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Piero Torretta - UNI: EXPO 2015, norme, sicurezza alimentare, efficienza, Italia

Relazione del Presidente dell'UNI Piero Torretta in occasione dell'Assemblea UNI il 28 aprile 2015
 

Ci siamo,
tra due giorni apre l’Expo di Milano.

Ce l’abbiamo fatta! come sempre questo Paese trova risorse ed energie inimmaginabili per rispondere ai propri impegni. È questa una delle ragioni del suo fascino, della sua peculiarità, della italianità che ci rende affascinanti ed ineguagliabili nel mondo.

Ce l’abbiamo fatta! “Qualcosa manca ancora, ma è stato sempre così in quasi tutti gli ultimi EXPO”, ha detto il Sindaco Pisapia.

Forse solo Shangai è stato diverso; dico perché di tutto ciò che succede in , nel mondo del e della , poco si sa, o almeno si sa solo quello che è far sapere.

Ce l’abbiamo fatta a fare il . Come sempre abbiamo dimostrato il talento di , dicono i commentatori stranieri.
Non è la prima volta, non sarà l’ultima, ma si spera sempre di poter imparare dalle esperienze, di far tesoro degli errori, di capitalizzare le competenze per trasmettere, a chi verrà dopo di noi, non solo le conoscenze, ma anche un che consentiranno di fare meglio.

Ce l’abbiamo fatta ed ognuno di noi avrà modo di rendersene conto in questi 6 mesi. Difficile non essere tra i 20 milioni di visitatori che varcheranno i cancelli, che supereranno i tornelli ed i controlli di sicurezza che, in questo tribolato momento per la civile convivenza del mondo, sono stati predisposti per garantire una visita serena: predisposti, si spera, anche in applicazione alle Norme Tecniche sulla sui . Norme volute e condivise dagli operatori del settore e riprese dal Ministero dell’Interno nel Decreto 115 del 4 giugno 2014.

Ce l’abbiamo fatta.
Ma come, non è solo una legittima e doverosa richiesta! Se è vero, come è vero, che la nostra democrazia, il nostro modo di essere e di vivere, la nostra civiltà , non può avere una dimensione per cui tutto si misura in (come credeva Jeremy Benthan), non può però neppure avere un approccio per cui non vi devono essere limiti alla libertà individuale (come voleva Milton Friedman), ma deve confrontarsi con i , del rispetto delle persone, della civiltà, con ciò che i principi della nostra cultura, della nostra storia, del nostro sentire, del nostro fascino (i 70 anni dalla liberazione dal nazismo e dal fascismo ci insegnano che si , ma si )

Adesso si parte e l’impegno di tutti deve essere per il maggior successo. Alcuni sono scettici, molti, tanti ci credono, come testimonia il New York Times che colloca Milano e l’Italia, grazie ad Expo, al primo posto tra le città ed i Paesi da visitare nel 2015.

Domani, completato e concluso l’evento, con il coinvolgimento e la partecipazione di tutti, potremo confrontare la nostra esperienza con quella di altri Paesi. Potremo verificare punti di incontro e di divaricazione con quanto sino ad oggi la Normazione, con la UNI ISO 20121, ha definito per la al fine di stimolare il nel processo e nel pensiero, dei sistemi di delle manifestazioni complesse.

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