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LA VALIDAZIONE DEL SOFTWARE - Il punto di vista di alcune Software House

 ACCA Software SpA

 

Qual è il vostro punto di vista sulla validazione?
Normalmente la validazione di un software o di un algoritmo di calcolo da parte di un organismo deve rispondere a specifici requisiti previsti da norme in materia di tipo comunitario o internazionale. In Italia, ad esempio, è da qualche anno obbligatoria la validazione dei software per la certificazione energetica. ACCA è stata la prima software house a ricevere la certificazione del proprio software per la conformità del calcolo alle norme UNI 11300 parte 1 e 2 da parte del Comitato Termotecnico Italiano. Di fatto società strutturate come ACCA, dove il processo di validazione interno del software segue attente procedure certificate da un vigente Sistema di Gestione della Qualità, affrontano già internamente la problematica della validazione prima della commercializzazione del software. L’esperienza ci insegna che il problema è più legato al modo con cui le norme tecniche sono concepite e scritte, infatti, queste ultime lasciano spazio ad interpretazioni e ad alternative non univoche anche se lecite. Questa struttura della norma rende difficile pervenire ad un risultato unico, anzi è scontato che ci possano essere risultati differenti tra loro, ma tutti rispondenti perfettamente ai dettami normativi?
La validazione, quindi, pone immediatamente un problema non sull’efficacia di calcolo del software, ma su quello di individuare percorsi univoci della normativa. Ci si dovrà quindi accontentare di percorsi semplificati che indagano sicuramente in modo parziale tutte le problematiche affrontate dalle norme, o nel tempo si dovrà pensare a strutturare le norme tecniche consapevoli già all’atto della stesura che queste saranno utilizzate come algoritmi di calcolo per i software… Forse è questa la vera rivoluzione da compiere!

Con quali strumenti garantite la qualità del vostro software?
L’implementazione del sistema di qualità ISO 9001:2008 ci ha permesso di perfezionare le procedure già in essere e operare all’interno di un contesto certificato. Il nostro, oggi, è un sistema aziendale altamente performante con una costante e continua attenzione al cliente.
Produciamo software di riconosciuta affidabilità, efficienza ed usabilità frutto di elevati standard qualitativi raggiunti attraverso strumenti e parametri di valutazione molto rigorosi come test funzionali, criticità, audit, riesame e customer satisfaction.

Come supportate il vostro cliente nel fornire i requisiti richiesti dal cap. 10.2 delle NTC 2008, sui calcoli svolti con Programmi?
La nostra è una politica “customer oriented”, in questo senso, cerchiamo di fornire ai nostri clienti tutto il supporto di cui hanno bisogno. Per quanto concerne il calcolo strutturale, il nostro software EdiLus, a supporto della validità dei calcoli svolti, fornisce una relazione di accettabilità sull’elaborato strutturale prodotto che dovrà comunque essere verificata dal tecnico secondo quanto prescrive la norma e una serie di casi prova contenuti nella documentazione di affidabilità in linea con la tecnica sulle costruzioni.

 

AMV Srl

Qual è il vostro punto di vista sulla validazione?
La validazione è un termine articolato che, concretamente,sta a rappresentare l’impegno comune che tutte le parti coinvolte nella sicurezza strutturale devono mettere in atto per minimizzare il grado di rischio nelle costruzioni e corrispondere,così, alle legittime aspettative dei cittadini. Citiamo ora alcuni punti deboli al riguardo. Quando fu pubblicata l’OPCM 3274, la nuova norma soggetta, fino ad allora, a inchiesta pubblica era completamente diversa e il cambiamento si presentò epocale. La domanda è: come potevano gli organi dello Stato aspettarsi che le società di software, i professionisti, i costruttori, gli organismi di controllo fossero in grado, in tempi così brevi, di essere all’altezza della situazione (e quindi di corrispondere ai nuovissimi criteri di sicurezza)? L’instabilità del quadro normativo è durata, con alterne vicende, fino al 2009, quando entrarono in vigore le NTC 2008, anch’esse in modo repentino, sulla spinta emotiva del terremoto abruzzese. E le NTC non erano esenti da difetti, errori, ambiguità interpretative, che tuttora mettono in difficoltà il professionista. È così che si garantisce la sicurezza?

Con quali strumenti garantite la qualità del vostro software?
Il software è soggetto a procedure di verifica del codice e delle calcolazioni molto articolate. Grande attenzione è stata ovviamente riservata agli esempi di validazione del solutore. Gli esempi sono stati tratti dalla letteratura tecnica consolidata e i confronti sono stati realizzati con i risultati teorici e, in molti casi, con quelli prodotti, sugli esempi stessi, da prodotti internazionali di comparabile e riconosciuta validità. È importante anche, segnalare, forse ancora con maggior rilievo, che l’affidabilità del programma trova riscontro anche in molti risultati delle prove di collaudo eseguite su sistemi progettati con MasterSap. I verbali di collaudo hanno nel tempo documentato che i risultati delle prove, sia in campo statico che dinamico, sono corrispondenti con quelli dedotti dalle analisi numeriche.
Poiché i modelli elaborati, per ragioni oggettive, anche per effetto delle norme, possono essere molto complessi e quindi inevitabilmente soggetti a errore umano, di fondamentale importanza sono le procedure di controllo e i filtri di autodiagnostica. Con una metafora si può dire che il “controllo ortografico” deve segnalare ogni possibile difetto di modellazione e di dimensionamento, anomalie che, spesso, il professionista sarebbe umanamente impossibilitato a individuare; nel tempo questo filtro è stato considerevolmente arricchito sulla base dell’esperienza acquisita con i Clienti.
Il rilascio di ogni nuova versione dei programmi è sottoposta a rigorosi check automatici che mettono a confronto i risultati della release in esame con quelli già validati realizzati da versioni precedenti. Inoltre, sessioni specifiche di lavoro sono condotte da personale esperto, in modo da controllare il corretto funzionamento delle varie procedure software, con particolare riferimento a quelle che sono state oggetto di interventi manutentivi o di aggiornamento.
La validazione del software non deve, però, far passare in secondo piano un aspetto ben più significativo. AMV è certamente d’accordo con quanti, in ambienti autorevoli e indipendenti, sostengono che l’uso corretto del“software richiede che l’utente abbia capacità di valutare e validare il risultato; conosca quindi la statica e la dinamica delle strutture, conosca i materiali e la risposta strutturale, sia in grado di valutare la ‘costruibilità’ del progetto, sia dotato di grande buon senso e sensibilità. In altre parole, sia un Ingegnere!”
Inoltre, sulla base della nostra ultraventennale esperienza,concordiamo anche con chi afferma: “Posto che la probabilità che un programma abbia dei difetti non è nulla, ma è generalmente piccola almeno nelle parti più frequentemente usate” risultano molto più frequenti i casi in cui si riscontrano “modelli di calcolo strutturale sbagliati o incompleti”. ”L’errore dell’analista è di gran lunga molto ma molto più probabile dell’errore del programma.”
Avviene così il servizio di assistenza è principalmente impegnato nel trattare problemi che dovrebbero essere alla loro portata dei professionisti (anche se a loro discolpa bisogna ribadire quanto esposto al punto precedente).

Come supportate il vostro cliente nel fornire i requisiti richiesti dal Cap. 10.2 delle NTC 2008, sui calcoli svolti con Programmi?
Per esperienza possiamo affermare che la questione ha una rilevanza assolutamente marginale per AMV, anche perché l’utente ha completa padronanza del modello e del calcolo e riesce a riprodurre i risultati o rendersi conto della loro “verosimiglianza” nei casi in cui la questione non rientra nelle facoltà del calcolo diretto.

 

CDM DOLMEN Srl

Qual è il vostro punto di vista sulla validazione?
La validazione è un ottimo strumento per certificare l’attendibilità del software di calcolo, ormai strumento indispensabile per la progettazione strutturale e geotecnica.
Allo stato attuale la verifica che viene effettuata è di tipo soggettivo, in quanto non esistono strumenti o indicazioni che dicano come debba essere svolta, ed è difficile renderla oggettiva quando si esce dai casi semplici, ad esempio quando si passa alle analisi non lineari.
La migliore validazione per un programma strutturale è la presenza di molteplici strutture calcolate negli anni; esempi reali sono, infatti, un’ottima dimostrazione dell’effettiva affidabilità dello strumento utilizzato.
Riteniamo che la validazione più utile è quella che stimola il progettista a conoscere e a verificare le procedure utilizzate dal software con cui esegue i suoi calcoli.
Poiché la progettazione strutturale dipende anche dalla tipologia dell’edificio, è importante che il progettista capisca che deve poter attuare un processo di controllo specifico e relativo all’edificio stesso. La pur necessaria validazione del software non può, dunque, garantire a priori la validità dei calcoli del singolo progetto, calcoli che devono essere ottimizzati secondo le procedure che più si adattano a ogni struttura. Questo comporta una specifica responsabilità del progettista in merito alle scelte di modellazione fatte.

Con quali strumenti garantite la qualità del vostro software?
La politica di base di CDM DOLMEN consiste nel produrre un software che non nasconda all’utente le ipotesi di base, esplicitando gli algoritmi di calcolo utilizzati, che sia trasparente nelle scelte e sempre controllabile nei risultati ottenuti. DOLMEN è potente e versatile, ha un solutore FEM e un CAD nativi e autonomi, ed è sviluppato integralmente da ingegneri che lo utilizzano e che sono a disposizione per esperti consigli di progettazione strutturale e geotecnica.
La qualità del software è garantita da un’interfaccia trentennale con i nostri utenti che, abbinata alla nostra assistenza tecnica, ci consente di testare e migliore continuamente il software. DOLMEN è, infatti, in continua evoluzione e, nelle fasi di sviluppo, gode del supporto e della collaborazione con numerosi professori universitari.

Come supportate il vostro cliente nel fornire i requisiti richiesti dal Cap. 10.2 delle NTC 2008, sui calcoli svolti con Programmi?
DOLMEN fornisce un’assistenza dettagliata sull’utilizzo del software e offre consulenza per la corretta applicazione della Normativa. Come previsto al punto 10.2 delle NTC 2008. L’affidabilità del codice utilizzato è stata verificata effettuando il raffronto con diversi casi di prova; un documento che attesta la validazione è fornito agli utilizzatori del programma.
DOLMEN elabora in automatico una relazione di calcolo dettagliata in cui sono riportati tutti i dati inseriti, le metodologie utilizzate, i coefficienti di sicurezza applicati e i risultati ottenuti per ogni verifica svolta e per ogni caso di carico considerato.

 

CONCRETE Srl


Con quali strumenti garantite la qualità del vostro software?Qual è il vostro punto di vista sulla validazione?
È una attività di primaria importanza cui dedichiamo un notevole impegno di risorse data la quantità delle informazioni, la complessità degli argomenti e la necessità di continui aggiornamenti per adeguamenti alle normative ed alle richieste di innovazione degli utenti. Purtroppo i documenti richiesti dalla norma, piuttosto criticabile in questo punto, non possono risolvere da soli un argomento così ampio: solo il nostro impegno insieme alla professionalità di chi esegue il calcolo possono essere la necessaria garanzia di sicurezza.

Per la produzione e la manutenzione dei codici seguiamo procedure consolidate nel tempo che consentono il lavoro contemporaneo di più sviluppatori e la gestione storica dei sorgenti.
Per la affidabilità dei risultati numerici vengono svolti numerosi test sia durante che al termine della progettazione. Alcuni di questi test sono poi riportati nei documenti di validazione consegnati con il pacchetto, in maniera tale da essere riproducibili anche dall’utilizzatore mediante calcoli manuali di cui si forniscono tutti i passaggi e i raffronti con i risultato del software.
In occasione dell’uscita di nuove versioni vengono applicate ed archiviate procedure di confronto automatico dei risultati con versioni precedenti.
Per garantire l’affidabilità dei risultati del solutore agli elementi finiti i test svolti e allegati al pacchetto sono desunti, quando il risultato non è di immediata valutazione, da esempi presenti in riviste specializzate internazionali o indicati da organizzazioni che operano nel settore (NAFEMS).

Come supportate il vostro cliente nel fornire i requisiti richiesti dal Cap. 10.2 delle NTC 2008, sui calcoli svolti con Programmi?
La norma richiede la considerazione di diversi argomenti.
Per quanto concerne il punto Origine e caratteristiche dei codici di calcolo vengono riportati i dati negli elaborati i dati identificativi del software, della licenza e del licenziatario.
Per il punto Affidabilità dei codici viene allegata al pacchetto la documentazione come indicato espressamente nella norma, riportando lo sviluppo di test svolti con il software e in parallelo mediante calcoli manuali, nonché anche i file relativi in modo che l’utente possa riprodurli autonomamente. Su richiesta degli organi di controllo, che non hanno sempre omogeneità di valutazione, può essere approfondita la documentazione su argomenti specifici.
Per i punti Modalità di presentazione dei risultati e Informazioni generali sull’elaborazione i software sono dotati di funzionalità specifiche per creare elaborati completi ed esaustivi attraverso tabelle, grafici, schemi a mappe di colore, garantendo la visualizzazione delle unità di misura e delle convenzioni utilizzate.
In relazione al Giudizio motivato di accettabilità prevediamo il supporto diretto al cliente attraverso i servizi di assistenza tecnica che consentono di fornire ogni informazione attinente alle singole esigenze.

 

CSP Fea s.c.

 

Qual è il vostro punto di vista sulla validazione?
Gli utenti di MIDAS, come tutti, hanno bisogno di finalizzare i calcoli ai dimensionamenti e agli elaborati grafici, tuttavia ritengono che sia indispensabile un controllo totale delle analisi che permetta di garantire l’affidabilità del proprio lavoro al committente, ai collaudatori e agli Enti preposti al deposito della Pratica. MIDAS mette a disposizione codici potenti, sviluppati sin dall’inizio per affrontare analisi non lineari, con pre e post processori evoluti in grado di trattare con semplicità grandi modelli: il controllo di un motore così potente è indispensabile. Sin dal 2010 abbiamo pubblicato un Documento che spiega come affrontare la Modellazione di strutture e la loro Simulazione, la Verifica (cioè il controllo dei calcoli), e la Validazione (che risponde alla domanda se la nostra simulazione numerica rappresenta bene il fenomeno fisico che si intende studiare). Dal 1992 seguiamo NAFEMS, l’Agenzia Internazionale che si occupa di affidabilità dei calcoli FEM e che ha ideato i “benchmarks”. Con loro abbiamo appena creato un Seismic Analysis Working Group per sviluppare Linee Guida pratiche per aiutare l’ingegnere a validare le proprie analisi.

Con quali strumenti garantite la qualità del vostro software?
Gli aspetti della qualità sui quali MIDAS investe di più sono la correttezza dei calcoli e la robustezza degli algoritmi. Dal 2010 CSPfea ha pubblicato le Procedure adottate da MIDAS nel proprio Sistema Qualità ISO 9000 per lo sviluppo del software e per la gestione dei bug. Un codice di calcolo è composto da milioni di righe di programma, quindi la correttezza del codice viene ricercata con decine di migliaia di esempi di calcolo che vengono eseguiti quotidianamente da un server secondo un metodo chiamato “regression test”. E’ evidente che un centinaio di casi prova forniti nei Manuali sono solo la punta dell’iceberg dei controlli che richiede un software così articolato. L’altro aspetto, la robustezza degli algoritmi, è la capacità di risolvere con una adeguata precisione numerica problemi anche complessi e talvolta “mal posti”: in questo caso conta l’abilità e la formazione degli sviluppatori. In MIDAS l’80% dei 350 dipendenti ha un titolo di PhD.

Come supportate il vostro cliente nel fornire i requisiti richiesti dal Cap. 10.2 delle NTC 2008, sui calcoli svolti con Programmi?
CSPfea è profondamente convinta che la qualità del lavoro dell’ingegnere strutturista porti competitività nel mercato nazionale ed internazionale. Se il Cap. 10.2 aiuta già a dimostrare la qualità delle simulazioni numeriche, con la nostra presenza al Consiglio Superiore Lavori Pubblici (nella Commissione per la revisione delle Norme Tecniche) siamo impegnati a migliorare ulteriormente questo aspetto. D’altro canto il lavoro del NAFEMS Seismic Analysis Working Group, che presiediamo, sarà di grande aiuto per gli ingegneri alla ricerca della qualità delle proprie analisi numeriche. Forniamo ovviamente i casi prova e i dati richiesti dalle NTC, ma non ci fermiamo qui. Dal 2009 CSPfea ha pubblicato la checklist dettagliata che dichiara quali paragrafi delle NTC sono stati implementati in MIDAS/Gen. Questo documento è stato poi riproposto da altri produttori italiani, segno della validità dell’idea. Organizziamo Seminari gratuiti e Corsi con alcuni dei migliori Professori. Molte Pubbliche Amministrazioni ed Enti usano il nostro software per la validazione dei progetti. E aiutiamo i nostri clienti nel dimostrare le loro competenze: a breve proporremo il Registro degli Analisti Qualificati di NAFEMS che permetterà in maniera semplice di certificare le esperienze di calcolo e i corsi svolti dall’ingegnere, nell’ambito di una procedura riconosciuta a livello internazionale.

CSPfea s.c. distribuisce in Italia i software di MIDAS IT
Tutti i documenti sono scaricabili dal nostro archivio www.cspfea.net/archivio_documenti.php

 

HARPACEAS Srl


Qual è il vostro punto di vista sulla validazione? 
Come Società impegnata nella fornitura di software e servizi nel settore dell’Ingegneria Civile riteniamo che la validazione dei modelli di calcolo strutturale sia un aspetto essenziale nel processo generale di progettazione. Un utilizzo consapevole di un programma di calcolo, opportunamente critico nei confronti delle limitazioni dello strumento stesso e nelle modalità con cui esso implementa le procedure di modellazione, calcolo e verifica, corredato da una adeguata esperienza e preparazione da parte dell’Utente, è la base per poter garantire un buon risultato finale.
La validazione non riguarda però solo il problema della qualità dei modelli di calcolo strutturale realizzati ma anche la validazione (o meglio la verifica) dei codici di calcolo. La validazione dei codici di calcolo è materiale di chi sviluppa il software e quindi del produttore.
I software di calcolo strutturale sono strumenti informatici molto complessi costituiti, non solo da procedure di calcolo e verifica automatiche ma anche da parti, ormai sempre più preponderanti, di grafica e modellazione tridimensionale.
La qualità generale di un modello di calcolo di calcolo deve anche essere garantita dalla solidità del prodotto software che si sta utilizzando.

Con quali strumenti garantite la qualità del vostro software?
Possiamo riassumere brevemente i principali strumenti che Harpaceas considera per garantire la qualità dei software che distribuisce:
- Scelta del software
- Procedure di qualità della software house
- Attività di localizzazione
- Gestione feedback utenti
Harpaceas si propone, da sempre, di individuare sul mercato i prodotti software che a suo parere possono risultare i più efficienti e produttivi per i propri clienti.
Nei confronti della qualità del software la scelta iniziale è legata non solo all’abilità del prodotto nel risolvere un modello di calcolo ma anche alle procedure di qualità che la software house stessa implementa per garantire la qualità dei risultati dell’analisi e delle verifiche. È essenziale che la casa produttrice del prodotto software disponga di una metodologia consolidata per l’esecuzione di test di controllo ogni qualvolta viene implementata una nuova procedura nel codice e ogni volta che viene corretto un errore precedentemente riscontrato. Questi test saranno test su larga scala visto che la modifica di una parte do codice potrebbe avere ripercussioni anche su altri parti del programma. I codici di calcolo moderni presentano un numero enorme di righe di codice; ogni volta che si crea una modifica va ritessuto tutto il sistema. Deve essere inoltre chiara la procedura che si attiva ogni volta che un Utente individua un errore nel software. Altro aspetto essenziale è la diffusione e la tipologia degli Utenti che già utilizzano il prodotto software.
Altro aspetto importante sono le procedure di localizzazione e miglioramento dei prodotti software. È essenziale che le software house realizzino un collegamento tecnico diretto con i referenti sul territorio in modo che le tutte le procedure di calcolo e verifica legate ad un mercato, in questo caso l’Italia, siano controllate e sviluppate tramite l’aiuto di personale abituato all’utilizzo di queste tecniche.
Harpaceas è costantemente in contatto con i propri partner che sviluppano software allo scopo di indicare le migliori metodologie per sviluppare, ad esempio, le verifiche richieste dalla normativa.
Altro aspetto importante è la gestione delle segnalazioni e delle richieste di miglioria che vengono quotidianamente fornite dagli Utenti.
Una consistente parte dell’attività di Harpaceas è finalizzata al raccogliere tutte le indicazioni ricevute in fase di assistenza tecnica. Il miglioramento della qualità di un software è anche legato alla possibilità di soddisfare le richieste di chi ogni giorno utilizza gli strumenti software.
Da questo punto di vista tutte la attività svolte in ambito di supporto, dall’assistenza tradizionale alla formazione (in tutte le sue forme) sono ambiti attraverso i quali vengono raccolte informazioni di sviluppo e miglioramento dei software. Le segnalazioni vengono esaminate da personale tecnico e successivamente inviate al produttore.

Come supportate il vostro cliente nel fornire i requisiti richiesti dal Cap. 10.2 delle NTC 2008, sui calcoli svolti con Programmi?
L’applicazione delle nuove norme richiede, ormai in modo inevitabile, l’utilizzo di software di calcolo strutturale. Le calcolazioni sono molteplici e tali spesso da far perdere il controllo anche ad utenti esperti. Secondo quanto richiesto dalle normative è necessario svolgere un’accurata “validazione” delle analisi svolte con l’ausilio dell’elaboratore elettronico.
L’adozione dei nuovi codici di verifica comporta l’introduzione di una notevole quantità di nuove tematiche in buona parte poco note alla maggior parte dei progettisti.
I progettisti devono poter acquisire strumenti operativi di validazione dei modelli di calcolo indipendenti dallo specifico strumento software in uso, allo scopo di riuscire ad affrontare con l’opportuno spirito critico tutte le insidie che normalmente si evidenziano nelle diverse fasi di realizzazione di un modello di calcolo che si prefigge di simulare il comportamento di una struttura in zona sismica.
Allo scopo di consentire ai propri Clienti di soddisfare i requisiti della normativa di cui al Cap 10.2 da diversi anni Harpaceas propone ai propri Clienti attività di formazione a diversi livelli. Accanto alla formazione che possiamo definire tradizionale e relativa all’apprendimento delle funzionalità base dei programmi software, una parte sempre più consistente dell’attività di training viene riservata a corsi di aventi come obiettivo da un lato l’apprendimento delle metodologie di modellazione calcolo e verifica richieste dall’NTC2008. Questa tipologia di formazione, mirata e personalizzata, consente in generale agli Utenti di sviluppare opportune capacità di analisi e controllo dei modelli realizzati.
Per ogni software di calcolo Harpaceas dispone inoltre di procedure consolidate (check list) che l’Utente deve imparare e seguire (in modo consapevole) allo scopo di sviluppare una adeguata confidenza con i modelli di calcolo realizzati.
Altrettanto importante è la parte di formazione dedicata alle nuove tipologie di analisi e verifica proposte dalla normativa soprattutto nei confronti degli Utenti che per loro formazione e background non hanno potuto approfondire le tematiche relative agli stati limite, le analisi in zona sismiche ed in particolare le analisi di vulnerabilità (tipicamente non lineari) su edifici esistenti. Da questo punto di vista Harpaceas, da diversi anni, è partner di diverse Università e di Enti che si occupano di formazione nel settore dell’Ingegneria Civile, in particolare le tematiche relative alla progettazione in zona sismica.

 

HSH Srl

Qual è il vostro punto di vista sulla validazione?
Il VERIFICATION MANUAL, il testo di riferimento che accompagna il codice di calcolo Straus7, contiene ben 144 test di validazione organizzati in modo sistematico per trattare la casistica delle applicazioni fondamentali del codice. Gli esempi sono strutturati sulla falsariga dei cosiddetti ‘benchmark’, utilizzando, ove esistenti, i problemi di riferimento proposti da organizzazioni internazionali ben note quali ad esempio la NAFEMS.

Con quali strumenti garantite la qualità del vostro software?
Il THEORETICAL MANUAL contiene, in 400 pagine, indicazioni esaurienti sull’architettura del sistema e sulle scelte di metodo a base delle implementazioni seguite, sia per quanto attiene agli aspetti algoritmici, che per quanto riguarda la stabilità e robustezza propriamente numeriche.
Come supportate il vostro cliente nel fornire i requisiti richiesti dal Cap. 10.2 delle NTC 2008, sui calcoli svolti con Programmi?
Quanto oggi è richiesto formalmente nell’articolo 10.7 del Testo Unico “Analisi e verifiche svolte con l’ausilio di codici di calcolo” era già disponibile da tempo in Straus7, e suggerito, anzi, come abitudine professionale.

 

LOGICAL SOFT Srl

Qual è il vostro punto di vista sulla validazione?
È fondamentale che i progettisti si fidino dei propri strumenti di lavoro e le software-house possono raggiungere questo obiettivo solo divulgando opportunamente i risultati dei test svolti internamente.
Nelle norme si parla di validazione del codice ma la trattazione dell’argomento resta molto superficiale.
È opportuno che la procedura di validazione segua un iter preciso, con riferimento a casi studio documentati e forniti dagli stessi normatori. Questo permetterebbe alle software–house di aggiungere ai test svolti internamente l’esecuzione di dettagliati esempi di riferimento, a garanzia di un corretto adempimento normativo e tecnico da parte degli sviluppatori. Gli esempi svolti costituirebbero inoltre un utile riferimento anche per i progettisti.

Con quali strumenti garantite la qualità del vostro software?
Chi sviluppa software scientifico esegue in fase di scrittura del codice centinaia di test. Successivamente la prima versione del software viene diffusa internamente all’azienda per avviare la fase vera e propria di sperimentazione. Le procedure di analisi sono abbondantemente supportate da esempi numerici svolti “manualmente” dal reparto di ingegneria civile. In una terza fase viene rilasciata una versione “beta” ai consulenti progettisti che cominciano ad utilizzare il nuovo strumento di calcolo nella propria pratica professionale. Solo dopo aver superato questo severo percorso il programma viene distribuito commercialmente. Resta poi necessaria la manutenzione rapida e puntuale conseguente alle segnalazioni degli utenti. Il rispetto di questi passaggi permette un alto livello di affidabilità dei software di calcolo.
I progettisti devono poi svolgere la loro parte. Ad esempio le NTC 2008 prevedono che i risultati raggiunti con un modello di calcolo debbano essere confermati da modelli differenti, anche più semplici, che giustifichino i numeri ottenuti. Proprio per rispondere a questa esigenza TRAVILOG TITANIUM possiede un modulo specifico che propone modelli ausiliari come la trave continua o il telaio ridotto.

Come supportate il vostro cliente nel fornire i requisiti richiesti dal Cap. 10.2 delle NTC 2008, sui calcoli svolti con Programmi?
Oggi le procedure di analisi strutturale sono sempre più complesse. Il programma deve fornire un’elevata quantità di risultati per i diversi passaggi del calcolo. Questo permette al progettista di mantenere la sensibilità legata alla propria esperienza. Le NTC 2008 richiedono che il programma esponga tutti i dati per poter rieseguire il modello con uno strumento di analisi alternativo. In secondo luogo una ricca panoramica dei risultati consente all’utente un pieno controllo del progetto. A tutto ciò occorre aggiungere un’interfaccia che rispetti pienamente l’impostazione normativa, una ricca documentazione con casi studio svolti ed un dettaglio delle scelte interpretative eseguite in fase di sviluppo. In base a questa filosofia TRAVILOG possiede un manuale di validazione che contiene diversi casi svolti tratti dalla letteratura scientifica. Inoltre, recependo le specifiche riportate nelle NTC 2008, la relazione di calcolo compilata in automatico contiene un capitolo che illustra le basi teoriche legate allo sviluppo degli algoritmi di calcolo.