Rapporto Concretezza: il decalogo per migliorare la qualità del costruire ideato dalla Fondazione dell’IIC
È stato appena pubblicato il Rapporto di Concretezza 2019, un corpus di linee guida mirate a riscrivere il 'futuro del costruire' che riassume quanto emerso durante la terza edizione del convegno ideato dalla Fondazione dell'Istituto italiano per il calcestruzzo.
Un laboratorio permanente di innovazione e cultura della qualità. Questo è stata la terza edizione di Concretezza 2019, la ‘Cernobbio del calcestruzzo’.
Atto finale dell’evento del Castello di Rivalta, a Piacenza, è il volume, appena pubblicato, ‘Rapporto Concretezza 2019’.
Il documento, secondo accordi stabiliti in precedenza, sarà condiviso con le più importanti istituzioni governative e con le associazioni rappresentative delle categorie coinvolte.
Il Rapporto Concretezza per il futuro del costruire
Si tratta di un corpus di linee guida mirate a riscrivere il 'futuro del costruire', come afferma Silvio Cocco, presidente della Fondazione dell’Istituto italiano per il calcestruzzo e ideatore dell’iniziativa.
«Per una volta, le conclusioni non sono state la strada obbligata – afferma Cocco – bensì il traguardo di un percorso propositivo e collettivo, animato da spirito costruttivo e da un sincero anelito alla concretezza. Dibattere, analizzare, criticare, nel senso nobile del termine, per proporre e poi per fare, ovvero costruire. Sempre meglio. Sotto il segno dell’assoluta qualità».
Formazione e ricerca, filiera produttiva e lavoro, sviluppo e innovazione sono stati i temi al centro dei tavoli e dei workshop di Concretezza, ai quali hanno partecipato rappresentanti di tutta la filiera delle opere pubbliche, dagli esperti che scrivono le norme e i capitolati, ai professionisti che redigono i progetti e a coloro che eseguono le opere. La summa di questo dibattito costruttivo si può definire come un vero decalogo da cui partire per una rigenerazione dell’intero sistema.
In cima alle priorità è la formazione della figura del 'tecnologo del calcestruzzo' e del 'manager delle costruzioni'; imprescindibile, poi, è un nuovo patto tra scuola e impresa, la definizione delle nuove professioni qualificanti, come il progettista-ricercatore e una ridefinizione del ruolo del direttore dei lavori. Occorre, secondo le linee guida, rendere le norme e i capitolati più funzionali ed efficaci, agendo sul piano della piena responsabilità e della sinergia, restituendo equilibrio al lavoro di impresa e premiando qualità, trasparenza e serietà.
Il decalogo, inoltre, punta l’attenzione sulla questione della manutenzione del patrimonio edile ed infrastrutturale, sulla necessità di certificare tutti i passaggi in filiera, ribaltando così il paradigma culturale dei controlli da subiti a necessari, e sull’innovazione tecnologica mirata a produrre e attestare qualità.
«L’obiettivo è lasciare traccia di un evento importante per il settore» - L'intervista a Silvio Cocco
«Il nuovo ponte sul Polcevera di Genova è l’esempio del buon costruire, che si concretizza in una manciata di regole chiare e precise – afferma Cocco, commentando il varo del nuovo viadotto – un capitolato molto ben fatto con tutte le specifiche e le giuste indicazioni di costruzione e realizzazione, nessuna variante in corso d’opera, una struttura mista con piloni da 40 metri in calcestruzzo e impalcato realizzati in acciaio. È il risultato di un ottimo lavoro di squadra eseguito in tempi record. Basti pensare che la realizzazione dell’infrastruttura è avvenuta in meno di due anni, mentre generalmente per lavori come questo nel nostro paese i tempi di realizzazione sono almeno il doppio».
«Il calcestruzzo ‘questo sconosciuto’ – sostiene Silvio Cocco – deve diventare un mondo cristallino, perché stiamo parlando del materiale più utilizzato al mondo dopo l’acqua. Lo si può fare immettendo nel sistema robuste dosi di cultura specifica, aggiornamento, competenza, serietà e rigore. Con Concretezza abbiamo voluto soprattutto costruire un grande ponte di soluzioni tecniche di alto profilo. Il nostro non è un club chiuso bensì un mondo aperto a tutti coloro che hanno a cuore la qualità dei materiali e del costruire nella sua globalità».
E il Rapporto Concretezza 2019, che dà forma e sintesi a quanto emerso nelle due giornate piacentine, è uno strumento dinamico e pronto ad essere costantemente aggiornato.
In attesa di poter preparare l’edizione del 2020 e di poter definire le nuove rotte di viaggio.