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Prevenzione Sismica e supporto degli Ingegneri nelle Emergenze: Milano su posizioni diverse del CNI

Leggi le posizioni espresse da Bruno Finzi a critica delle decisioni prese dal CNI su questi temi

Negli ultimi mesi INGENIO ha avviato un libero approfondimento con i diversi Ordini Professionali italiani raccogliendo i pareri dei Presidenti su alcune tematiche di attualità per la professione. All'interno di questa attività abbiamo intervistato l'ing. Bruno Finzi, toccando diversi temi, che per uniformità abbiamo quindi suddiviso in tre articoli. Ecco l'intervista dedicata alla Prevenzione Sismica e al ruolo degli Ingegneri nelle Emergenze.


bruno-finzi-ingegnere.jpgIngenio ha intervistato l’ing. Bruno Finzi, Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Milano, sull’importante tema della prevenzione sismica e dell’attività degli ingegneri e dei professionisti tecnici in caso di terremoto o disastro ambientale.

Un esercito di tecnici non più volontari ma arruolati

Bruno Finzi, innanzitutto, ha ricordato come sia avvenuto il passaggio dall’IPE, un’iniziativa di fatto basata sull’elenco di volontari, al CTN, il Corpo Tecnico Nazionale, dove, di fatto, si costituisce un esercito di tecnici arruolati, nei cui elenchi sono iscritti professionisti appositamente qualificati, in grado di intervenire tempestivamente a supporto delle componenti del Servizio Nazionale di Protezione Civile di cui all'art.4 del d.lgs. n. 1/2018, sulle diverse tipologie di eventi emergenziali di protezione civile.

Una scelta, quindi, che abbandona il modello fino a oggi adottato, basato su un’organizzazione volontaristica in cui gli ingegneri erano invitati a intervenire dopo una situazione emergenziale.

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Finzi ha evidenziato quale sia stata la posizione dell’Ordine degli Ingegneri di Milano: “non è stato favorevole a questo tipo cambiamento, perchè pensa che la disillusione di tanti volontari che fino a oggi hanno lavorato seguendo quelli che erano i propri istinti di solidarietà sia molto penalizzato da questa scelta” e ha aggiunto “il pericolo che si ha è che la scelta dei tecnici per operazioni delicate come quella della compilazione della scheda di agibilità di un fabbricato non sia più sotto il controllo di noi Ordini assieme alla Protezione Civile, ma solo nelle mani di quest’ultima che ci auguriamo possa fare sempre la scelta più giusta”.

Prevenzione sismica: Milano ha fatto scelte diverse 

Abbiamo chiesto all’ing. Finzi anche una posizione sull’iniziativa “Diamoci una scossa” - l’iniziativa promossa da Fondazione Inarcassa, Consiglio Nazionale Ingegneri e Consiglio Nazionale Architetti, col patrocinio di Inarcassa, del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, del Ministero della Giustizia e di altri Ordini e Collegi tecnici nazionali - a cui l’Ordine degli Ingegneri di Milano non ha aderito.

Finzi ci ha evidenziato come l’Ordine degli Ingegneri di Milano stia operando con una logica diversa.

Sulla prevenzione siamo d’accordo - ha spiegato - ma a Milano il tipo di prevenzione che stiamo cercando di coltivare attraverso l’amministrazione e la cultura dei cittadini è quello di Coscienza della Durabilità delle strutture e di che stato di conservazione hanno le strutture con più di 50 anni.” E ha aggiunto “è da tre anni che stiamo lavorando insieme all’Amministrazione Pubblica per la sensibilizzazione sulla Certificazione Statica degli Edifici.”

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Finzi si è espresso criticamente anche sulle modalità scelte sulla campagna di sensibilizzazione di Diamoci una Scossa, rilevando la diversa impostazione da loro scelta, e sottolineando come il Consiglio Nazionale degli Ingegneri non abbia dato ancora alcun feedback sull’efficacia dell'iniziativa.