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Quali sono i tipi di finitura e come si conserva un parquet?

In questo articolo vengono enunciate le principali differenze tra i diversi tipi di finitura del parquet e alcuni suggerimenti sulla manutenzione dei pavimenti in legno.

Le 3 finiture del parquet: verniciatura, ceratura, oliatura

La finitura di un pavimento in legno può essere effettuata in tre modi: verniciatura, ceratura o con trattamento a olio. 

La verniciatura è generalmente costituita da una mano di fondo e successivamente una o più mani di vernice.

La mano di fondo serve soprattutto per chiudere la porosità del legno, isolare le sostanze in esso contenute per evitare cambiamenti di tonalità e garantire una superficie particolare uniforme che permetta una maggiore resa della vernice ed un suo migliore aspetto estetico.

La vernice, applicata con una o più mani (dipende dai tipi), serve a formare una pellicola, generalmente trasparente, che protegge da sollecitazioni esterne (calpestio, acqua, ecc.) dà una maggiore durezza alla superficie, la migliora esteticamente e facilita la manutenzione del pavimento.

Fra i tipi di vernice, quella poliuretanica offre maggiore resistenza all’abrasione, ma oggi sono sempre più usate le vernici all’acqua.

 

Quali sono i tipi di finitura e come si conserva un parquet?

 

Queste sono prive dei solventi tradizionali, non lasciano odori negli ambienti e favoriscono un’ossidazione del legno naturale.

Le vernici possono avere gradi di brillantezza diversi e si distinguono in: lucide, semilucide, satinate e opache.

In alternativa alla verniciatura è possibile una finitura a cera. Il trattamento a cera è compatibile, in genere, con tutti i legni ed è quello che meglio esalta il naturale colore del legno. Esso richiede, però, a differenza di un pavimento verniciato, una cura maggiore nella manutenzione.

Un’altra finitura del pavimento può essere fatta con trattamento ad olio. Il trattamento ad olio non forma un film superficiale, ma genera una vera propria impregnazione del legno,pur lasciandolo traspirare. Questo sistema “carica” la tonalità del legno (acquista una colorazione più scura) e richiede buna accurata manutenzione.

IMPORTANTE: per la sua destinazione finale e per il suo utilizzo, il pavimento in legno, ed in particolare le sue finiture, non possono essere paragonate ad un mobile. La finitura protettiva che viene applicata sul parquet dato il continuo calpestio nel tempo è normale che tenda ad usurarsi e danneggiarsi.

 


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Una raccolta di appunti tecnici dedicata alle caratteristiche principali, alla posa in opera e alla manutenzione dei pavimenti in legno.

Con l'obiettivo di dare un supporto immediato ai nostri lettori interessati a capire di più sul tema, abbiamo realizzato questa pagina di collegamento a diversi articoli pubblicati sul nostro portale grazie al contributo di tecnici esperti ed in particolare di Paolo Rettondini.

LINK allo Speciale a cura di Paolo Rettondini


 

Consigli per la manutenzione e la conservazione del parquet

Manutenzione ordinaria del parquet 

Per mantenere in buono stato la pavimentazione si consiglia:

  • Prevedere all’ingresso dell’abitazione uno zerbino mantenuto pulito, per allontanare dalle suole delle scarpe polvere o particelle abrasive.
  • Ordinariamente rimuovere la polvere o passare l’aspirapolvere.
  • Abitualmente pulire il pavimento con un panno inumidito con acqua e detersivo neutro per pavimenti di legno.
  • Trattare il pavimento periodicamente con prodotti protettivi a base di resine in dispersione acquosa auto lucidanti o dilucidabili o secondo quanto indicato dai produttori. La periodicità del trattamento protettivo dipende dall’intensità dell’uso del pavimento.

Manutenzione straordinaria del parquet

Il pavimento di legno, dopo anni di esercizio può presentarsi consumato o danneggiato.

Nei punti di più intenso calpestio, il parquet comincia a dare segni di usura dopo qualche anno.

A questo punto deve intervenire il parchettista.

Se la vernice è ancora in uno stato accettabile, egli si limiterà a carteggiare tutto il pavimento per togliere la patina superficiale logorata per poi stendere una nuova mano (o due) di vernice trasparente.

Con la rilevigatura integrale, viene asportato uno spessore minimo di legno di appena 0,20/0,3mm. Dato lo spessore dello strato nobile il pavimento di legno può,quindi, sopportare più rilevigature pertanto durare decine d’anni, ed ogni volta tornerà come nuovo, come se fosse stato messo in opera da pochi giorni.

[...] L'articolo continua nel PDF in allegato. Si parlerà della tabella di umidità di equilibrio, igrometri e tanto altro.


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