La tecnica dell’insufflaggio per isolare termicamente gli edifici
La tecnica dell’insufflaggio consente, in maniera poco invasiva, di realizzare interventi di coibentazione termica di pareti, solai e sottotetti esistenti, a patto che questi siano forniti di un’intercapedine d’aria da riempire. Vediamo insieme il funzionamento e le principali caratteristiche di questa tecnica.
Il tema dell’efficienza energetica degli edifici, con conseguente riduzione delle emissioni di CO2, seppur di grande interesse da numerosi anni, sta diventando sempre più importante. Si vedano, ad esempio, le novità introdotte dalla Direttiva “Case Green” (EPBD – Energy Performance of Building Directive).
Tra queste, grande peso è stato dato al ruolo degli edifici esistenti, per i quali devono essere previsti, fra i vari punti:
- Ristrutturazioni energetiche degli edifici esistenti: gli edifici esistenti dovranno sottoporsi a ristrutturazioni energetiche per migliorare la loro classe energetica e ridurre il consumo energetico;
- Piani nazionali di ristrutturazione: ogni Stato membro dovrà elaborare un piano nazionale di ristrutturazione per definire le misure necessarie a raggiungere gli obiettivi della direttiva.
Su fronte dell’isolamento termico dell’involucro opaco, le principali strategie di intervento sugli edifici esistenti sono:
- Cappotto termico, ovvero il rivestimento con materiale isolante, sul lato esterno o interno dell’involucro opaco;
- Insufflaggio, ovvero l’inserimento di materiale isolante nelle intercapedini di pareti, solai o sottotetti.
APPROFONDISCI le novità introdotte dalla Direttiva “Case Green” sul tema impianti
La tecnica dell’insufflaggio
L'insufflaggio è una tecnica di isolamento termico che consiste nel riempire gli spazi vuoti all'interno delle pareti, dei solai o dei tetti di un edificio con un materiale isolante, la cui scelta dipende da diversi fattori (come vedremo in seguito).
Questo materiale viene soffiato all'interno delle intercapedini, creando uno strato isolante termico che impedisce la dispersione del calore in inverno e l'ingresso del caldo in estate.
In questo modo si evitano le operazioni di cantiere più complicate e invasive necessarie per la realizzazione, ad esempio, di un cappotto termico. È infatti sufficiente la realizzazione fori di dimensioni contenute, opportunamente distribuiti lungo l’elemento di involucro oggetto di intervento, con loro successivo ripristino.
Tuttavia, l'insufflaggio è un intervento tecnico che richiede competenze specifiche e l'utilizzo di attrezzature adeguate.
Non è consigliabile effettuare l'insufflaggio in autonomia, poiché un'applicazione non corretta potrebbe compromettere l'efficacia dell'isolamento e causare danni alla struttura.
Le principali fasi di intervento dell'insufflaggio
Vediamo di seguito una panoramica generale delle fasi principali di intervento:
- Analisi preliminare
Sopralluogo: Un tecnico specializzato effettua un sopralluogo per valutare lo stato della struttura, individuare le zone da isolare e scegliere il materiale isolante più adatto;
Calcolo delle quantità: Viene calcolata la quantità precisa di materiale isolante necessaria per riempire le intercapedini;
Individuazione dei punti di foratura: per consentire una distribuzione uniforme del materiale isolante.
ATTENZIONE!
Per garantire la qualità dell’intervento di isolamento tramite insufflaggio, è necessario garantire una distribuzione quanto più uniforme del materiale isolante utilizzato (come approfondito in seguito).
- Preparazione dell'ambiente
Protezione: Vengono protetti pavimenti, mobili e altre superfici per evitare che vengano sporcati dal materiale isolante;
Foratura: Vengono praticati dei fori nelle pareti, nei solai o nei tetti, nei punti strategici per l'inserimento del materiale isolante.
ATTENZIONE!
La tecnica dell’insufflaggio piò essere eseguita sia dall’interno che dall’esterno, sulla base di dove poi effettivamente sarà più agevole il ripristino, e la scelta è effettuata insieme al committente.
- Insufflaggio
Macchina insufflatrice: Si utilizza una macchina insufflatrice professionale per introdurre il materiale isolante all'interno delle intercapedini;
Distribuzione uniforme: Il materiale viene distribuito in modo uniforme, senza lasciare vuoti o zone non isolate;
Controllo della densità di posa: Viene verificata la densità del materiale insufflato per garantire un isolamento ottimale, accertandosi che tutto il materiale calcolato in fase di progettazione, in funzione del tipo di materiale, del tipo di applicazione e dell’estensione dell’intercapedine da coibentare, sia stato utilizzato.
ATTENZIONE!
La densità di posa influenza le prestazioni dell’intervento di coibentazione, per due principali motivi:
• Se la posa viene effettuata con la densità corretta indicata nella scheda tecnica di prodotto, si evita l’assestamento nell’intercapedine coibentata;
• In genere, una maggiore densità di posa significa maggiore isolamento termico.
La densità di riferimento varia, inoltre, in funzione del tipo di applicazione (a parete, a pavimento, a soffitto o a tetto, in cui dipende anche dall’inclinazione del tetto stesso), e dallo spessore dell’intercapedine.
- Chiusura dei fori
Sigillatura: I fori praticati vengono sigillati con cura per evitare infiltrazioni d'aria e umidità.
- Pulizia finale
Rimozione dei residui: Vengono rimossi eventuali residui di materiale isolante e ripristinate le condizioni iniziali dell'ambiente.
La scelta dei materiali
I materiali che possono essere utilizzati per questa tecnica sono numerosi: la caratteristica che li accomuna è che questi siano materiali “sciolti”: non devono infatti essere in forma di pannelli, ma in forma di fiocchi, fibre, o granuli. Tra i principali materiali troviamo:
- Materiali in fibre/fiocchi
o Fibra di cellulosa;
o Fibra di cellulosa vergine;
o Fibra di legno;
o Lana di pecora;
o Lana di roccia;
o Fibra di vetro;
- Materiali granulari
o Sughero;
o Vermiculite;
o Perlite;
o Perle di EPS;
- Schiume espandenti
o Schiume poliuretaniche;
o Resine ureiche traspiranti.
La scelta del tipo di materiale deve essere fatta tenendo in considerazioni le specificità dell’edificio sui cui deve essere realizzato l’intervento, e, ovviamente, le principali proprietà termofisiche del materiale stesso.
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L'articolo continua con i seguenti argomenti:
- Proprietà termofisiche da considerare
- Materiali a confronto
- Vantaggi e criticità
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