Presentazione del Progetto "Life Biobcompo" - Esposito: Filo diretto Ordine-Gruppo FCA nel segno dell'innovazione
Mercoledì 12 giugno 2019, si è svolto presso il CRF Pomigliano Technical Center (Pomigliano D'Arco) l'evento di lancio del progetto “LIFE BIOBCOMPO 1st Workshop", promosso da SAPA Poland (coordinatore), SAPA IT, FCA Italy, CRF, Sòphia High Tech e Sòphia CZ.
LIFE BIOBCOMPO (acronimo che sta per Lightweight BIO-Based polymer COMPOsites for lower emission vehicles) è un progetto finanziato nell'ambito del programma Europeo LIFE17.
L'obiettivo del progetto è la riduzione dell'impatto ambientale dei nuovi veicoli attraverso innovativi compositi termoplastici a bassa densità derivati da fonti rinnovabili (BIO-Based)
Nel corso dell'evento sono state illustrate le attività di progetto, anche mediante i primi prototipi e si è promosso il networking sia con i distretti campani IMAST e DATTILO, che con progetti similari approvati in ambito europeo: BARBARA (Horizon 2020), Cradle-to-Cradle Composites (UE KIC RM) e EXTREME (Horizon 2020).
All'incontro ha partecipato, in rappresentanza dell'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Napoli, il Consigliere Tesoriere Giovanni Esposito. Nell'intervista che segue, l'Ingegner Esposito fa il punto sull'iniziativa e - più in generale - sui rapporti con il gruppo automobilistico FCA e sulle iniziative a sostegno della formazione e divulgazione in materia di tecnologie innovative promosse dall'Ordine stesso.
Ingegner Esposito, l’incontro a Pomigliano del 12 giugno scorso segna una nuova tappa di una collaborazione con il gruppo automobilistico FCA e l’Ordine degli ingegneri di Napoli. Vogliamo ripercorrerne alcuni dei momenti più significativi?
Con FCA, ed in particolare con la FCA di Pomigliano d’Arco, l’Ordine da anni ha avviato una proficua collaborazione nel campo della formazione continua degli ingegneri. Ricordo le interessantissime visite effettuate allo stabilimento negli scorsi anni, dove abbiamo avuto modo di apprezzare l’elevato grado di automazione dell'impianto e l’eccellenza a livello mondiale attestata dal WMC – World Class Manufacturing. Per soffermarci al solo 2019, qualche mese fa si è svolto a Sorrento un seminario che ha affrontato tra l’altro le problematiche legate al comportamento dei conducenti, sotto molteplici aspetti, tra cui quello legato ai veicoli altamente automatizzati.
E poi l’ultimo incontro, un seminario sui veicoli innovativi e a bassa emissione anche grazie all'utilizzo di materiali compositi.
Sì, stiamo svolgendo un percorso, come si nota facilmente, di formazione avanzata per i nostri colleghi ingegneri industriali, su tematiche di frontiera tecnologica. Del resto gli incontri dedicati all’innovazione, non solo nel campo dell’ingegneria industriale, stanno diventando una costante, come ha sottolineato anche il nostro Presidente, il Professor Edoardo Cosenza, che nel corso dell'ultima Assemblea degli iscritti, ha ricordato fra gli altri i due recentissimi incontri sulle tecnologie informatiche, dedicati alle Reti 5G e alla Blockchain.
Quindi una formazione attenta all’evoluzione tecnologica e mirata a tenere gli iscritti sempre al passo con i tempi.
Come Ordine stiamo tentando di trasformare la formazione continua, prescritta dalle norme che regolano la nostra professione, da vincolo legale ad opportunità.
In che modo?
Lo stiamo facendo proponendo e facilitando l’erogazione di convegni seminari su tematiche di interesse concreto e di contenuto tecnico scientifico di livello adeguato. Abbiamo stipulato accordi con le Università per progettare convegni e seminari per i nostri iscritti.
Può fare qualche esempio?
Certo, cito per esempio il gruppo di lavoro congiunto tra Ordine e Dipartimento di Ingegneria Industriale della Federico II, gruppo di lavoro di cui fa parte il Professor Martorelli. Nell’ambito di tale gruppo di Lavoro sono stati realizzati i corsi di manifattura additiva, si è stabilito di aprire i convegni scientifici dei dottorati ai nostri iscritti. Ricordo ad esempio il seminario di dottorato sul rumore e le vibrazioni a bordo delle navi che si è svolto lo scorso 5 giugno, a cui hanno partecipato i nostri iscritti. Abbiamo stipulato accordi formali o informali con molte grandi aziende in modo da permettere la partecipazione dei nostri iscritti ai loro eventi, con il relativo riconoscimento dei crediti formativi professionali.
Il settore dell’ingegneria Industriale è dunque ora un settore importante per il sistema ordinistico?
Senza alcun dubbio. Secondo le ultime rilevazioni CNI (Inizi 2019) al sistema ordinistico sono iscritti circa 241000 ingegneri, in crescita dello 0,7% rispetto al 2018, di cui il 22 % iscritti alla sola sezione industriale ed un ulteriore 48% iscritto anche alla sezione industriale, oltre che alle altre sezioni.
Tutti questi nostri colleghi non operano nelle cosiddette attività riservate e ciò significa che svolgono un lavoro professionale del tutto aperto alla libera concorrenza (anche da parte di non Ingegneri), in un mercato particolarmente competitivo nel quale è vitale utilizzare forme efficaci di qualificazione professionale e di certificazione delle competenze.
Qual è lo scenario su questo versante?
Norme, schemi certificativi fondati su requisiti oggettivi, certificazioni di conformità emesse da Enti accreditati in base alle norme vigenti. Prassi, in ultima analisi, che costituiranno sempre di più, in futuro, le basi per un ulteriore “riconoscimento professionale” da parte del mercato del lavoro per i nostri colleghi industriali e dell’informazione. Gli Ordini, con il CNI, non potranno esimersi dall’intervenire.
E’ per questo motivo che Il sistema ordinistico (CNI ed Ordini provinciali, tra cui il nostro ordine), tramite colleghi esperti, sta partecipando alla redazione delle norme e delle prassi di riferimento dell’UNI. Come sappiamo, per legge, l’Uni è infatti l’ente che predispone ed emette la normazione volontaria. Non solo. Il sistema ordinistico sta anche partecipando, in Accredia, alle attività di certificazione dei percorsi di conseguimento di credenziali e certificazioni riconosciute dalla legge.
Possiamo quindi parlare di un ampliamento della funzione degli Ordini?
Appare evidente che gli Ordini, ed in particolare il nostro Ordine, stanno progressivamente modificando le proprie funzioni. Non ci limitiamo più alla tenuta dell’Albo, ma contribuiamo a facilitare la risoluzione delle diverse problematiche presenti della vita professionale dell’ingegnere: curiamo la formazione continua degli iscritti, offriamo supporto all’attività lavorativa sia autonoma che alle dipendenze, anche nella ricerca delle opportunità di lavoro, qualifichiamo i colleghi ingegneri certificandone le competenze, offriamo loro sportelli di consulenza legale, fiscale, finanziaria, brevettuale.
(a cura di G.C.)