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Per Confprofessioni occorre che le Casse previdenziali investano sui giovani iscritti

Il presidente Stella in audizione a Palazzo San Macuto: «Va bene sostenere il Paese, ma per rilanciare l'economia è meglio puntare sullo sviluppo delle professioni»

 Il presidente Stella in audizione a Palazzo San Macuto: «Va bene sostenere il Paese, ma per rilanciare l'economia è meglio puntare sullo sviluppo delle professioni»

«Utilizzare i proventi della doppia tassazione sulle Casse per  accompagnare i giovani e le donne alla professione e supportare la loro capacità reddituale».
 
È la proposta lanciata dal presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, davanti alla Commissione parlamentare di controllo sulle attività di previdenza degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale, nel corso dell'audizione, che si è svolta ieri 11 novembre a Palazzo San Macuto,  sull'«Indagine conoscitiva sulla gestione del risparmio previdenziale da parte dei Fondi pensione e Casse professionali».
 
Secondo il numero uno di Confprofessioni al di là dei principi di equità sociale, l'investimento delle Casse sui giovani iscritti alle rispettive categorie professionali determinerebbe una spinta decisa allo sviluppo del settore professionale (inteso come parte rilevante dell'economia del Paese) e di conseguenza alla crescita del Pil nazionale e di tutta la comunità, tenuto conto che gli enti di previdenza privata gestiscono patrimoni stimabili in circa 70 miliardi di euro, di cui buona parte attualmente già investiti in titoli dello Stato.
 
Cauta la posizione della Confederazione sugli investimenti delle Casse a sostegno dell'economia del Paese. Stella ha messo in guardia contro i rischi dell'incertezza normativa, fiscale e amministrativa che accompagnano gli investimenti pubblici e in infrastrutture e che potrebbero rendere gli investimenti delle Casse ancor più rischiosi di obbligazioni e titoli strutturati, tenuto conto che si tratta di enti di diritto privato.