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In arrivo la banca dati sul ciclo di vita di prodotti e servizi per imprese e PA

Col progetto Arcadia nasce la banca dati sul ciclo di vita di prodotti utile per fornire alle PA maggiori competenze nell'applicazione della metodologia LCA

Una banca dati italiana sul ciclo di vita di prodotti e servizi (LCA- Life Cycle Assessment) a disposizione di pubbliche amministrazioni, associazioni di categoria e imprese che si trovano ad affrontare le sfide del nuovo Piano di Azione per l'economia circolare.

È quanto sta realizzando il progetto Arcadia sviluppato da ENEA e finanziato dal programma nazionale PON Governance e Capacità Istituzionale 2014-2020.

 

Col progetto Arcadia nasce la banca dati sul ciclo di vita di prodotti e servizi per imprese e PA

Il progetto Arcadia nasce all’interno del più ampio progetto “Mettiamoci in RIGA – Rafforzamento Integrato Governance Ambientale”, coordinato dal Ministero della Transizione Ecologica, che ha dato un contributo decisivo all’identificazione di 15 filiere nazionali prioritarie in base a indicatori quali: impatto ambientale, produttività, marchio Made Green in Italy, appalti pubblici e acquisti verdi GPP (Green Public Procurement) e i Criteri Ambientali Minimi (CAM).

 

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Obiettivi del progetto: fornire alle PA competenze nell'applicazione della metodologia LCA

  • rafforzare le competenze delle Pubbliche Amministrazioni per integrare correttamente la metodologia LCA nella preparazione di bandi per appalti pubblici, sia per la realizzazione di infrastrutture e opere pubbliche, sia per acquisti verdi;
  • fornire dati rappresentativi del contesto produttivo italiano alle aziende che intendono sviluppare studi di LCA dei loro prodotti.

Azioni del progetto

Il progetto si sviluppa attraverso due linee di attività principali:

  1. uno studio preliminare dell'attuale situazione
  2. e la realizzazione di una banca dati nazionale LCA.

Lo studio preliminare è volto, in particolare, ad analizzare i seguenti aspetti:

  • lo stato di implementazione di approcci e metodologie per la valutazione degli aspetti ambientali ed economici e dei costi esterni del ciclo di vita legate agli appalti pubblici e acquisti verdi (nazionali ed europei) in applicazione della Direttiva 2014/24/UE, recepita in Italia con D. Lgs. n. 50/2016;
  • le novità introdotte in Italia in materia di prevenzione e gestione dei rifiuti, Green Public Procurement (GPP) e Criteri Ambientali Minimi (CAM), economia circolare, impronta ambientale e Regolamento Made Green in ltaly;

La banca dati prevede il coinvolgimento di 15 filiere e si rivolge a Pubblica Amministrazione, imprese, ONG, Università e settore della ricerca come strumento per:

  • facilitare la diffusione della metodologia LCA e la mitigazione degli impatti;
  • promuovere iniziative di sviluppo sostenibile ed economia circolare basate sull'approccio di ciclo di vita che coinvolgano gli stakeholder del territorio;
  • sostenere l'elaborazione e la regolamentazione delle politiche pubbliche;
  • promuovere l'acquisizione di etichette ambientali/certificazioni ambientali come Environmental Product Declaration (EPD), Product Environmental Footprint (PEF), Made Green in ltaly, utilizzabili da operatori pubblici e privati nell'ambito degli appalti verdi.

La banca dati italiana LCA

La banca dati italiana LCA, che rappresenta un nodo del Life Cycle Data Network (LCDN), utilizza il formato di dati EFv2 e EFv3, sviluppato e promosso dalla Commissione Europea per facilitare la pubblicazione e la condivisione dei dati LCA. Il formato è basato sul linguaggio XML e include una descrizione del processo/prodotto, l'elenco dei flussi in input/output dall'attività considerata e gli impatti ambientali.

Abbiamo costruito una rete di relazioni con PA, associazioni di categoria, aziende, enti certificatori, enti ricerca, università e istituzioni di ricerca per arrivare a produrre una banca dati LCA di qualità e rappresentativa del tessuto produttivo italiano”, sottolinea Simona Scalbi, ricercatrice del Dipartimento ENEA di Sostenibilità dei sistemi produttivi e territoriali e responsabile tecnico-scientifico del progetto.

“Abbiamo rivolto la prima iniziativa pubblica di Arcadia al settore delle costruzioni che risulta strategico nell’ambito del Green Public Procurement. In futuro, auspichiamo che sempre più aziende siano disposte a dare un contributo allo sviluppo della banca dati, in particolare nei settori delle pietre ornamentali, aggregati riciclati e naturali, cemento, calcestruzzo, infissi e serramenti, demolizione e impianti di riciclo”, conclude Simona Scalbi.


E' possibile avere maggiori informazioni contattando Simona Scalbi, ENEA - Laboratorio Valorizzazione delle risorse nei sistemi produttivi e territoriali, simona.scalbi@enea.it

oppure consultando il sito di ARCADIA