’impermeabilizzatore è perfettamente riassunta all’interno del Manuale ASSIMP Italia “Sistemi di Impermeabilizzazione: Guida alla Progettazione”, che contiene circa 120 soluzioni tecniche relative alle coperture, agli edifici interrati, alle opere idrauliche ed alle opere viarie, un valido ed autorevole supporto di cui il progettista può avvalersi.
Ma ancora, dalla Norma UNI 11333 si possono ricavare i modelli esecutivi di dettaglio su cui vengono preparate e qualificate le maestranze delle aziende di impermeabilizzazione che ne facciano richiesta.
Il lavoro per la realizzazione del Manuale è stata molto lunga ed ha coinvolto gli Applicatori, le Aziende di produzione, gli esperti del settore ed il mondo accademico. Il risultato è uno strumento agile e concreto, che raccoglie e unisce l’esperienza pratica delle più importanti aziende di posa e di produzione italiane a quelle teoriche dei mondi della ricerca e delle Università.
Un vero e proprio strumento di lavoro che non vuole sostituirsi al progettista, ma al contrario si propone come supporto alla sua attività di progettazione, consentendogli di scegliere tra le diverse soluzioni quella più corretta in funzione a una serie di parametri come tipo di supporto, destinazione d’uso e materiale presenti sul mercato. Il tutto con un occhio particolare ai dettagli tecnici e senza trascurare gli aspetti architettonici.
La trattazione è molto rigorosa e la quantità di soluzioni è ampiamente dettagliata e ricca, caratteristiche che hanno reso di fatto questo manuale la guida più completa presente in Italia per il settore.
Ogni scheda riporta la descrizione tecnica della soluzione, i criteri progettuali e i criteri esecutivi, ai quali si affianca un disegno di sezione con la stratigrafia illustrativa dei diversi strati.
Completano la scheda due tabelle, una sinottica, che permette di verificare la fattibilità della soluzione in funzione al materiale scelto e alla tipologia dell'opera, e una con tutti i riferimenti normativi dai quali il progettista non può prescindere.