INAIL: rilanciato il piano nazionale per la sicurezza nei cantieri
il bilancio del primo triennio e le linee di sviluppo per il biennio 2013/14 al centro di una giornata di riflessione e confronto fra addetti ai lavori
Il bilancio del primo triennio e le linee di sviluppo per il biennio 2013-2014 al centro di una giornata di riflessione e confronto fra addetti ai lavori promossa dall’Inail e dal Coordinamento tecnico interregionale della prevenzione nei luoghi di lavoro, che si è svolta presso la sede centrale dell’Istituto.
ROMA - Un confronto a più voci per rilanciare il piano nazionale prevenzione edilizia per un altro biennio, rimodulando le azioni e gli strumenti operativi sulla base delle esperienze realizzate, delle criticità emerse e delle esigenze di prevenzione presenti in questo comparto produttivo, tenendo conto dell’attuale congiuntura economica. A tre anni dall’avvio, l’Auditorium della sede centrale dell’Inail ha fatto da cornice a una giornata di riflessione e confronto fra addetti ai lavori, alla quale hanno preso parte, oltre ai dirigenti dell’Istituto e del Coordinamento tecnico interregionale della prevenzione nei luoghi di lavoro, anche i rappresentanti di enti bilaterali, ordini e collegi professionali.
Rotoli: “Un patrimonio di conoscenze da valorizzare”. “Il piano edilizia – sottolinea Ester Rotoli, direttore centrale Prevenzione dell’Inail – ha concretizzato una reale sinergia che si è sviluppata tra tutti gli attori del progetto, dalle Regioni alle parti sociali. Attraverso questa collaborazione sono stati messi in comune saperi e conoscenze strategiche per costituire e valorizzare un patrimonio conoscitivo e informativo di esperienze utili nel settore della prevenzione degli incidenti nei cantieri edilizi. Lavorare insieme con linee guida condivise e con un metodo omogeneo, in maniera funzionale e trasparente, porta, tra l’altro, anche a maggiori risultati. L’Inail continuerà a fornire il suo sostegno, anche informativo, al rilancio del piano, in collegamento anche con altre iniziative correlate, come il piano malattie professionali, per costruire una vera strategia di prevenzione antinfortunistica”.
I risultati raggiunti. Durante il seminario sono stati presentati i principali risultati ottenuti nel corso della programmazione triennale del piano. Il progetto, articolato in una serie di azioni, ha prodotto anche una campagna di comunicazione condotta sui principali mezzi di informazione nazionali. Il piano e il programma della campagna sono stati approvati, in particolare, dal Comitato per l’indirizzo e il coordinamento nazionale di cui all’articolo 5 del Testo unico sulla sicurezza.
Il Comitato ha predisposto il documento sugli “indirizzi per la realizzazione degli interventi in materia di prevenzione a tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro per l’anno 2012” che, approvato dalla Conferenza Stato-Regioni a fine anno, ha previsto l’introduzione delle notifiche online degli infortuni per tutto il territorio nazionale. Un’innovazione che permetterà la creazione di banche dati che i soggetti interessati potranno condividere fra loro.
Le attività con ministeri ed enti territoriali. Con il Ministero del Lavoro sono state condivise alcune interpretazioni per aspetti di particolare interesse in fase ispettiva, per stabilire i profili delle ispezioni congiunte, proporre l’informatizzazione delle notifiche online e implementare il portale attivato nell’ambito del piano. A livello territoriale sono state riscontrate alcune difficoltà nell’indicazione e applicazione diffusa di strategie e obiettivi, mentre riscontri positivi, suscettibili di ulteriore miglioramento, sono state ravvisati nella condivisione delle strategie di pianificazione dei controlli e nelle attività di formazione comune degli operatori di vigilanza delle Asl e delle Direzioni territoriali del lavoro. Con i Comitati paritetici territoriali (Cpt) e le Scuole edili sono state promosse tipologie di cooperazione efficaci attraverso la condivisione di documenti e linee di assistenza e formazione. Da registrare, inoltre, che tutte le Regioni e le Province autonome hanno promulgato piani specifici di prevenzione per il settore edilizio, in coerenza con gli obiettivi definiti nel piano nazionale.
I controlli. Vigilare è uno strumento per fare prevenzione. È partendo da questo assunto che sono state sperimentate strategie in grado di superare l’intervento singolo per trasformarsi in obiettivi efficaci e validi per tutto il comparto edilizio, a partire da un messaggio fondamentale: risparmiare sulla sicurezza non conviene. I cantieri edili ispezionati ogni anno sono stati più di 50mila. I documenti di indirizzo, su cui sarà necessario lavorare ulteriormente per svilupparli, sono stati trattati nei corsi formativi e hanno consentito di avviare un’armonizzazione qualitativa degli interventi. Gli obiettivi comuni per Regioni e Province autonome per il biennio 2013-2014 includono controlli ispettivi in un numero di cantieri pari o superiori al 15% delle notifiche preliminari effettuate l’anno precedente e il monitoraggio senza ispezione in una quota di cantieri pari o superiore al 15%.
L’informazione e l’assistenza. In continuità con le azioni di informazione e assistenza del piano 2009-2012, sono stati inoltre delineati i contenuti della campagna informativa nazionale che dovrà coinvolgere tutto il sistema della prevenzione – istituzionale, professionale e imprenditoriale – a cui andrà comunicato in modo preciso e continuo quanto realizzato in termini di strumenti, strategie e materiali utili in materia di sicurezza e antinfortunistica. Un’attenzione particolare sarà riservata al territorio, con la produzione di una sorta di “kit comunicativo”, comprendente un elenco dei materiali da utilizzare, l’indicazione della loro reperibilità e l’ipotesi di schemi di comunicazione efficaci da proporre in ogni contesto.
Per il portale un ruolo strategico. Rimane fondamentale e assolutamente strategico il ruolo del portale www.prevenzionecantieri.it, che sarà ulteriormente arricchito con nuovi materiali. Accanto alle soluzioni di sicurezza che verranno implementate, sarà creata una sezione con le storie degli infortuni, per raccontare sia le loro cause che le modalità per prevenirli. L’obiettivo di fondo, da raggiungere con il lavoro congiunto di tutti gli enti coinvolti, resta quello di farlo diventare ancora di più lo strumento operativo di tutto il sistema di prevenzione, in grado di raccogliere le esperienze migliori e utilizzabile per fornire assistenza a imprese e professionisti e per garantire la formazione su problemi concreti della vita nei cantieri.
FONTE: www.inail.it