Sismica | Ponti e Viadotti
Data Pubblicazione:

Linee Guida Ponti, Braga: «Il precompresso post-teso è un sorvegliato speciale»

Il commento del professore Franco Braga alle Linee Guida sui ponti emanate dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.

All'indomani dell'emanazione delle Linee Guida sui ponti da parte del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, Ingenio ha interpellato il professor Franco Braga che ha ricordato come i ponti in calcestruzzo armato precompresso a cavi post-tesi, a cui le Linee Guida riservano ispezioni speciali, siano dei "sorvegliati speciali".

 

franco-braga-700.jpg

 

Quali sono le conseguenze a valle dell’emanazione delle Linee Guida sulla gestione della rete dei ponti?

«Ovviamente stiamo parlando di quelli esistenti e occorre riconoscere che spesso non sappiamo molto sui ponti. Una volta acquisita la conoscenza di tali opere, si può procedere, come indicato dalle Linee Guida, alla classificazione e valutazione del rischio che poi comprenderà le valutazioni di sicurezza e le eventuali limitazioni all’uso dell'opera conseguenti».

 

È legittimo pensare ad un approccio diverso per ponti di grande importanza?

«I ponti di grande importanza sono sempre qualcosa di atipico, vuoi per soluzioni progettuali, per esecuzione o importanza della gestione perché fino a prova contraria è un ponte che non si deve "fermare" mai. La situazione quindi è diversa». 

 

Secondo le Linee Guida, nella pianificazione delle ispezioni speciali, la priorità deve essere data ai ponti in calcestruzzo armato precompresso a cavi post-tesi la cui costruzione risale agli anni ‘60/’70 e comunque a quelli per cui si rileva un avanzato e rilevante stato di degrado. 

«C’è un’attenzione diversa perché il post-teso, per gli esiti che sono stati visti, si "comporta peggio", sostanzialmente ci sono problemi esecutivi che hanno ripercussioni sulla durabilità e alla lunga, quando si cominciano a corrodere i cavi, problemi di sicurezza, il precompresso post-teso è un sorvegliato speciale». 

 

All’interno delle Linee Guida è più corretto usare il termine riduzione del rischio o sicurezza dell’opera?

«Per l’accezione corrente che si dà alla sicurezza che viene letta come certezza, preferisco il termine riduzione del rischio. La sicurezza intesa come certezza non c’è mai, è nella logica dell’attuale ingegneria pensare a variabili aleatorie, a distribuzioni di probabilità, a statistiche, cioè a carichi valutati in modo probabilistico e non in modo deterministico». 


speciale-linee-guida-ponti-consup-2020-focus-700.jpg

Vai allo Speciale sulle "Linee Guida per la Classificazione e Gestione del Rischio, la Valutazione della Sicurezza ed il Monitoraggio dei Ponti Esistenti.

Con le interviste a Massimo Sessa. Emanuele Renzi, Walter Lupi, Pietro Baratono, Walter Salvatore, Edoardo Cosenza, Andrea Del Grosso, Mario Nobili, ...


Sul sito del MIT è possibile scaricare i seguenti documenti

Linee guida per la classificazione e gestione del rischio, la valutazione della sicurezza ed il monitoraggio dei ponti esistenti

Appendici e allegati

  • allegato A. scheda di censimento ponti
  • allegato B. scheda descrittiva di ispezione
  • allegato B. scheda fenomeni di frana e idraulici
  • allegato B. scheda di valutazione dei difetti
  • allegato C. schede difettologiche
  • allegato D. scheda di ispezione speciale

Ponti e Viadotti

News e approfondimenti riguardanti il tema dei ponti e viadotti: l’evoluzione normativa, gli strumenti digitali per la progettazione, il controllo...

Scopri di più

Sismica

Tutti gli articoli pubblicati da Ingenio nell’ambito della sismologia e dell’ingegneria sismica.

Scopri di più