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L’uso del Reality Capture nei centri storici urbani italiani

L’esperienza operativa nella realizzazione di centinaia e centinaia di rilievi laser scanner, fa la differenza nel comprendere le esigenze del committente, nella evoluzione delle tecnologie, e in molti altri aspetti di questo lavoro fantastico di realizzazione dei “gemelli digitali” delle nostre architetture e non solo. Con questa intervista, InGENIO porta alla luce l’opinione di un decano del settore come Giuseppe Boselli, un professionista che ha dalla sua l’esperienza, la conoscenza, e il giusto approccio a questo mondo nuovo, ma mai abbastanza evoluto per un approccio innovativo e ancora in buona parte sconosciuto.

Il mondo del Reality Capture inizia ben prima della sua ascesa, sia come approccio, sia come tecnologie ready to use con cui il mondo viene “catturato” attraverso le soluzioni LiDaR + Imaging. Sarà solo poi che il fenomeno, grazie appunto alla convergenza tra tecnologie di Imaging e LiDaR, assumerà una sua dignità professionale e culturale.

É poi con il Context Capture (Popular Reality Modeling WorkSuite Applications) di Bentley, e con la soluzione Capture Reality ormai salita nell’olimpo di Epic Games, che il concetto di “Reality Capture” diventerà pian piano il mainstream che porta alla vera convergenza tra il mondo applicativo GEOSPATIAL e l’agognato futuro che tutti chiamiamo Digital Twin, e che noi geomatici di ultimo corso ben coniughiamo verso il mondo reale digitale, ma soprattutto “misurabile”.

Geogrà, azienda fondata da Giuseppe Boselli ed altri, è tra le aziende che “prima tra gli sherpa del Reality Capture”, ha investito nel rilievo dei centri storici urbani italiani. Ed è in questo ruolo che Boselli contribuisce all'obiettivo di questo Focus sul Reality Capture di InGENIO, portando con sé esperienza, approccio giusto al pensiero digitale Geomatico, e stimolo ad andare avanti su questa strada per quanti cominciano solo oggi ad approcciare a questo tema.

Giuseppe Boselli, Presidente del CdA della Geogrà srl e Direttore Tecnico
Giuseppe Boselli, Presidente del CdA della Geogrà srl e Direttore Tecnico


Intervista a Giuseppe Boselli di Geogrà sul tema del Reality Capture


Dati di rilevo 3D: che uso ne fanno le PA?

InGENIO - Entriamo subito nel vivo della nostra curiosità, e visto che siete tra le aziende più produttive nelle acquisizioni LiDaR di centri urbani, ci viene da chiedervi un parere su come gli amministratori locali, ovvero i vs. clienti, abbiano reagito alle potenzialità del Reality Capture per i loro asset urbani. Quindi, quali siano stati i riflessi reali su queste operazioni, eventuali difficoltà, e quale il ritorno dell’investimento che gli amministratori hanno valutato su questo tipo di progetto di valorizzazione?

Boselli - La maggior parte delle attività che le amministrazioni affidano, sono finalizzate alla raccolta di informazioni metriche, propedeutiche alla progettazione di recupero funzionale, di restauro, di verifica strutturale, di riqualificazione, di fruizione ect.

Pertanto, i tecnici della pubblica amministrazione, difficilmente utilizzano direttamente i dati da noi prodotti se non per semplici visualizzazioni; sono i progettisti, negli ambiti specifici, che per redigere i progetti utilizzano le informazioni da noi prodotte sia come elaborati 2D ed in alcuni casi come elaborati 3D.

Ritengo che occorra ancora tempo per far sì che l’enorme quantità di dati, che normalmente vengono acquisiti sia attraverso Laser Scanner 3D che con tecniche fotogrammetriche, sia completamente sfruttata dalle società di progettazione e magari pure dall’Amministrazione Pubblica.

Ancora oggi, le amministrazioni non dispongono di Hardware e Software in grado di gestire dati tridimensionali ed ancor più grave, pochi tecnici delle amministrazioni, dispongono delle conoscenze per utilizzarli.
In ogni caso, un vantaggio importante, queste tecnologie di acquisizione lo hanno portato e ci consentiranno di poterne beneficiare a lungo. Nello specifico ritengo che la possibilità di poter cristallizzare la situazione dei luoghi in un dato momento, con un’enorme quantità di dati che nulla lasciano all’interpretazione e con precisioni spesso ben oltre a quelle attese.


Il Reality Capture nel rilievo nei centri storici: quali benefici ha portato?

InGENIO - L’uso del Reality Capture nei centri storici. Benefici, difficoltà e futuro. Quale è il vostro punto di vista ?

Boselli - Semplicemente si può affermare che le strumentazioni e le tecniche che ora il mercato offre, consentono rilievi che in passato erano molto difficoltosi, con tempistiche lunghissime ed in alcuni casi irrealizzabili con dovizia di particolari e nel rispetto delle precisioni connesse alla scala di restituzione.

I benefici sono evidenti ed hanno agevolato le fasi progettuali, limitando o annullando la mancanza di informazioni Architettoniche e Strutturali, e consentendo un’analisi approfondita per individuare dove e con quale sistema effettuare indagini non distruttive a supporto del rilievo 3D sia esso LS o Fotogrammetrico.

Altro beneficio in ambito storico-artistico è la possibilità di poter ottenere Ortofotopiani degli alzati, di pareti o intradossi affrescati con elevato dettaglio “digitale”, quindi utilissimi per la stesura di mappature del degrado e/o materiche.


Sulla condivisione delle informazioni

InGENIO - La gestione delle PC (Point Cloud) non è proprio una cosa facile, e pur con l'avvento di pochi servizi cloud dedicati a tale settore, ci viene da chiedervi quali siano dal vostro punto di vista le potenzialità della condivisione delle informazioni, e magari quali sono le aspettative dei clienti, per un uso esteso delle nuvole di punti, o magari dei dataset per la manutenzione in ambito urbano.

Boselli
- Questo è uno degli aspetti dolenti, seppur in evoluzione, come accennavo prima, limita in parte i nostri clienti nell’utilizzo dei dataset che produciamo; in questi ultimi anni le software house hanno dedicato molte risorse per consentire l’utilizzo dei dati provenienti da Laser Scanner 3D in ambito progettuale come per esempio Autodesk con AutoCAD, REVIT, ReCAP etc.; vi sono poi software di visualizzazione, di semplice utilizzo che vengono utilizzati senza specifiche competenze.

Entrando nell’ambito della condivisione dei dati, soprattutto in cloud, per quanto ho potuto vedere solo in ambito impiantistico vi sono software che utilizzano dataset da scansione per le pianificazioni e l’aggiornamento manutentivo degli impianti, con ottimi risultati.

Confido che a brevissimo potremo comunque disporre di piattaforme idonee alla condivisione dei dataset per la gestione dei beni monumentali e per la gestione in ambito urbano, relativamente alle manutenzioni; devo tuttavia aggiungere che, ad onor del vero, per questi ultimi ambiti ,vi sono software per la gestione manutentive che ad ora mancano di quelle funzionalità ed intuitività che i fruitori attendono.


Quale futuro per le tecnologie del Reality Capture?

InGENIO - Vista la vostra esperienza, potete raccontarci il vostro punto di vista sul futuro delle tecnologie del Reality Capture, della user experience, e quali le difficoltà del passaggio al Digital Twin finalizzato alla gestione e valorizzazione dei centri storici italiani ?

Boselli - Ad oggi le tecnologie del Reality Capture hanno raggiunto importanti traguardi ed attendiamo ulteriori passi avanti, per la fruizione massiva e sugli algoritmi di processamento.

Il passaggio al Digital Twin non è così immediato avendo una forte componente culturale e tecnologica; per meglio comprendere cosa intendo per componente culturale, occorre ripercorrere i primi anni 2000, quando cominciarono ad essere disponibili i primi laser scanner 3D per l’impiego in ambito “Impiantistico”, in quegli anni le società di progettazione impiantistica utilizzavano per il 98% dati 2D ed i software non erano in grado di poter gestire ingenti quantità di dati, ed i tecnici erano restii nel valutare elaborazioni 3D; solo dopo parecchi anni si è verificato l’adeguamento culturale del personale, sospinto da processi dimostrativi efficaci, e grazie all’aggiornamento delle soluzioni hardware e soprattutto software.

InGENIO - Un cambio di paradigma nei sistemi di Data Capture è in atto, dai sistemi TLS alle soluzioni MMS, oltre al forte impatto dei sistemi SLAM di tipo mobile. Potete raccontarci il vostro punto di vista ?

Boselli - Si, l’evoluzione anche in questo caso ha raggiunto livelli di accuracy e precisione sostenibili in alcuni ambiti. Come ben sapete alla scala di restituzione degli elaborati è legata la precisione ed il dettaglio, pertanto i fattori che determinano con quali strumentazioni o sistemi si possa affrontare un’attività di rilievo così complessa, è senz’altro la scala di restituzione, ma occorre comunque prestare molta attenzione nella scelta dei sistemi di acquisizione MMS o SLAM in quanto essendo composti di vari apparati, solo al termine del rilievo sarà possibile poter valutare la precisione raggiunta al termine del processo.

Non intendo entrare nel merito dei sistemi, posso comunque affermare che sarà questione di poco tempo per raggiungere accuracy e precisioni che permetteranno l’impiego di sistemi “MOBILE” in ambito Monumentale, mentre per l’ambito Urbano e territoriale è una meta già raggiunta da anni.

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