Monitoraggio ONSAI sui Lavori Pubblici: ecco i primi dati dopo la fase sperimentale
Lavori Pubblici: ecco, dopo la fase sperimentale, i primi dati ONSAI
Sono 100 i bandi per l’affidamento di servizi di architettura e ingegneria esaminati dall’ONSAI, l’Osservatorio Nazionale sui Servizi di Architettura e Ingegneria presso il Consiglio Nazionale Architetti, durante la fase sperimentale, avviata ad aprile e conclusa a fine giugno.
Le maggiori criticità rilevate riguardano bandi a cui non è stato allegato il calcolo dei corrispettivi da porre a base di gara (52 bandi su cento) o bandi in cui si è rilevato il calcolo errato degli stessi corrispettivi rispetto alle indicazioni fornite dal cosiddetto “Decreto Parametri” (47%). Altre criticità riguardano l’errato ricorso, da parte delle stazioni appaltanti, al fatturato/annuo quale requisito di accesso alle gare, senza adeguata motivazione e pertanto in violazione all’art.83 del Codice (45 bandi su cento).
Le criticità individuate dalla Check-list dell’Osservatorio, per le quali sono state rilevate percentuali di incidenza piuttosto basse, sono da riferire invece all’errata richiesta di requisiti di capacità tecnica, come i servizi svolti negli ultimi dieci anni e i cosiddetti servizi di punta (dal 2% all’8%), all’errata richiesta della cauzione per affidamenti di servizi di progettazione (9%) ed al mancato riconoscimento della competenza esclusiva dell’architetto negli interventi che riguardano immobili di interesse storico o artistico (7%).
“I numeri più critici - sottolinea Rino La Mendola, vicepresidente del Consiglio Nazionale e coordinatore del dipartimento Lavori Pubblici - riguardano l’errato calcolo dei corrispettivi da porre a base di gara in quanto i bandi analizzati sono in gran parte partiti prima dell’entrata in vigore del decreto correttivo, che ha finalmente ripristinato l’obbligo per le stazioni appaltanti di calcolare l’importo a base di gara nel rispetto del cosiddetto “Decreto Parametri”. Sarà interessante analizzare il censimento dei dati aggiornati a fine anno, al fine di verificare se il decreto correttivo (D.Lgs.56/2016) ha prodotto gli effetti da noi auspicati”.
L’Osservatorio, che entrerà a pieno regime subito dopo il rinnovo dei Consigli degli Ordini Provinciali degli Architetti, oggi in pieno svolgimento, è stato istituito dal Consiglio Nazionale degli Architetti con l’obiettivo di verificare i contenuti dei bandi pubblicati dalle stazioni appaltanti sull’intero territorio nazionale; alimentare uno scambio di informazioni tra gli Ordini provinciali sulle criticità dei bandi pubblicati affinché venga attivato, dall’Ordine competente per territorio, un confronto con le stazioni appaltanti interessate, finalizzato al superamento delle stesse criticità; offrire agli iscritti un servizio utile a valutare preliminarmente l’opportunità di partecipare alle diverse procedure di affidamento. Infine, l’Osservatorio alimenterà una banca dati informatica, che raccoglierà, per tipologia, le criticità rilevate sul territorio nazionale, consentendo dunque al Consiglio nazionale l’adozione delle azioni necessarie al loro superamento.