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La gestione della pratica antincendio

Il presente contributo è tratto dall'ebook "La pratica antincendio secondo il DPR 151/11". Il testo è in formato EPUB ed è acquistabile sulle principali librerie online quali Amazon e Google Play.
 
La gestione della pratica antincendio è regolata principalmente da due testi normativi.
Il primo è il DPR 151 del 2011 "Regolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione incendi", mentre il secondo è il DM 07/08/2012 che sostanzialmente dà attuazione al DPR 151/11 per quanto riguarda le modalità di presentazione della pratica.
Vale la pena di riassumere sinteticamente le nozioni salienti dei due decreti.
Il DPR 151/11 si applica solo alle attività elencate nel suo Allegato I. Ogni attività è numerata. L'elenco è un po' cambiato rispetto a quello del vecchio DM 16/02/1982. Esiste comunque una tabella (Allegato II) che correla le vecchie attività alle nuove.
Le singole attività possono essere suddivise in tre Categorie (A, B, C) a seconda dell'importanza dell'attività e/o della presenza di una Regola Tecnica di Prevenzione Incendi corrispondente. La suddivisione in categorie è importante perchè comporta una diversa trattazione nella gestione della pratica (es. per le attività in categoria "A" non è necessario presentare il progetto preliminarmente ai VVF).
Il DPR istituisce due pratiche volontarie: il "Nulla Osta di Fattibilità" e la "Verifica in corso d'opera". Nel primo caso il Titolare dell'Attività può chiedere ai VVF un parere sul progetto prima della presentazione ufficiale. Nel secondo caso sempre il Titolare dell'Attività può chiedere un sopralluogo ai VVF durante l'esecuzione dei lavori. Entrambe le procedure sono a pagamento.
 
Venendo alla presentazione della pratica, questa si esplica mediante una SCIA antincendio da corredare di una "dichiarazione sostitutiva dell'atto notorio".
La documentazione a corredo della SCIA è costituita da (si veda il DM 07/08/2012):
•  Asseverazione: si assevera la conformità delle opere realizzate al progetto e alle norme di prevenzione incendi;
• Progetto: solo per attività di Categoria A;
• Certificazione elementi strutturali portanti e/o separanti (Modello Cert. REI);
• Dichiarazione reazione al fuoco (Modello Dich. Prod.);
• Dichiarazione di conformità impianti (se ricadenti nel DM 37/08 e secondo i Modelli di cui allo stesso decreto);
• Dichiarazione di corretta installazione e funzionamento impianto (se non ricadente nel DM 37/08 e con progetto presente - Modello DICH. IMP.);
• Certificazione corretta installazione e funzionamento impianto (se non ricadente nel DM 37/08 e con progetto non presente - Modello CERT. IMP.).
 
Le dichiarazioni e le certificazioni devono essere accompagnate da Rapporti di Prova, Certificazioni CE, Omologazioni, ecc.
 
Tutta la pratica deve essere presentata utilizzando la modulistica appropriata presente sul sito dei Vigili del Fuoco (www.vigilfuoco.it).

Si deve porre molta attenzione anche sulle figure che possono firmare le varie modulistiche. Alcuni documenti possono essere firmati da un Tecnico Abilitato (basta l'iscrizione ad un Ordine Professionale), per altri invece è indispensabile un Professionista Antincendio (iscrizione negli Albi Ministeriali). 

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Marco Torricelli

Responsabile Sistemi Informativi presso CMB Società cooperativa Muratori e Braccianti di Carpi

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