Ceramica | Sostenibilità | Appalti Pubblici | CAM
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Le piastrelle di ceramica negli appalti pubblici

La ceramica italiana rappresenta oggi una delle soluzioni più complete e affidabili per rispondere alle esigenze di sostenibilità negli appalti pubblici. Grazie alle sue caratteristiche tecniche, ambientali ed estetiche, soddisfa pienamente i Criteri Ambientali Minimi (CAM) stabiliti dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), qualificandosi come materiale ideale sia nei progetti di edilizia che negli interventi di arredo urbano.

CAM Edilizia: cosa sono e perché sono importanti

I CAM Edilizia definiscono i requisiti ambientali minimi da rispettare negli appalti pubblici relativi al settore delle costruzioni. Introdotti dal MASE nell’ambito del Green Public Procurement (GPP), hanno lo scopo di orientare progettisti, imprese e stazioni appaltanti verso scelte più sostenibili.

 

Obiettivi principali dei CAM Edilizia

  • ridurre l’impatto ambientale lungo l’intero ciclo di vita dell’opera, dalla progettazione alla dismissione;
  • favorire l’uso di materiali riciclati, riciclabili e a basso impatto ambientale;
  • promuovere l’efficienza energetica e il comfort abitativo;
  • incentivare tecniche costruttive e gestionali sostenibili;
  • garantire la qualità e la durabilità degli edifici nel tempo.

 

Contenuti principali

L’ultimo aggiornamento (DM n.256 del 23 giugno 2022 e succ. modifiche – LINK al testo coordinato ) stabilisce criteri che riguardano:

  • Progettazione: approccio integrato e sostenibile, analisi LCA (Life Cycle Assessment), riduzione dei consumi.
  • Materiali: utilizzo di prodotti con contenuto riciclato, certificazioni ambientali e tracciabilità delle forniture.
  • Cantiere: riduzione dei rifiuti, gestione sostenibile di risorse idriche ed energetiche, basso impatto delle lavorazioni.
  • Personale: utilizzo di personale formato sulla riduzione degli impatti ambientali sia per la progettazione che per i compiti di coordinamento in cantiere (cfr art. 3.1.1)
  • Gestione dell’edificio: efficienza energetica, qualità dell’aria, acustica, comfort, manutenzione programmata e durabilità.

I CAM Edilizia sono obbligatori per tutti gli appalti pubblici di lavori e servizi connessi all’edilizia, ma rappresentano anche un utile riferimento per i progetti privati che ambiscono a certificazioni ambientali o a standard elevati di sostenibilità. Pur non essendo collegato a sistemi di rating relativi alle costruzioni, come invece accade per molti protocolli di sostenibilità, è uno strumento che recepisce l’evoluzione delle tecniche di progettazione e costruzione, coniugandola con l’utilizzo di prodotti da costruzione realizzati con materiali e tecnologie sostenibili.

 

CAM Arredo Urbano: sostenibilità e qualità negli spazi pubblici

Accanto ai CAM Edilizia si collocano i CAM Arredo Urbano, adottati con DM 7 febbraio 2023, pubblicato nella G.U. n. 69 del 22 marzo 2023 ed entrati in vigore il 20 luglio 2023. Riguardano la progettazione, la realizzazione e la manutenzione di spazi e arredi urbani, comprese le pavimentazioni di piazze, parchi e aree ricreative.

Il documento pone al centro:

  • durabilità, recuperabilità e riciclabilità dei materiali;
  • inserimento paesaggistico rispettoso delle caratteristiche storiche, architettoniche e cromatiche dei luoghi;
  • valorizzazione degli spazi attraverso un disegno urbano capace di integrare estetica, innovazione tecnologica e qualità ambientale;
  • accessibilità universale, in linea con i principi di Universal Design, per garantire inclusione, fruibilità e usabilità a tutti.

 

Requisiti specifici per le pavimentazioni

Il materiale ceramico si rivela particolarmente idoneo a rispondere ai CAM Arredo Urbano, sia per la sostenibilità intrinseca, sia per le performance tecniche ed estetiche. Il documento prevede infatti:

  • per i prodotti in gres porcellanato, un contenuto minimo del 30% di materiale riciclato, recuperato o di sottoprodotto, da dimostrare tramite certificazioni riconosciute (ReMade in Italy®, UNI/PdR 88, EPD di tipo III);
  • un criterio premiante per le pavimentazioni drenanti, con attribuzione di punteggi aggiuntivi alle offerte che includono soluzioni in grado di migliorare la gestione delle acque meteoriche in aree gioco e spazi ricreativi.

 

Ceramica e CAM Edilizia: un materiale conforme per prestazioni e sostenibilità

I CAM Edilizia riconoscono la ceramica come materiale di riferimento per pavimentazioni e rivestimenti. La sua idoneità deriva anzitutto da caratteristiche intrinseche che rispondono in modo diretto ai requisiti ambientali e prestazionali:

  • durabilità e inalterabilità nel tempo (tempo di vita utile stimato di oltre 50 anni);
  • resistenza a muffe, batteri e funghi, con superfici facilmente sanificabili e adatte a una pulizia profonda;
  • comportamento ignifugo ed atossicità;
  • riciclabilità a fine vita;
  • posa qualificata, secondo la UNI 11493-2.

Queste proprietà contribuiscono a rafforzare la sostenibilità complessiva degli interventi, sia in nuova costruzione che in riqualificazione.

A completare il quadro, il valore estetico della ceramica, reso ancora più ampio dall’evoluzione tecnologica che lo rende un materiale estremamente versatile per i progettisti: finiture che riproducono pietra, legno o cemento, texture materiche innovative e una gamma sempre più ricca di formati per infinite soluzioni progettuali.

 

Ceramica: un materiale naturale, salubre e riciclabile

La ceramica è composta da materie prime naturali (argille, caolini, feldspati, sabbie e minerali). Durante la produzione non vengono introdotte sostanze nocive e, una volta cotta, diventa un materiale inerte, stabile e privo di emissioni di sostanze organiche volatili (COV).

A fine vita, il prodotto è riciclabile e riutilizzabile come materia prima secondaria, ad esempio nei sottofondi stradali o in nuovi impasti ceramici. Non a caso, la Decisione UE 2021/476/UE definisce la ceramica un materiale che unisce resistenza meccanica, longevità, inerzia chimica, non tossicità e resistenza al calore e al fuoco.

 

Dichiarazione Ambientale di Prodotto (EPD) della ceramica italiana

Fin dal 2016, Confindustria Ceramica ha reso disponibile una Dichiarazione Ambientale di Prodotto (EPD) per le piastrelle italiane, questo strumento è stato rinnovato nel 2023 in conformità agli standard ISO 14025 e EN 15804+A2. Lo studio, basato su dati rappresentativi dell’82,6% della produzione nazionale, ha stimato un ciclo di vita medio utile di 50–60 anni, configurandosi come una EPD “dalla culla alla tomba”.

L’unità funzionale considerata è 1 m² di piastrella del peso medio di 19,9 kg. La tipologia prevalente è il gres porcellanato, affiancato da monocottura, monoporosa e bicottura. Le piastrelle sono realizzate principalmente per pressatura a secco (in parte per estrusione), utilizzando materie prime naturali come argilla, feldspato, sabbia e caolino.

 

SCARICA L'EPD DELLA CERAMICA ITALIANA

 

GWP della ceramica italiana
Ad esempio, il Global Warming Potential (GWP) della ceramica italiana, che rappresenta il potenziale di riscaldamento globale espresso come Kg di CO2 equivalente associata ad un Kg di prodotto posato, risulta essere per la fase di produzione (A1-A3)* pari a 0.51 Kg CO2/ Kg prodotto posato per l’anno 2023, 2.5 % inferiore rispetto all’analogo valore calcolato per l’industria italiana nel 2016 (pari a 0.53 Kg CO2/ Kg prodotto posato).
* I moduli A1-A3 includono i processi necessari per l’estrazione delle materie prime (A1), il loro trasporto fino al cancello della fabbrica dell’impianto (A2), ed il processi di fabbricazione e trattamento dei rifiuti (A3). Questi rappresentano per i materiali ceramici i moduli caratterizzati da maggior impatto.
Estratto dall'EPD della Ceramica Italiana
(Fonte: Confindustria Ceramica)

 

Pavimentazioni dure e conformità ai CAM

Le piastrelle ceramiche rientrano nella categoria delle pavimentazioni dure (cfr. art. 2.5.10.1 CAM Edilizia) e devono rispettare alcuni specifici criteri ambientali in linea con la normativa europea sull’Ecolabel UE per i prodotti destinati a coperture dure.

Dal 1° gennaio 2024 le piastrelle di ceramica devono essere conformi ai criteri inclusi nella Decisione 2021/476/UE, che impone requisiti quali:

  • estrazione sostenibile delle materie prime;
  • limitazione dei metalli pesanti negli additivi delle piastrelle smaltate;
  • consumo e gestione efficiente dell’acqua nei processi produttivi;
  • controllo delle emissioni caratteristiche in aria e acqua;
  • recupero e gestione dei rifiuti;

La conformità può essere dimostrata tramite marchio Ecolabel UE, EPD di tipo III o altra documentazione specifica verificate da organismi accreditati.

 

Una possibile novità nell’atteso aggiornamento dei CAM Edilizia?
I criteri CAM applicati alle piastrelle di ceramica risultano più complessi rispetto ad altri materiali da costruzione: rimandano a numerosi requisiti Ecolabel, hanno validità temporale sdoppiata (fino al 31/12/2023 e dal 1/1/2024) e presentano metodi di verifica confusi e non uniformi. Inoltre, il marchio Ecolabel per i prodotti ceramici è in costante contrazione. Per questo sono già state avanzate al Ministero richieste di correzione del punto 2.5.10.1, al fine di ottenere criteri più semplici, allineati agli altri materiali e indipendenti dalle Decisioni Ecolabel.
(Fonte: Confindustria Ceramica)

 

Ceramica e CAM Edilizia: il contributo oltre i requisiti minimi richiesti al materiale

Oltre ai requisiti specifici richiesti al materiale, la ceramica italiana è in grado di soddisfare anche altri criteri CAM, come ad esempio:

  • Riduzione dell’impatto sul microclima e dell’inquinamento atmosferico (cfr. art. 2.3.3 dei CAM Edilizia*): l’impiego di piastrelle ceramiche che rispettano i valori soglia dell’Indice di Riflettanza Solare (SRI) possono contribuire a contrastare il fenomeno delle isole di calore urbane. Per approfondire sull’argomento consigliamo la lettura dell’articolo L’indice SRI ed il ruolo delle piastrelle di ceramica a cura di B. Mazzanti (CER, marzo/aprile 2016).
  • Pavimentazioni drenanti. Il mercato offre soluzioni ceramiche per esterni che, se posate su idonei sottofondi drenanti, permettono di realizzare superfici conformi alla specifica tecnica 2.3.2, punto e) dei CAM Edilizia e al criterio premiante 5.3.2 “Pavimentazioni esterne drenanti” dei CAM Arredo Urbano.
  • Sicurezza e salubrità del materiale: come dichiarato nell’EPD di Confindustria Ceramica, le piastrelle sono materiali intrinsecamente inerti e chimicamente stabili, che durante la fase d’uso non rilasciano sostanze inquinanti o pericolose per l’ambiente e la salute (es. COV) in conformità alle specifiche tecniche contenute al punto 2.5.1 “Emissioni negli ambienti confinati (inquinamento indoor)” dei CAM Edilizia. Nei CAM Edilizia, tuttavia, emerge una grossa contraddizione normativa: il criterio premiante previsto al punto 3.2.8 “Emissioni Indoor” esclude le piastrelle ceramiche, pur essendo tra i materiali più sicuri, segnala Confindustria Ceramica nel documento “I Prodotti Ceramici nei nuovi CAM Edilizia” (2023) – Approfondisci qui.
  • Metodologie di ottimizzazione delle soluzioni progettuali per la sostenibilità (LCA e LCC): sono previsti criteri premiali per i progetti corredati da studi LCA e LCC, sia in fase di progettazione (cfr. 2.7.2) che di affidamento lavori (cfr. 3.2.4). Molti dei prodotti ceramici sono dotati di EPD specifici di prodotto, semplificando a tal proposito la redazione degli studi LCA.
  • Progettazione BIM: il criterio 2.7.3 dei CAM Edilizia attribuisce un punteggio premiante agli operatori economici che implementano la base dati BIM con le informazioni ambientali relative alle specifiche tecniche di progetto (cfr. 2.4), dei prodotti da costruzione (cfr. 2.5) e del cantiere (cfr. 2.6). A supporto del settore, Confindustria Ceramica ha sviluppato un modello dati standardizzato, formalizzato nel “Disciplinare BIM”, che definisce regole e linee guida per l’implementazione delle librerie digitali. Per approfondire sul “Disciplinare BIM di Confindustria Ceramica” leggi l’articolo disponibile a questo link su Ingenio: L’impegno dell’industria ceramica per valorizzare digitalizzazione e BIM

*Il Criterio 2.3.3. "Riduzione dell’effetto “isola di calore estiva” e dell’inquinamento atmosferico" dei CAM Edilizia stabilisce al punto e. che "che le superfici pavimentate, le pavimentazioni di strade carrabili e di aree destinate a parcheggio o allo stazionamento dei veicoli abbiano un indice SRI (Solar Reflectance Index, indice di riflessione solare) di almeno 29".

 

Strumenti per la selezione della ceramica negli appalti pubblici

Per guidare le stazioni appaltanti nella scelta del gres porcellanato, i CAM Edilizia riconoscono criteri premianti agli operatori che utilizzano un modello di selezione basato sull’uso del tool LCC (Life Cycle Costing) sviluppato dal MASE (Cfr. 4.3.5 "Selezione di pavimentazioni in gres porcellanato"). Lo strumento, in formato Excel, permette di confrontare almeno tre prodotti diversi valutando costi ed impatti ambientali lungo l’intero ciclo di vita. In questo modo, la selezione della pavimentazione non avviene solo in base al prezzo, ma tiene conto della migliore prestazione economico-ambientale.

Il tool di calcolo LCC, sviluppato in ambiente Excel, è disponibile al seguente LINK

 

La posa qualificata: un requisito premiante

Il valore della ceramica si esprime pienamente solo con una posa eseguita a regola d’arte. I CAM Edilizia 2022 (cfr. 3.2.6) attribuiscono un punteggio premiante agli operatori economici che affidano la posa delle piastrelle a professionisti qualificati. L’entità del punteggio è stabilita dalla singola stazione appaltante, al momento della stesura del bando di gara, anche sulla base della complessità dell’intervento da eseguire.

 

Requisiti per l’ottenimento del punteggio premiante

Per accedere al criterio premiante nell’ambito del Green Public Procurement (GPP), l’operatore economico deve dimostrare di impiegare posatori che possiedano una delle seguenti attestazioni o certificazioni:

  • Attestato di partecipazione a un corso di specializzazione erogato da un organismo accreditato dalla Regione di riferimento (Formazione Superiore, Continua e Permanente, Apprendistato – ad esempio le Scuole Edili);
  • Certificazione di conformità alle norme UNI di settore, rilasciata da organismi di certificazione o enti titolati accreditati secondo la norma internazionale UNI CEI EN ISO/IEC 17024, in attuazione del D.Lgs. 16 gennaio 2013, n. 13.

 

Documentazione richiesta all’operatore economico

La qualificazione del posatore deve essere comprovata tramite:

  • curriculum professionale aggiornato;
  • certificato di conformità in stato di validità o attestato di frequenza ai corsi riconosciuti.

Tali documenti devono attestare in maniera inequivocabile le competenze specifiche nella posa delle piastrellature ceramiche. La loro principale differenza è legata alla verifica della permanenza nel tempo delle competenze del posatore. Mentre le attestazioni sono riferite ad una valutazione svolta solamente al momento del loro rilascio, la certificazione comporta una valutazione annuale svolta dall’organismo di certificazione, e richiede un percorso di aggiornamento formativo costante nel tempo, ed il rispetto di un codice etico e comportamentale da parte del posatore.

 

UNI 11493-2: norma di riferimento per la qualifica professionale dei posatori di piastrellature ceramiche

La norma di riferimento per la qualifica professionale dei posatori di piastrellature ceramiche, sia a pavimento che a parete, è la UNI 11493-2.

Per approfondire sulla certificazione accreditata secondo la norma ISO 17024, e in particolare sulla UNI 11493-2, invitiamo il lettore interessato a leggere su Ingenio la recente intervista realizzata al Presidente Assoposa, Luca Berardo >>> LEGGI L’INTERVISTA

 

Revisione dei CAM Edilizia: aggiornamento atteso nel 2025

Come previsto dal Tema 7 del cronoprogramma di attuazione della Strategia nazionale per l’economia circolare, il 6 febbraio 2025 è stato firmato il decreto direttoriale che ha avviato la programmazione delle attività per l’anno in corso, tra cui anche l’aggiornamento dei Criteri Ambientali Minimi (CAM).

La nuova bozza di revisione dei CAM Edilizia introduce standard più stringenti per la sostenibilità delle costruzioni, con effetti diretti su progettazione, appalti e certificazioni ambientali. Per un’analisi approfondita delle novità normative e delle opportunità per i professionisti del settore, si rimanda all’articolo pubblicato su Ingenio dal titolo I Criteri Minimi Ambientali (CAM) nel 2025: strategia e innovazione per l’Economia Circolare, che evidenzia, tra l'altro, le sfide ancora aperte per il futuro dell’edilizia sostenibile.

 

CAFE' DELLA STAMPA DI INGENIO A CERSAIE
25 settembre 2025

Ceramica negli edifici pubblici: CAM, innovazione e opportunità nel Green Public Procurement
Fil rouge della giornata di Cersaie “Abitare i luoghi del Sapere”

Sono intervenuti

Daniele Rangone (Architetto, co-founder Settanta7)
Elisa Franzoni (Direttrice Centro Ceramico di Bologna)
Paolo Colombo (Past President Assoposa)

RIVEDI ORA L’EVENTO

  


ndr. Ringraziamo Confindustria Ceramica per aver gentilmente verificato il contenuto di questo articolo.

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