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Legge Delega Appalti: plauso di Inarcassa al senato

Accolte dalla VIII Commissione del Senato (Lavori Pubblici e Comunicazione) molte delle Osservazioni presentate dalla Fondazione Inarcassa sul ddl n. 1678 recante delega al Governo per l'attuazione delle tre direttive Europee 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE.


Accolte dalla VIII Commissione del Senato (Lavori Pubblici e Comunicazione) molte delle Osservazioni presentate dalla Fondazione Inarcassa sul ddl n. 1678 recante delega al Governo per l'attuazione delle tre direttive Europee 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE.

Positivo il commento di Andrea Tomasi, Presidente di Fondazione Inarcassa: "Accogliamo con grande soddisfazione l'approvazione da parte del Senato della delega per la riforma del codice degli appalti".
"Il testo licenziato in prima lettura - ha continuato il Presidente Tomasi - accoglie infatti molte delle osservazioni che la Fondazione ha indicato come priorità nel corso dell'audizione in Commissione Lavori Pubblici, tra cui il miglioramento delle condizioni di accesso al mercato dei servizi di architettura e di ingegneria ai giovani professionisti, la radicale limitazione all'appalto integrato, il riferimento alla promozione della qualità architettonica e a quella tecnica".
Entrando nel dettaglio del provvedimento approvato dal Senato e che adesso dovrà passare l'esame della Camera, il Presidente Tomasi ha parlato delle nuove regole che restituirebbero centralità alla fase progettuale, ovvero la parte che negli ultimi anni ha più risentito della crisi economica e culturale del Paese. "Il nostro plauso - ha affermato Tomasi - va, in particolare, alle nuove regole in materia di progettazione che, promuovendo la qualità architettonica e tecnico-funzionale, restituiscono centralità alla fase progettuale e decretano lo stop all'affidamento dei servizi di ingegneria e architettura e di tutti i servizi di natura tecnica con il criterio del prezzo più basso o massimo ribasso d'asta".
Soddisfazione anche per come sono stati condotti i lavori dall'VIII Commissione del Senato. "In questo la categoria si vede finalmente riconoscere appieno la propria professionalità e il proprio lavoro come prodotto di natura intellettuale. La Commissione Lavori pubblici, presieduta dal Presidente Matteoli, e in particolare il Senatore Esposito, relatore del provvedimento, hanno condotto in maniera esemplare il dialogo con tutti gli stakeholders del mercato, ascoltandoli con decine di audizioni e riuscendo a contemperare le diverse esigenze nell'interesse generale. Ci auguriamo che il metodo di lavoro possa rimanere lo stesso anche per la seconda lettura a Montecitorio e in fase di attuazione della delega. Auspichiamo, infine, che Parlamento e Governo possano al più presto - magari già nelle successive fasi dell'iter legislativo - intervenire dividendo in maniera netta i compiti dei dipendenti pubblici e quelli di liberi professionisti e società di ingegneria, tema questo cruciale, purtroppo ancora irrisolto, per l'eliminazione della confusione dei ruoli tra controllato e controllore".