Horizon 2020 presenta caratteristiche nuove rispetto ai programmi quadro europei precedentemente realizzati, intese a facilitare e semplificare l’accesso alle risorse finanziarie messe a disposizione di imprese e centri di ricerca raggruppando, in un unico quadro di riferimento e con un unico set di regole, tutti i finanziamenti dell'UE per la ricerca e l'innovazione, al fine di raggiungere obiettivi strategici di innovazione, in ogni forma e fase, a livello di processo o prodotto.
Presentato il programma Horizon 2020 per la ceramica
Un seminario focalizzato sul nuovo Programma Europeo per la Ricerca e l’Innovazione per il periodo 2014-2020 si è tenuto questa mattina presso la sede di Confindustria Ceramica alla presenza dei rappresentanti di circa 80 aziende ceramiche associate.
Relatori del convegno, introdotto dall’Ing. Davide Carra - presidente della Commissione Normazione Tecnica - sono stati il Dott. Arturo Salomoni del Centro Ceramico di Bologna – che ha illustrato la struttura, gli strumenti e le opportunità per la ceramica presenti in Horizon 2020; il Prof. Francesco Ubertini, Direttore DICAM, Dip. Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei Materiali - Università di Bologna, che ha riportato le esperienze di progetti di ricerca europei e le collaborazioni per il comparto ceramico; l’Ing Sandra Fazio del Centro Ceramico di Bologna che ha approfondito le linee di ricerca per la filiera ceramica verso gli obiettivi di Horizon 2020.
Horizon 2020 presenta caratteristiche nuove rispetto ai programmi quadro europei precedentemente realizzati, intese a facilitare e semplificare l’accesso alle risorse finanziarie messe a disposizione di imprese e centri di ricerca raggruppando, in un unico quadro di riferimento e con un unico set di regole, tutti i finanziamenti dell'UE per la ricerca e l'innovazione, al fine di raggiungere obiettivi strategici di innovazione, in ogni forma e fase, a livello di processo o prodotto.
L’attenzione del seminario si è incentrata in particolare sui temi di R&D e sulle call particolarmente interessanti per le aziende ceramiche, quali ad esempio l’uso della ceramica in edifici energeticamente efficienti, riduzione delle emissioni di CO2, recupero di scarti industriali per contenere il consumo di materie prime oltre che sugli strumenti più focalizzati per le imprese del comparto, quali ad esempio call per le Public Private Partnerships-PPPs SPIRE e EeB, “SME Instrument”.
Sassuolo, 7 febbraio 2014
Per ulteriori informazioni: Andrea Serri
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