La buona acustica delle aule scolastiche contrasta i disturbi specifici dell’apprendimento
Il progetto, denominato “Io-Ascolto”, è finanziato dalla Fondazione CRT ed è realizzato dall’Università degli Studi di Torino (Dipartimenti di Neuroscienze, Scienze Chirurgiche e Informatica) e dal Politecnico di Torino (Dipartimento Energia), in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (INRIM) e la Direzione Didattica Roberto D’Azeglio. Si tratta di un vero e proprio programma didattico da affiancare a quelli tradizionali, rivolto ai bimbi dai 5 ai 7 anni, con l’obiettivo di rafforzare la percezione, discriminazione, memorizzazione e associazione di suoni e immagini, anche con l’ausilio di un software specifico basato sulla stimolazione di specifiche aree cognitive e proposto con l’utilizzo di tablet e cuffie. Una sorta di “avventura giocosa”, in cui i piccoli affrontano prove volte a sviluppare capacità cognitive specifiche.
- In primo luogo viene proposto a intere classi, anziché ai soli bambini con difficoltà o a rischio, sia per non creare differenziazioni o addirittura discriminazioni tra i singoli, sia perché un programma di potenziamento delle capacità di attenzione e memoria uditive e visive, del linguaggio e della lettura può servire a tutti: i piccoli, infatti, anche se molto ‘forti’ in alcune capacità cognitive, possono essere fragili in altre.
- In secondo luogo il training inizia molto precocemente, già a 5 anni, ed è continuativo dalla scuola d’infanzia fino alla seconda elementare, con esercizi mirati e calibrati per età. Nel periodo della vita che va dai 5 ai 7 anni, infatti, nel cervello è ancora alta la plasticità neurale, ed è possibile modificare le aree linguistiche attraverso stimoli ambientali che coinvolgono i canali sensoriali uditivi e visivi: una novità significativa rispetto ai tradizionali percorsi di riabilitazione che, di norma, vengono intrapresi a seguito di diagnosi di dislessia solo dopo gli 8 anni, quando però la modificabilità di questi neuroni inizia a diminuire.
- La terza novità di Io-Ascolto riguarda la correlazione tra una buona acustica in classe e un buon apprendimento degli alunni, e punta a “trattare” le aule con l’installazione di pannelli fonoassorbenti che – sul modello dell’elementare “pilota” Roberto D’Azeglio di via Santorre di Santarosa a Torino, dotata di ambienti didattici ottimali – riducono il rumore di fondo e la riverberazione sonora. Secondo i risultati di un primo test effettuato in tre scuole torinesi dalla Prof.ssa Arianna Astolfi, responsabile nel progetto dello studio dell’acustica delle aule scolastiche, insieme alla dott.ssa Giuseppina Puglisi del Politecnico di Torino e dal dott. Andrea Prato dell’INRIM di Torino, la cattiva acustica nelle aule scolastiche peggiora del 10% l’intelligibilità del parlato nei bambini dei primi anni di scuola elementare, con possibili ricadute negative sulle capacità uditive, fonologiche e di lettura degli studenti.
I primi risultati, illustrati giovedì 15 settembre nella sede della Fondazione CRT di via XX Settembre 31 a Torino, evidenziano che il potenziamento uditivo e visivo porta a un miglioramento delle capacità cognitive, uditive e di lettura.