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Perchè il BIM è così importante per la progettazione delle Infrastrutture

Italferr è l’azienda italiana leader nel settore delle infrastrutture ferroviarie e ha recentemente richiesto e ottenuto con ICMQ la certificazione SG BIM. Di seguito riportiamo l'intervista all’Amministratore delegato Carlo Carganico a cui è stato chiesto quali sono gli obiettivi e i vantaggi di chi decide di intraprendere un percorso di questo tipo alla luce di un contesto internazionale sempre più competitivo che richiede maggiore competenza ed efficienza.

La complessità delle infrastrutture richiede processi efficienti e smart

Intervista a Carlo Carganico, Amministratore Delegato di Italferr

Italferr è l’azienda italiana leader nel settore delle infrastrutture ferroviarie e ha recentemente richiesto e ottenuto con ICMQ la certificazione SG BIM. Di seguito riportiamo l'intervista all’Amministratore delegato Carlo Carganico a cui è stato chiesto quali sono gli obiettivi e i vantaggi di chi decide di intraprendere un percorso di questo tipo alla luce di un contesto internazionale sempre più competitivo che richiede maggiore competenza ed efficienza.

Italferr ha conseguito la certificazione BIM (Building Information Modelling) per le attività di progettazione, procurement e direzione lavori. Perché avete ritenuto importante farlo?

Carlo Carganico ad italferrLa certificazione costituisce un vantaggio competitivo nelle gare nazionali e internazionali e garantisce un’immagine qualificata alla Società verso i Clienti e gli stakeholder. La certificazione di un Sistema di Gestione BIM è l’attestazione che la Società ha implementato in maniera esaustiva la metodologia nei propri sistemi aziendali ed è in grado di gestire in modo corretto e competente future attività, che costituiscono il core business di Italferr, applicando la metodologia stessa.

Quali sono i vantaggi derivanti da una certificazione di questo tipo?

L’aver adottato un Sistema di Gestione BIM, integrato al Sistema di Gestione per la Qualità, consente a Italferr di pianificare e attuare azioni di miglioramento continuo, di capitalizzare il know how, di anticipare e utilizzare un’innovazione attiva. L’applicazione di tale sistema aiuta a rendere efficaci le fasi di controllo di tutto il processo con assunzione di decisioni tempestive e chiare fin dall’inizio, non meno importante, la storicizzazione in modo ordinato di tutta l’intelligenza delle informazioni create e la standardizzazione di un processo che vedrà il coinvolgimento finale del Committente.

Quanto conta il BIM oggi per la progettazione infrastrutturale?

Com’è noto, la metodologia BIM nasce principalmente per un’applicazione nel settore delle opere puntuali, quello che oggi chiamiamo BIM “verticale”. L’estensione di questo metodo al mondo delle infrastrutture, al BIM “orizzontale”, in Italia è avvenuta più di recente, grazie anche alla nuova normativa sugli appalti e presenta ancora alcune sfide aperte che ci stimolano e che possono restituire risultati interessanti per tutta la comunità interessata al mondo della digitalizzazione. Il 2016 è stato l'anno della svolta: l'entrata in vigore del nuovo Codice degli appalti, ha rappresentato una conferma per il mondo dell’edilizia, ma anche un segnale molto forte per il mondo dell'ingegneria civile. Le opere infrastrutturali rappresentano progetti molto  complessi e, in riferimento all’edilizia, differenti anche dal punto di vista della gestione. A regime, la possibilità di poter gestire una mole di dati numerici e alfanumerici tipica di un’opera infrastrutturale, costituisce un enorme vantaggio sull’intero ciclo di vita dell’opera.

Oggi le competenze e la conoscenza delle applicazioni BIM sta diventando sempre più importante. Ritenete utile anche affiancare una certificazione del personale impegnato sul BIM, che dia valore a questo processo, anche a livello di singole figure professionali?

Nel contesto della progettazione BIM è di fondamentale importanza che tutti coloro che intervengono sulla realizzazione del modello siano adeguatamente formati e siano capaci di contribuire in modo corretto e completo all’implementazione di un modello “federato” gestito secondo la metodologia. In tale ottica Italferr ha avviato una estesa campagna di formazione del personale che interviene in prima persona nel processo di progettazione con la metodologia BIM. Italferr, inoltre, provvederà alla certificazione di figure professionali, come il BIM Coordinator, il BIM Specialist o altri; ad oggi la figura professionale che ha conseguito la certificazione è il BIM Manager.

Quali sono i prossimi passi che intendete percorrere a livello di impegno sulla progettazione in BIM?

Il prossimo step riguarda la gestione del cantiere secondo il BIM. Attraverso le nuove tecnologie di marcatura degli elementi e di verifica a distanza del loro stoccaggio e posizionamento, nonché il monitoraggio più efficace dell’avanzamento lavori, il Direttore Lavori sarà sempre aggiornato sulla situazione in cantiere. In tale ambito il ruolo del DL si ridisegna grazie all’utilizzo di strumenti «smart» che automatizzano alcune attività di controllo e di gestione. Molte operazioni di cantiere saranno più veloci e più facili da controllare. 

Infine, e per noi di grande importanza, tra le iniziative in corso, è doveroso da parte mia segnalare l’imminente lancio di una pubblicazione dedicata al BIM e denominata INNOVARE per PROGETTARE il FUTURO “Primo Libro Bianco sul Building Information Modeling”, un progetto, unico nel suo genere, che ci consentirà di divulgare le conoscenze e competenze acquisite su questa metodologia di progettazione.


certificazione BIM- intervista a ICMQICMQ: come certificare imprese ed esperti che lavorano in Bim

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