Professioni tecniche: il futuro è in mano a giovani, laureati, donne e...intelligenza artificiale

Nei prossimi anni l'IA assorbirà fino ad un quarto delle attuali occupazioni 

Un'indagine previsionale rivoluzionaria condotta dal Professor Domenico De Masi, utilizzando il metodo "Delphi", ha delineato uno scenario per il futuro delle professioni tecniche e scientifiche entro il 2030. La ricerca, presentata all'Auditorium Antonianum a Roma, in occasione del XV Congresso nazionale dei Periti Industriali, ha svelato che sempre più giovani, laureati e donne, stanno puntando su carriere tecniche e scientifiche altamente specializzate.

Una delle conclusioni chiave dell'indagine è che queste professioni saranno sempre  diversificate per ruoli, competenze e servizi offerti. 

L'innovazione tecnologica, in particolare l'Intelligenza Artificiale (IA), è stata identificata come una delle principali forze trainanti di queste trasformazioni. Si prevede che l'IA assorbirà fino al 25% delle attuali occupazioni, modificando profondamente il modo in cui il lavoro intellettuale è svolto.

Il Presidente del Consiglio nazionale dei Periti Industriali, Giovanni Esposito, ha dichiarato: "Per progettare il nostro futuro con consapevolezza, abbiamo affidato alla ricerca condotta dal Prof De Masi il compito di fornirci proiezioni sul futuro delle professioni tecniche. Le innovazioni tecnologiche, in particolare l'Intelligenza Artificiale, stanno già cambiando il nostro lavoro e lo cambieranno sempre di più. Alcune professioni richiederanno una formazione di livello terziario, altrimenti rischiano di scomparire. È evidente che da qui al 2030 saranno sempre di più i giovani, soprattutto donne, che sceglieranno di perseguire carriere nelle nostre professioni tecniche."

In linea con queste previsioni, il settore ha già intrapreso importanti riforme, tra cui la riforma Manfredi, che ha reso direttamente abilitanti le lauree professionalizzanti. Questo non solo semplifica l'accesso alla professione, ma ridefinisce anche le nuove specializzazioni, riducendo da 26 a 8 le sezioni attuali.

Il Presidente dell'Ente di previdenza di categoria, Paolo Bernasconi, ha aggiunto: "La principale sfida che ci attende è quella di individuare e implementare soluzioni e innovazioni che mantengano e sostengano gli standard elevati che già caratterizzano l'offerta assistenziale e il sistema previdenziale gestito. Questo percorso congressuale ha cercato di affrontare le direttive strategiche per il futuro della categoria, aspetti che periodicamente l'Ente di previdenza tende a rivalutare per rinnovare la sua visione e missione previdenziale, fatta di pensioni, assistenza e servizi per i professionisti."

In sintesi, il futuro delle professioni tecniche e scientifiche si prospetta estremamente promettente ma altamente sfidante, con la necessità di abbracciare l'innovazione tecnologica e preparare le nuove generazioni per affrontare le sfide di un mondo in costante evoluzione. Con l'IA e altre tecnologie emergenti al centro di questa rivoluzione, la formazione e l'adattabilità saranno chiavi per il successo di coloro che intraprenderanno queste affascinanti carriere.