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Mancato accesso ai bonus edilizi e richiesta di risarcimento al tecnico: un caso reale di SismaBonus 110%

Preciso che non è un mio cliente.


Il fatto

Un architetto, alcuni mesi dopo aver terminato un intervento di ristrutturazione che prevedeva anche adeguamento sismico, riceve una richiesta di risarcimento da parte del committente, perché il commercialista ritiene che non abbia diritto ad accedere al bonus fiscale.

Motivo

Sulle prime l’architetto pensa che il cliente ci stia “provando”. Prima di chiamarlo per capire il perché della richiesta di risarcimento, decide di rivedere la pratica e rileggere le norme, così facendo si accorge che non ha presentato l’allegato B insieme alla pratica edilizia prima dell’inizio dei lavori.

 

Denuncia all’assicurazione, ma se i lavori sono finiti prima della stipula della polizza?

Il professionista pensa immediatamente all’assicurazione, ma teme che la denuncia venga respinta, perché si ricorda che l’intervento è stato ultimato prima della stipula della polizza.

 

Ufficio sinistri

Contatta l’ufficio sinistri per avere indicazioni sui passi da seguire. Come da prassi gli viene chiesto di presentare denuncia scritta, supportata da una relazione su come si sono svolti i fatti e perché dovrebbe essere responsabile, allegare la documentazione tecnica dell’intervento oltre la richiesta danni. Terminata la valutazione di quanto ricevuto, l’ufficio conferma all’assicurato che il sinistro è in garanzia, perché la polizza prevede una retroattività di due anni, per fatti non noti all’assicurato alla data di stipula e ci sono le garanzie necessarie.

Dopo lo spavento e la confusione iniziale, il professionista, anche se dispiaciuto per l’errore commesso, si tranquillizza perché il sinistro è stato aperto e sta seguendo l’iter che porterà ad indennizzare il committente del danno subìto, una volta ultimata la valutazione economica da parte di un perito incaricato dalla compagnia.

 

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Considerazioni 

  • Il sinistro è stato aperto sulla polizza professionale perché l’errore è avvenuto nella fase di progettazione predisposizione/presentazione di pratiche burocratiche e non di asseverazione.
  • Dovrà farsi carico solo della franchigia di € 2.500,00, perché la polizza non prevede scoperti in percentuale sul danno o sotto limiti di indennizzo.
  • La polizza ha tutte le garanzie necessarie.
  • La polizza ha una retroattività adeguata.
  • Le assicurazioni professionali e non solo se proposte da consulenti preparati tutelano realmente l’assicurato.

 

L’errore potrebbe costare caro

Avere una polizza professionale in cui una o più garanzie hanno limiti di indennizzo inferiori al massimale, o peggio ancora mancano, la retroattività non è adeguata, oppure operano scoperti in percentuale sul danno espongono il professionista al rischio di dover rispondere con il proprio patrimonio.

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