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Parlamento: stop alla concorrenza delle società di ingegneria sui privati

è stato fermato il piano di chi vuole alterare la concorrenza, consentendo alle società di ingegneria di operare nel mercato privato senza dover adempiere agli stessi obblighi e oneri che gravano invece su professionisti e società tra professionisti.

Ingegneri, soddisfazione per l'inammissibilità dell’emendamento sulle STP

 

Il Consiglio Nazionale degli Ingegneri giudica positivamente l'inammissibilità dell’emendamento dell’On. Bonomo (Pd), che mirava a “sanare” i rapporti contrattuali tra soggetti privati e società di ingegneria. Zambrano “fermato il piano per alterare la concorrenza”.

 

 

“Si tratta del fallimento dell’ennesimo tentativo di introdurre un condono tombale per gli illeciti compiuti dalle società di ingegneria che, illegittimamente, hanno debordato dall’ambito delle proprie attività, stabilite dalla legge, per avviare rapporti contrattuali con soggetti privati” commenta così Armando Zambrano, Presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri (Cni) l'inammissibilità dell'emendamento 8.038 promosso dall'On. Francesca Bonomo (Pd) sui “rapporti contrattuali tra soggetti privati e società di ingegneria costituire in forme di capitali”. Il riferimento è al Decreto legge 3/2015 “Misure urgenti per il sistema bancario e gli investimenti”.

L'emendamento, proposto dall’On. Bonomo mirava ancora una volta a “sanare” i rapporti contrattuali tra soggetti privati e società di ingegneria costituite in forma di società di capitali, ovvero in forma di società cooperative, illegittimamente posti in essere dalle suddette a partire dall’entrata in vigore della legge 7 agosto 1997, n. 266. La dichiarazione di inammissibilità dell’emendamento stesso è stata dunque accolta con soddisfazione dal Cni. “Le società di ingegneria – ha spiegato Zambrano – non devono rispettare gli obblighi, posti dal legislatore a tutela della committenza privata, nello specifico disporre di idonea assicurazione professionale, indicare il nome del professionista responsabile dell’incarico ed essere sottoposte al controllo deontologico degli Ordini professionali”.

Secondo Zambrano ancora una volta è stato fermato il piano di chi vuole alterare la concorrenza, consentendo alle società di ingegneria di operare nel mercato privato senza dover adempiere agli stessi obblighi e oneri che gravano invece su professionisti e società tra professionisti. Un risultato importante quindi. E l'attività di sensibilizzazione e di informazione degli ingegneri italiani sul tema non si ferma certo qui. “Già all'indomani dell'approvazione dello “Sblocca Italia", dove ancora una volta lo stesso emendamento proposto era stato ritirato, – ha concluso Zambrano - abbiamo avuto modo di incontrare l’On. Bonomo e di illustrarle la nostra posizione, riaffermando la nostra disponibilità a porre in essere un intervento di sistema che consenta alle STP (Società Tra Professionisti) e alle società di ingegneria di operare ad armi pari sul mercato. Evidentemente l’On. Bonomo continua a ritenere di dover spendere il proprio impegno parlamentare per distruggere i professionisti e le loro società.

Speriamo vivamente che le Commissioni parlamentari a cui sarà trasmesso il DDL Concorrenza approvato dal Governo lo scorso 20 febbraio, e che all’articolo 32 ripropone la medesima norma, valutino con la massima attenzione l’opportunità di approvare una disposizione simile cancellando così con un colpo di spugna anni di illeciti e gettando le basi per una concorrenza del tutto distorta.