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Nuovo Ecobonus: ecco la bozza di decreto con tutti i dettagli. Tutte le detrazioni e i benefici fiscali

Nuovo Ecobonus, il testo del decreto: tra le novità principali, oltre ai 28 tetti di spesa, anche il bonifico parlante e i controlli a campione dell’Enea sulle attestazioni di prestazione energetica, relative alla sussistenza delle condizioni di ammissibilità all’ecobonus

Ecobonus: il nuovo decreto coi 28 tetti di spesaIl nuovo Ecobonus è pronto: avevamo già anticipato le principali novità dello schema di decreto del MISE (assieme a MEF, MIT e Minambiente) dedicato a chi investe nella riqualificazione energetica degli edifici, ora è disponibile anche il corposo testo completo del provvedimento che andrà a modificare l'Ecobonus come lo conoscevamo.

Nuovo Ecobonus: novità principali, entrata in vigore e rischi

Il nuovo decreto andrà riformerà le detrazioni fiscali per gli investimenti in efficientamento energetico (articolo 1, commi 344/349, della legge 296/2006). Tali sconti erano già stati prorogati dalla Legge di Bilancio 2018 (legge 205/2017) che ha anche modificato i parametri di riferimento delle detrazioni.

Attenzione però: le nuove misure entreranno in vigore a partire dal terzo mese successivo alla pubblicazione in Gazzetta del decreto. Pertanto restano invariate le regole per i lavori effettuati tra il 1° gennaio 2018 e la data di attuazione della misura.

La riforma introduce 28 tetti di spesa, uno per ciascuna tipologia di intervento agevolato, con creazione di una consequenziale disparità tra contribuenti. Spieghiamo meglio: ci sarà una disparità tra coloro che hanno già effettuato i lavori e quelli che li dovranno effettuare dopo l'entrata in vigore del decreto. Il rischio inevitabile è che tutti cercheranno di ultimare il prima possibile dei lavori per poter beneficiare dell'ecobonus nella sua versione originaria, tentando di sfuggire al nuovo regime.

Massimali ammissibili alla detrazione per tipologia di intervento

I tetti, ovverosia i massimali unitari, saranno 28. Quasi tutti avranno un limite di agevolazione per metro quadro o al kilowatt. L'obiettivo è rivedere il sistema delle spese massime, che possono essere consentite nell'ambito dell'ecobonus e fare in modo che non si superi un limite massimo di investimento per ogni unità di prodotto acquistata.

Massimali unitari: alcuni esempi

  • riqualificazione energetica: limite di spesa 500 euro al mq per le zone climatiche A, B e C e di 575 euro al mq per le zone climatiche D, E, F;
  • finestre con infissi nuovi: limite di spesa di 350 euro al mq per le zone climatiche A, B e C e di 450 euro al mq per le zone climatiche D, E, F;
  • schermature solari e tende solari: limite di spesa di 180 euro per ognoi mq;
  • strutture opache orizzontali: limite di spesa 100 euro se esterni; 80 euro se interno terreno; 150 euro se parete ventilata;
  • caldaie ad acqua a condesazione e generatori di aria calda a condensazione: limite di spesa a 250/200 euro per kw di energia elettrica potenziale (kWe).

Nuovo Ecobonus: i soggetti ammessi all'agevolazione

La detrazione per l'Ecobonus dall'imposta su reddito spetta:

  • alle persone fisiche, agli enti e ai soggetti di cui all'art. 5 del TUIR (dpr 917/1986), che sostengono le spese per l'esecuzione degli interventi sugli edifici esistenti, su piani di edifici esistenti o sui unità immobiliari esistenti di qualsiasi categoria catastale. Anche rurali, se posseduti e detenuti;
  • ai soggetti titolari di reddito d'impresa, che sostengono le spese per interventi sulla medesima tipologia di immobili detenuti;
  • agli Istituti autonomi per le case popolari, per interventi di efficienza energetica realizzati su immobili, di loro proprietà oppure gestiti per conto dei comuni;
  • alle cooperative di abitazione a proprietà indivisa per interventi realizzati su immobili dalle stesse posseduti e assegnati in godimento ai propri soci.

LO SCHEMA DI DECRETO E' DISPONIBILE IN FORMATO PDF

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