Padiglione Italia Expo di Osaka 2025: procedono i lavori per portare a termine il progetto di Mario Cucinella
A sei mesi dall'apertura dell'Esposizione Universale di Osaka, l'Italia si distingue per essere tra i primi Paesi ad aver completato la struttura portante del suo padiglione. Il concept progettuale della più grande architettura in legno di Expo 2025 vuole mettere al centro l'armonia tra uomo, natura e tecnologia. Tutti i dettagli del progetto in questo articolo.
Padiglione Italia per l'Expo di Osaka 2025: al centro la ricerca di equilibrio tra uomo, natura e tecnologia
Il Padiglione Italia per Expo 2025 Osaka, progettato da Mario Cucinella, sarà una struttura in legno all’avanguardia, ispirata alla "Città Ideale" rinascimentale. Il progetto punta a creare un equilibrio tra uomo, natura e tecnologia, con un giardino pensile e spazi per eventi artistici e scientifici, simbolo di innovazione e sostenibilità.
A sei mesi dall'inaugurazione ufficiale dell'Expo 2025, che si terrà dal 13 aprile al 13 ottobre 2025 con la partecipazione di 160 Paesi riuniti attorno al tema 'Progettare la Società del Futuro per le Nostre Vite', l'Italia si presenta con un padiglione d'eccezione, progettato dall'architetto Mario Cucinella, che risponde al motto 'L'Arte rigenera la vita'.
Sullo stato avanzamento lavori del Padiglione Italia a Osaka
L'architetto Mario Cucinella e il Commissario Generale Mario Vattani hanno effettuato una visita di verifica per valutare lo stato di avanzamento dei lavori del Padiglione Italia all'Expo 2025 di Osaka. Le strutture del Padiglione, interamente realizzato in legno, sono state completate secondo i tempi previsti. L’Italia si colloca così tra i primi Paesi ad aver completato i lavori strutturali di base del proprio Padiglione.
Il progetto del Padiglione Italia per l'Expo di Osaka 2025
Il Padiglione Italia sarà un organismo vivo, che produce conoscenza e innovazione attraverso la contaminazione fra generazioni e culture: un grande hangar del saper fare italiano che trae ispirazione dalla Città Ideale di matrice rinascimentale, interpretando il tema “L’arte rigenera la vita”. Il Padiglione ospiterà al suo interno esperimenti artistici, scientifici, imprenditoriali e sociali.
Lo spazio metterà in luce e stimolerà quel DNA creativo che ci appartiene e che tutto il mondo ci invidia. Le opere del patrimonio nazionale saranno messe a nudo, scomposte e riproposte in maniera inaspettata e contemporanea.
Il Padiglione coinvolgerà i visitatori in un percorso creativo suddiviso in tre atti, ciascuno dei quali affonda le proprie radici in luoghi ed esperienze di cui l’Italia è stata innovatrice.
Cuore della struttura è una grande teca pensata per accogliere il teatro e la piazza, fulcro espositivo ed esperienziale del Padiglione. Sulla copertura, invece, sarà ospitato un giardino all’Italiana, popolato da piante e opere d’arte.
Il fronte principale si aprirà con un ordine gigante di portali che concorreranno all’immagine di grande atrio porticato, posto ad inquadrare le architetture interne del percorso espositivo.
Il visitatore, che sarà accompagnato attraverso un percorso creativo fino a diventarne parte, respirerà l’Italia in maniera inequivocabile quando sarà investito dai colori dei quadri rinascimentali, dalle proporzioni degli spazi urbani e dalla socialità.
Esperienza di visita articolata in tre atti: i luoghi dell’esperienza italiana
Come anticipato, l'esperienza di visita sarà divisa in 3 atti, ciascuno dei quali affonda le proprie radici in luoghi ed esperienze di cui l’Italia è stata innovatrice. Tra queste il teatro, la città ideale e il giardino all'italiana.
Il Teatro
Il patrimonio teatrale italiano è sconfinato in termini di spazio architettonico, di innovazione tecnologica e di attori rivoluzionari. Sarà il Teatro il luogo del Padiglione dove, ibridando l’osservatore con l’attore, il reale con il virtuale, si stravolgerà l’esperienza del visitatore e si suggeriranno possibili scenari futuri. Sarà un Teatro immersivo e multisensoriale che metterà in scena suggestioni visive, suoni, movimenti, colori.
La città ideale
La città ideale è un tema della pittura sviluppato attorno al XV secolo come rappresentazione del concetto teorico rinascimentale della città ideale. È il luogo in cui l’utopia diventa distopica, metafisica, a causa dell’assordante mancanza di vita. Riflettere su questo tema sarà l’occasione per riportare l’uomo, la natura, la sostenibilità e la vita al centro della città ideale futuribile. La città ideale funge qui da spazio per creare un nuovo futuro, proponendo un approccio inclusivo e sociale volto a valorizzare qualità e artigianalità in associazione con le nuove tecnologie. Sarà il corpo narrativo e di approfondimento del Padiglione, lo spazio del creare; accoglierà un insieme di moderne botteghe ognuna dedicata a diversi temi: tecnologia ed energia; alimentazione ed ambiente, manifattura e design, arte e architettura.
Il giardino all’italiana
Ospitato sulla copertura del padiglione, è il luogo dello svago e del diletto, emblema del controllo dell’uomo sulla natura, costretta nelle regole definite dal rigore e dalla matematica. Il giardino, una rielaborazione contemporanea del classico elemento del labirinto, sarà l’opportunità di sperimentare un nuovo equilibrio tra uomo e pianta, tra naturale e artificiale, bilanciando l’originalità organica della vita con il disegno razionale dell’uomo.
Una volta dismesso il Padiglione Italia potrà adattarsi a nuove esigenze
Nell’ambito della proposta per il Padiglione Italia si vuole superare la logica di pura e semplice valutazione di impatto ambientale a valle, tipica di un processo lineare, proponendo un approccio integrato in cui il fine ultimo non è solo la mitigazione dell’impatto generato dall’intervento, ma la promozione di un’economia circolare
interna al sito. Saranno favoriti aspetti quali l’origine naturale dei prodotti, la filiera corta, il contenuto di riciclato, l’assenza di ingredienti tossici e la disponibilità di certificazioni. Per la struttura, si intende privilegiare l’impiego di una delle risorse a più alta disponibilità locale, il legno proveniente da filiere locali certificate; la scelta dei materiali prediligerà la monomatericità dei componenti, per ridurre al minimo la contaminazione.
Il Padiglione, una volta terminato il suo ciclo di vita, diventerà miniera di materiale: ogni suo singolo elemento ha caratteristiche (materiche, di design, tecnologiche, ecc.) che gli permetteranno di trasformarsi in maniera naturale senza subire successive lavorazioni, per potersi adattare a nuove esigenze.
Al termine dell’esposizione questo “laboratorio Italia” dovrà diventare un archivio da mettere in mostra, una banca dati di best practice, brevetti, opere, idee sostenibili, collaborazioni tra intelligenza umana e intelligenza artificiale, successi sociali in termini di integrazione, di partnership commerciali tra aziende e accordi tra paesi, perché l’arte rigenera la vita. L’Italia già nel Rinascimento si è fatta laboratorio di genialità e capitale globale dell’arte e dell’innovazione.
Obiettivo dell’Italia a Expo 2025 Osaka
Obiettivo dell’Italia a Expo 2025 Osaka è ampliare e completare l’immagine dell’Italia, facendo conoscere insieme al mondo arte e della cultura le eccellenze italiane nel campo dell’alta tecnologia, scienza e ricerca. L’Italia a Expo 2025 Osaka è uno strumento di diplomazia della crescita attraverso il quale promuovere l’internazionalizzazione per imprese e territori.
Lo scorso agosto a Tokyo, in occasione della conferenza stampa “Sailing Toward Expo 2025 Osaka” tenutasi durante la tappa giapponese del Tour Mondiale di Nave Amerigo Vespucci, il Commissario Generale per l’Italia a Expo 2025, Mario Vattani, ha annunciato che l’Atlante Farnese, l’imponente opera marmorea attualmente conservata al MANN – Museo Archeologico Nazionale di Napoli, sarà al centro del Padiglione Italia a Expo 2025 Osaka.
Il Padiglione Italia avrà un suo spazio teatrale con un palinsesto quotidiano ricco di eventi dal vivo. L'Italia è membro dello Steering Committee dell'Expo, il ristretto gruppo di Paesi che insieme al BIE - Bureau International des Expositions, segue le fasi organizzative dell'Esposizione Universale che prenderà il via il prossimo anno ad Osaka.
MCA – Mario Cucinella Architects
Fondato nel 1992 a Parigi da Mario Cucinella, lo studio
MCA - Mario Cucinella Architects
ha oggi sede a Bologna e Milano ed è composto da oltre 100 professionisti. MCA è specializzato nella progettazione architettonica che integra strategie ambientali ed energetiche, avvalendosi di un dipartimento di R&D interno, che porta avanti ricerche sui temi della sostenibilità. Lo studio ha realizzato progetti in Europa, Cina, Africa, Medio Oriente e Sud America. Fra questi: il Museo d’Arte, Fondazione Luigi Rovati a Milano; il Nuovo Polo Chirurgico e delle Urgenze dell’Ospedale San Raffaele a Milano; la Chiesa Santa Maria Goretti a Mormanno; la Nuova Sede del Rettorato dell’Università Roma Tre a Roma; One Airport Square ad Accra, (Ghana); la nuova sede di NICE a Limeira (Brasile); il Sino-Italian Ecological and Energy Efficient Building, a Beijing (Cina). Lo studio ha in corso di realizzazione circa cinquanta progetti fra i quali: a Milano il masterplan di MIND - Milano Innovation District, il progetto ad uso misto SeiMilano, l’Headquarters Gruppo Unipol; ad Aosta il Polo Universitario della Valle D’Aosta; e-building di Ferrari a Maranello; il Padiglione Italia Expo 2025 Osaka; a Vienna due torri ad uso misto “Viertel Zwei”; a Tirana, il MET Tirana Building. MCA collabora con SOS - School of Sustainability Foundation, una scuola per giovani professionisti e neolaureati che ha l'obiettivo di fornire loro gli strumenti necessari per affrontare le questioni ambientali con un approccio aperto, olistico e guidato dalla ricerca. La scuola è stata fondata nel 2015 da Mario Cucinella e ha sede a Milano.
Architettura
L'architettura moderna combina design innovativo e sostenibilità, mirando a edifici ecocompatibili e spazi funzionali. Con l'adozione di tecnologie avanzate e materiali sostenibili, gli architetti moderni creano soluzioni che affrontano l'urbanizzazione e il cambiamento climatico. L'enfasi è su edifici intelligenti e resilienza urbana, garantendo che ogni struttura contribuisca positivamente all'ambiente e alla società, riflettendo la cultura e migliorando la qualità della vita urbana.
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