Membrane impermeabilizzanti autoriparanti per strutture interrate
Le superfici interrate in calcestruzzo sono continuamente soggette all'aggressione d’acqua e di sostanze chimiche. Per questo devono essere adeguatamente isolate per garantire la loro durabilità. La membrana idroattiva ULTRASEAL XL è la soluzione efficace per impermeabilizzare le strutture interrate in calcestruzzo.
Impermeabilizzazione di strutture interrate in calcestruzzo
La definizione dei metodi per l’impermeabilizzazione di nuove strutture in calcestruzzo a contatto con il terreno è un argomento complesso che necessita di profonde valutazioni in riferimento alle caratteristiche morfologiche, idrogeologiche e meccaniche del suolo su cui si intende intervenire. Una corretta e attenta analisi preliminare del contesto esistente, implica la valutazione approfondita dei flussi d’acqua nei diversi periodi dell’anno come: acque sotterranee in pressione, umidità diffusa o altri liquidi percolanti.
In caso di opere di nuova costruzione, la scelta del sistema impermeabilizzante da adottare va sempre valutata in stretta dipendenza con la determinazione del tipo di fondazioni, sottofondazioni e opere provvisionali di sostegno.
Problematica specifica ricorrente per le strutture interrate
Le superfici in calcestruzzo aderenti al terreno sono continuamente soggette all’aggressione di sostanze chimiche presenti nel sottosuolo, per questo vanno isolate e protette per evitarne il precoce ed accelerato invecchiamento.
Inoltre, le strutture controterra sono tipicamente esposte all’attacco dell’acqua presente nel terreno che può manifestarsi sotto varie forme:
- acqua ascendente dal suolo per capillarità o per spinta in presenza di una falda freatica;
- acque meteoriche di dilavamento;
- acqua incamerata e contenuta sotto forma di vapore.
Impermeabilizzazioni controterra: la membrana idro-attiva ULTRASEAL XL
ULTRASEAL XL è la soluzione proposta da DRACO che nasce dalla partnership esclusiva tra l’azienda e CETCO, leader mondiale nella produzione di sistemi di impermeabilizzazione sottoquota.
Le membrane impermeabilizzanti ULTRASEAL® superano le sfide di impermeabilizzazione più complesse, anche in condizioni difficili, a contatto acque sotterranee altamente saline e contaminate. Sono costituite da una geomembrana leggera, in grado di compiere un’azione rigonfiante efficace sia in presenza, che in assenza di condizioni idrostatiche.
ULTRASEAL® idratandosi, a contatto con l’acqua, si espande ed è in grado di auto-sigillare anche eventuali piccole fessurazioni della struttura causate da cedimenti del terreno o da fenomeni di ritiro del calcestruzzo o piccoli strappi e forature che si potrebbero verificare in fase di posa in cantiere.
In particolare, grazie al suo nucleo APC (Advance Polymer Core), è resistente ai contaminanti salini delle acque sotterranee e protegge ulteriormente la struttura adiacente con valori di tenuta alla pressione idrostatica (misurata secondo Standard ASTM D5385) estremamente elevati rispetto ad altri manti impermeabili presenti in commercio.
Si tratta di una membrana composita, costituita da uno strato di tecnologia XL in polimero, che legandosi integralmente ad una geomembrana ad alta resistenza, si salda tenacemente al calcestruzzo gettato, in adesione meccanica, che garantisce eccezionali performance auto-sigillanti. A differenza delle tradizionali membrane impermeabilizzanti, ULTRASEAL® resiste anche alle più sfavorevoli, avverse ed elevate concentrazioni saline.
Come funziona e come si applica la membrana impermeabilizzante
Grazie a questa tecnologia, il problema di un’eventuale infiltrazione diventa automaticamente anche la soluzione. Lo strato polimerico “autoriparante”, infatti, si attiva al contatto con l’acqua ed è unito ad un rivestimento di geomembrana polimerica passiva. Le membrane impermeabilizzanti ULTRASEAL® hanno una comprovata efficacia in condizioni difficili come salinità delle acque sotterranee, pressione idrostatica elevata, calcestruzzo proiettato e applicazioni in galleria.
La progettazione della membrana e le tecniche di installazione prevedono che il componente del rivestimento polimerico passivo sia rivolto verso l'esterno, ossia verso la pressione positiva delle acque sotterranee, che consente allo strato centrale di polimero attivo di essere a diretto contatto con la superficie del calcestruzzo da proteggere per attivare e impedire la migrazione laterale dell'acqua. L’accoppiamento superficiale dei vari fogli prevede sormonti sia trasversali (sfalsati) che longitudinali. Per la corretta messa in opera occorre sempre fare riferimento alle schede tecniche.
Tecnologia polimerica attiva o membrane impermeabilizzanti
Le membrane impermeabilizzanti ULTRASEAL® costituiscono una tecnologia in grado di offrire maggiore affidabilità e performance più elevate, consentendo di superare alcune tra le principali limitazioni delle tradizionali membrane a base bentonitica.
Sono facilmente applicabili, anche in condizioni ambientali difficili come in presenza di umidità elevata o in condizioni di basse temperature.
Grazie alle loro caratteristiche costruttive e mediante gli accessori che ne completano la gamma, tutte le membrane assicurano la massima impermeabilizzazione anche in corrispondenza dei giunti.
Inoltre, questa tecnologia compensa le carenze che possono derivare dalla lavorazione o da incorrette applicazioni dei materiali tradizionali e che sono spesso causa di falle nel sistema di impermeabilizzazione (basti pensare che i problemi di scarsa lavorazione, l’applicazione impropria e i danni di terzi dopo l'installazione sono in definitiva una delle problematiche maggiori riscontrate anche per le più performanti tecnologie di impermeabilizzazione).
SCARICA LA DOCUMENTAZIONE TECNICA DELLA MEMBRANA ULTRASEAL
Diversi ambiti di applicazione della tecnologia ULTRASEAL XL
Il sistema di impermeabilizzazione attiva è uno dei sistemi più performanti e versatili presenti sul mercato. Costituisce una protezione altamente impermeabile che si rivela particolarmente indicata in diversi contesti quali:
- superfici in c.a. contaminate da sali e/o soggette a pressione idrostatica continua o intermittente;
- strutture provvisionali (come paratie di pali e palancole) realizzate al confine di proprietà con rinterro e calcestruzzo gettato in opera;
- fondazioni, platee, sottoplatee, tunnel ed ogni altro tipo di realizzazione ipogea in calcestruzzo.
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