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Messa in sicurezza opere pubbliche anno 2023: 400 milioni per ponti, viadotti, strade, efficientamento energetico

Tra le tipologie di interventi ammissibili che i comuni dovranno presentare - con conseguenti gare di lavori pubblici dedicate in tutta Italia - troviamo interventi di messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico, di strade, ponti e viadotti, di efficientamento energetico degli edifici, con precedenza per gli edifici scolastici

Anche se il provvedimento è indirizzato agli uffici tecnici comunali, senza dubbio il decreto il decreto del Ministero dell'interno del 25 luglio 2022, in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, che definisce le modalità di presentazione dell'istanza, da utilizzare dai Comuni ai fini della richiesta di contributi, per l'annualità 2023, per interventi riferiti a opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio, nel limite complessivo di 400 milioni di euro (combinato tra l'art.1, comma 139 e seguenti, della legge 145/2018 e l'art.28, comma 4 del DL 17/2022) interessa anche tutti i progettisti italiani visto che l'assegnazione di queste risorse, a 'cascata', porterà ad appalti di lavori pubblici con conseguenti possibilità di incarichi (cioè di lavoro) per ingegneri e architetti, riguardo le attività di direzione lavori, esecuzione e quant'altro.

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Requisiti per richiedere il contributo e importi-limite

Ciascun Comune può fare richiesta di contributo per una o più opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio e non possono essere chiesti contributi di importo superiore al limite massimo di:

  • 1.000.000 di euro per i comuni con una popolazione fino a 5.000 abitanti,
  • 2.500.000 di euro per i comuni con popolazione da 5.001 a 25.000 abitanti
  • 5.000.000 di euro per i comuni con popolazione superiore a 25.000 abitanti.

 

 

La tipologia delle opere ammesse

Il contributo erariale può essere chiesto solo per la realizzazione di opere, non integralmente finanziate da altri soggetti, secondo il seguente ordine di priorità:

  1. messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico;
  2. messa in sicurezza di strade, ponti e viadotti;
  3. messa in sicurezza ed efficientamento energetico degli edifici, con precedenza per gli edifici scolastici, e di altre strutture di proprietà dell'ente.

Vediamo più nel dettaglio di cosa si tratta.

 

Interventi di messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico:

  1. di tipo preventivo nelle aree che presentano elevato rischio di frana o idraulico, attestato dal competente personale tecnico dell'ente o di altre istituzioni anche sulla base dei dati Ispra per la riduzione del rischio e l'aumento della resilienza del territorio;
  2. di ripristino delle strutture e delle infrastrutture danneggiate a seguito di calamità naturali, nonché di aumento del livello di resilienza dal rischio idraulico o di frana.

 

Interventi di messa in sicurezza di strade, ponti e viadotti:

  1. manutenzione straordinaria delle strade e messa in sicurezza dei tratti di viabilità (escluse la costruzione di nuove rotonde e sostituzione pavimento stradale per usura e la sostituzione dei pali della luce);
  2. manutenzione straordinaria su ponti e viadotti, ivi inclusa la demolizione e ricostruzione.

 

Interventi di messa in sicurezza ed efficientamento energetico degli edifici, con precedenza per gli edifici scolastici, e altre strutture di proprietà dell'ente:

  1. manutenzione straordinaria per miglioramento sismico per messa in sicurezza dell'edificio a garanzia della sicurezza dell'utenza;
  2. manutenzione straordinaria di adeguamento impiantistico e antincendio;
  3. manutenzione straordinaria per accessibilità e abbattimento barriere architettoniche;
  4. manutenzione straordinaria per interventi di efficientamento energetico.

 

Il cronoprogramma

La richiesta da parte dei comuni deve essere comunicata al Ministero dell'interno-Direzione Centrale per la Finanza Locale entro le ore 23:59 del 15 settembre 2022, a pena di decadenza.

Ciò significa che da quel momento partirà il count-down per l'emanazione dei vari bandi/appalti (assegnazione), con scadenze ancora da comunicare e delle quali vi daremo pronta informazione.


IL DECRETO DEL MINISTERO DELL'INTERNO DEL 25 LUGLIO 2022 CHE DA IL VIA ALLA DISTRIBUZIONE DEI FONDI 2023 PER LA MESSA IN SICUREZZA DELLE OPERE PUBBLICHE E' SCARICABILE IN FORMATO PDF

 

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