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LEGANTI, CALCESTRUZZI E MATERIALI INNOVATIVI PER COSTRUIRE SOSTENIBILE

All' Italia viene riconosciuto di eccellere in molti settori, tra i quali quelli della moda, del cibo e del vino, del biomedical, sono ritenuti oggi gli ambasciatori del Made in Italy nel mondo. Non tutti sanno, invece, che al nostro Paese appartiene anche un altro primato: quello di essere stato il primo a pensare ad un’industria delle costruzioni ed, in particolare, dei materiali a base cementizia con un ridotto impatto ambientale, a cementi e calcestruzzi environmentally friendly. Il nostro Paese, infatti, assieme alla Grecia, alla Francia e all'ex URSS, è stato tra quelli che, ormai già da molti anni, si era orientato verso una politica di risparmio energetico grazie alla decisione di produrre in larga parte cementi di miscela contenenti sia materiali pozzolanici naturali che loppe granulate d'altoforno in luogo del cemento portland.Anche nella produzione del calcestruzzo preconfezionato, l'Italia ha tracciato la strada della eco-sostenibilità, se si pensa che già dall'inizio degli anni '80 - quando ancora non esisteva alcuna normativa né a livello nazionale né tantomeno europeo circa la riduzione dell'impatto ambientale dei materiali da costruzione e il protocollo di Kyoto ancora non era in fase di gestazione - veniva fatto largo ricorso alla cenere volante, sottoprodotto delle centrali termoelettriche che usavano il carbone come combustibile.Giuseppe Frigione è stato largamente ed appassionatamente impegnato sia in ambito industriale che accademico a studiare e a valorizzare l'utilizzo di materiali ecocompatibili con i numerosi studi sui cementi d'altoforno prima e sulle ceneri volanti successivamente.Niente di meglio, quindi, che per ricordare la sua figura – a seguito della scomparsa avvenuta nel novembre 2014 – venisse organizzata una giornata di studio proprio sulle tematiche del costruire sostenibile, aprendo l'evento ai diversi temi di ricerca in questo settore che spaziano dai nuovi leganti, al riutilizzo generalizzato di rifiuti provenienti da fonti diverse fino all'impiego di materiali speciali a transizione di fase. L'adesione a questa giornata di studio da parte di tutti i poli di eccellenza che in ambito universitario operano in questo settore della ricerca è stata totale e per questo motivo è doveroso un ringraziamento a tutte le sedi intervenute e ai diversi colleghi e amici che hanno reso l'evento culturalmente stimolante.I ringraziamenti vanno inoltre estesi ai colleghi che hanno voluto fortemente questainiziativa: T. Pastore, F. Crea, G. Giordano, F. Testa e al "Dipartimento di Ingegneria per L'ambiente e il Territorio e Ingegneria Chimica" dell’Università della Calabria che ha patrocinato l'iniziativa e reso possibile la pubblicazione di questo volume.Infine, un pensiero discreto alla famiglia di Giuseppe Frigione.