L’acciaio nei cantieri oggi. Cosa cambia - Parte 3
SI DESCRIVE IL QUADRO NORMATIVO PER L'ACCIAIO AD USO STRUTTURALE
La progettazione può avere influenza sulle caratteristiche delle strutture metalliche, in particolare per tutti gli elementi strutturali derivanti da composizione di profilati e lamiere mediante unioni saldate e/o bullonate, per elementi tridimensionali complessi derivanti da colata o forgiatura, piegatura a caldo o a freddo e in generale per tutti i kit.
Certamente la progettazione ha un peso significativo laddove sul prodotto sarà applicata la marcatura CE mediante i metodi 2 o 3b che prevedono la progettazione del componente mediante gli Eurocodici o le Norme Tecniche delle Costruzioni del 2008 sotto la responsabilità del produttore.
Ruolo dell’organismo notificato, in valutazione e in sorveglianza
La norma EN1090-1, unica nell’attuale panorama delle norme europee armonizzate, prevede che nell’ambito della certificazione del controllo di produzione in fabbrica sia compito dell’organismo notificato la verifica del sistema di controllo che sovrintende all’attività di progettazione.
L’organismo notificato deve anzitutto accertarsi se le attività di progettazione strutturale siano parte delle forniture effettuate dall’azienda e siano quindi presenti in azienda gli Itc (calcoli di tipo iniziale). È opportuno anche capire se le attività di progettazione sono svolte da personale interno o da terzi (outsourcing).
Numerosi sono i compiti che l’organismo notificato deve svolgere per il controllo della progettazione di strutture metalliche ai fini di verificare l’adeguatezza del processo.
Ad esempio, deve verificare a campione che le attrezzature e le risorse rilevanti (computer, software, abachi, procedure di calcolo manuale) siano presenti ed operative; deve verificare i mansionari e i requisiti relativi alla competenza del personale dedicato; deve verificare le procedure per la progettazione strutturale, incluse le procedure di controllo volte ad assicurare che la conformità sia raggiunta (pianificazione, riesame, verifica, validazione, gestione delle revisioni, gestione dell’outsourcing).
È importante che siano riscontrati opportuni piani di addestramento e aggiornamento del personale e che vi sia la presenza di una biblioteca normativa pertinente ed aggiornata.
In azienda devono essere previsti ed attuati i processi di verifica, riesame e validazione della progettazione: questo è quanto l’organismo notificato deve valutare appurando, inoltre, se i risultati di questi processi siano utilizzati per il miglioramento continuo dell’attività di progettazione stessa.
L’organismo notificato si astiene invece da qualsiasi verifica o considerazione inerente la correttezza sostanziale delle scelte progettuali e dei calcoli effettuati, in quanto ciò esula dai suoi compiti e responsabilità.
Ai fini del controllo della progettazione sono inoltre oggetto di verifica da parte dell’organismo notificato la procedura inerente il lavoro di progettazione strutturale (se operativa e funzionale), l’identificazione del responsabile per le attività di progettazione strutturale, la qualifica del personale preposto e le modalità di lavori di progettazione (automatico/computer/programmi – manuale/abachi/tabelle).
Vengono anche prese in considerazione le norme e le regole secondo le quali viene svolto il dimensionamento e le registrazioni, che devono essere conservate per almeno 10 anni, secondo quanto disposto dal Regolamento europeo prodotti per le costruzioni UE305/2011 (Cpr).
I casi di outsourcing e di progettazione eseguita dal cliente
È prassi comune nel mondo della carpenteria metallica che la progettazione venga affidata in outsourcing ad uno studio professionale esterno all’azienda.
In questo caso occorre demandare al progettista esterno controlli, verifiche, e validazioni richiesti dalla norma e dalle prassi/procedure aziendali, chiarendo e formalizzando a livello contrattuale le responsabilità per la loro esecuzione. Il progettista non può essere considerato come un semplice fornitore, ma deve essere integrato fra i processi significativi dell’azienda.
Per questo motivo lo studio di progettazione sarà oggetto di audit da parte dell’organismo notificato sia in fase di valutazione che di sorveglianza ed è opportuno che sia sorvegliato periodicamente anche dal produttore, per esempio tramite verifiche ispettive di seconda parte (cioè quelle che un cliente – la carpenteria – fa al suo fornitore – il progettista).
Nel caso invece in cui la progettazione del prodotto da fornire sia stata svolta dal cliente (ovvero dal suo progettista), occorre che il produttore definisca attentamente le modalità operative per l’acquisizione dei dati e la gestione delle commesse la cui progettazione ricade sotto la responsabilità del cliente / progettista generale dell’opera, / progettista incaricato.
È opportuno ricordare che a diverse “modalità” di progettazione corrispondono differenti modalità di apposizione della marcatura CE sul prodotto.
Vi sono quattro metodi di apposizione della marcatura previsti dalla norma EN1090-1;
1 – si applica ai prodotti di cui il fabbricante dichiara solo qualità dei materiali impiegati e geometria. La progettazione dell’impiego in opera del prodotto è responsabilità del cliente. Si applica spesso ai prodotti cosiddetti “da scaffale” (per es. acquisto in un magazzino di materiali edili delle staffe in acciaio per reggere una pensilina);
2 – la progettazione è svolta sotto la responsabilità del produttore ed è eseguita con gli Eurocodici;
3b – la progettazione è svolta sotto la responsabilità del produttore ed è eseguita con la normativa nazionale del luogo di destinazione del prodotto. Nei casi 2 e 3b il produttore, unitamente al prodotto, fornisce al cliente le relazioni di calcolo concernenti anche le fasi di esercizio del prodotto in opera;
3a – la progettazione è svolta sotto la responsabilità del cliente (per es. il general contractor nell’appalto per la costruzione di un ponte).
In generale
All’atto di acquisizione della commessa, le responsabilità devono essere chiaramente definite e formalizzate sul contratto di fornitura, nel quale dovranno essere esplicitamente indicati i documenti progettuali esecutivi in ingresso e le regole sia per la eventuale redazione di disegni d’officina, sia per la loro approvazione da parte del progettista prima dell’inizio delle lavorazioni.
Infine, dovranno essere stabilite procedure operative per la gestione di eventuali variazioni in corso d’opera.
Come tutte le attività, per essere efficace, anche la progettazione deve essere adeguatamente pianificata; vista la complessità del processo, la pianificazione deve essere elastica e costantemente aggiornata in funzione delle mutate esigenze che possono intervenire “lungo il cammino”.
La modifica di un progetto esistente, anche in corso d’opera, è infatti un evento comune nel mondo delle costruzioni. Anche le modifiche alla progettazione devono pertanto seguire lo stesso iter della prima emissione.
Innanzitutto è essenziale chiarire le responsabilità e i rapporti reciproci tra tutte le persone coinvolte nella progettazione, ancor più laddove la progettazione sia svolta da soggetti differenti da quelli che producono la struttura metallica.
È necessario inoltre assicurarsi di avere ben chiaro lo scopo della progettazione e di avere accesso a tutte le informazioni utili. In particolare, diventa preliminare la verifica dell’esistenza di:
• un documento che definisca i criteri progettuali e operativi con cui assicurare durabilità,
• un documento che definisca, per tutti gli elementi costruttivi o i dispositivi di appoggio, i criteri di scelta dei materiali ed il relativo dimensionamento,
• un documento che definisca, per ogni tipo di dispositivo di sollevamento utilizzato, la sua gamma di portate nominali e le prescrizioni di impiego,
• un documento esplicativo sul calcolo della resistenza al fuoco,
• un documento che associa le tipologie di edifici da progettare con la corrispondente classe di esecuzione.
Riesame, verifica e validazione della progettazione
L’attività di progettazione svolta deve essere riesaminata e verificata a intervalli prefissati al fine di constatarne la rispondenza ai dati e ai requisiti di base, soprattutto per individuare tutti i problemi e proporre le azioni necessarie. Tutte le funzioni coinvolte (responsabile montaggi, progettista strutturale e cliente) devono partecipare al riesame.
La verifica ha lo scopo di accertare che gli elementi in uscita dalla progettazione siano compatibili con i relativi requisiti di ingresso. A differenza del riesame la verifica può coinvolgere alcune figure esterne rispetto all’organigramma aziendale.
Infine, la validazione ha lo scopo di accertare il soddisfacimento dei requisiti per l’applicazione specificata e programmata all’inizio.
Essa deve essere ovviamente completata prima della consegna o dell’utilizzo del prodotto.
Nella figura viene sintetizzato quanto sopra esposto, che fa riferimento a concetti ormai consolidati contenuti nella norma UNI EN ISO 9001.