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REbuild: voci dal futuro per l'ambiente costruito

Panoramica attuale e prospettive future del settore all’apertura dell’evento con il Ministro Pichetto Fratin. Domani, 10 maggio secondo e ultimo giorno dell’evento dedicato all'innovazione sostenibile dell'ambiente costruito. Efficientamento immobiliare e decarbonizzazione del costruito sono i temi che apriranno e accompagneranno i partecipanti nella giornata di domani

Il racconto della prima giornata di REbuild 2023

Siamo a REbuild oggi per continuare a delineare tutti insieme la migliore roadmap possibile che traghetterà tutta l’industry delle costruzioni verso il futuro: il domani è il nostro orizzonte, da sempre”, ha affermato in apertura Roberto Pellegrini, Presidente Riva del Garda Fierecongressi.

Il Ministro Pichetto Fratin, nel suo intervento in collegamento, in riferimento alla spinta UE sulle ‘case green’ ha dichiarato: “Non si mette in discussione l’obiettivo finale della Direttiva Europea, ma lavoriamo perché la direttiva lasci spazi di manovra per avere tempo di spostare la strategia energetica sull’elettrico, strutturando nuovi bonus fiscali duraturi nel tempo per ridurre i consumi energetici degli immobili […]. Ricordando la peculiarità del patrimonio edilizio italiano, il Ministro ha inoltre aggiunto che “la valutazione va fatta sul complesso degli edifici nazionali, non si può fare sul singolo perché si rischia di svalutare il patrimonio delle famiglie. Un’analisi complessiva è fondamentale per raggiungere gli obiettivi che ci siamo preposti. Da REbuild mi aspetto dei contributi di qualità.”

Mettere al centro del confronto i temi del nostro programma è di vitale importanza per questo Paese nel suo insieme”, ha continuato Pellegrini. “Abbiamo sentito da parte degli attori del mondo del costruire una spinta a ricostruire un luogo e un momento in cui questi possano ritrovarsi e scambiarsi idee ed esperienze, ambizioni tecnologiche ed elementi fondamentali da sapere per il settore. Questo teatro delle relazioni tra gli addetti ai lavori è una piattaforma di business che ci consentirà di ripensare radicalmente il settore. Tutto grazie alla presenza di tanti partner”.

Mario Tonina, Vicepresidente della Provincia Autonoma di Trento con le deleghe all’urbanistica, ambiente e cooperazione ha fatto riferimento ad alcuni dei temi più rilevanti a cui l’industria delle costruzioni, riunita a REbuild, è chiamata a dare risposte: “Contenere il consumo di suolo passa dal recupero dei volumi esistenti. La parola d’ordine è fare meglio con meno per un futuro più sostenibile e un presente meno oneroso. Meno burocrazia, meno costi, meno lungaggini, e in questo l’innovazione in chiave sostenibile è una leva fondamentale”.

I 5 focus della due giorni di REbuild

Sono 5 i punti che abbiamo scelto per delineare una mappa concettuale di questa due-giorni” ha affermato Ezio Micelli professore ordinario presso l'Università Iuav di Venezia e Presidente del comitato scientifico di REbuild.

L’innovazione è tale solo se allineata alla sostenibilità e all’economia circolare, in ottica ESG; l’innovazione passa attraverso la digitalizzazione che innerverà i processi industriali, la gestione dei territori e la quotidianità; i mercati si stanno organizzando e allineando sui criteri di sostenibilità, riconoscendone il valore aggiunto, anche economico e finanziario; il riuso e la riqualificazione sono leve di bellezza, non solo operazioni tecniche; comunità: l’innovazione non deve essere in capo a dei singoli, ma un percorso condiviso che tiene insieme gli attori pubblici e privati delle costruzioni. Se il percorso è valoriale e di comunità, l’innovazione funziona.”

Anche nella giornata di domani, REbuild si confermerà piattaforma privilegiata di dialogo e networking per l’intera filiera delle costruzioni, che rappresenta un terzo del PIL italiano. Un mosaico destinato a comporsi di nuove tessere, fatte di parole d’ordine inedite e nuove frontiere di esplorazione. Avendo nel proprio mirino i concetti di sostenibilità, innovazione e digitalizzazione e una chiara attenzione rivolta ai temi sociali.

Efficientamento e decarbonizzazione del costruito al centro della seconda giornata di REbuild

Di 12milioni e 200mila edifici residenziali in Italia, 3milioni e 160mila sono stati realizzati prima del 1945 (Istat). Di questi, quasi 230mila sono immobili sottoposti a vincolo, e quindi esclusi dagli obiettivi di efficientemente energetico indicati dall’Europa. Tutti gli altri dovranno rispondere ai goal fissati dalla Direttiva europea sulle ‘case green’.

Il panorama, fragile, del patrimonio immobiliare italiano è composto per il 20%ca da edifici pre-1945, per il 31%ca da edifici costruiti nell’arco 1945-1969, per il 17,5%ca da quelli realizzati tra il 1970 e il 1979, per quasi il 13% da immobili sorti tra il 1980 e il 1989. Realizzati tra il 1990 e il 1999 sono quasi l’8% e non arrivano all’11% quelli innalzati dopo il 2000 (fonte: The European House – Ambrosetti).

Se a livello mondiale il settore edilizio è responsabile del 40%ca del consumo energetico globale e del 39% delle emissioni di CO2 – di cui l’11% è prodotto da processi produttivi e materiali – il tema della neutralità carbonica degli edifici diventa di primaria importanza.

Efficientamento immobiliare e decarbonizzazione del costruito sono i temi che apriranno e accompagneranno i partecipanti nella giornata di domani, mercoledì 10 maggio. In parallelo, un workshop dedicato al Life Cycle Assessment permetterà di scoprire come sia possibile il miglioramento di un edificio prima della sua realizzazione compiendone un’analisi del ciclo di vita già durante la fase di progettazione.

Parliamo di nuovi software predittivi che, applicati su scala più ampia, saranno in grado di governare la transizione di intere città: è il caso del ‘Gemello Digitale’ sviluppato dal Comune di Bologna - insieme a Cineca, l’Università di Bologna e alla Fondazione Bruno Kessler - per rendere la città più vivibile, sostenibile e inclusiva, e il cui kick-off è previsto per giugno ma di cui, in esclusiva a REbuild, saranno raccontati i primi risultati.

Tecnologie innovative che si accompagnano a parole d’ordine ancora non comuni: come il Proptech, ossia il panorama di soluzioni digitali che stanno rivoluzionando diversi ambiti (compravendite, analisi del rischio, gestione spazi e asset, finanziamenti, crowdfunding, ecc.) di un Real Estate concentrato sino a oggi sul mattone, ma che sta prendendo sempre più consapevolezza di un mondo fatto di soggetti che propongono modalità per gestire i dati che arrivano prima, durante e dopo l'attività edilizia.

Se nel 2018 le iniziative di Proptech in Italia mappate dall’Italian Proptech Network, struttura organizzata nell’ambito del Politecnico di Milano erano 43, secondo i dati dell’ultimo monitoraggio sono oltre 270 (+33% dal 2021 al 2022) tra servizi professionali, nuove tecnologie applicate al Real Estate, sharing economy.

Nuove tecnologie di gestione di dati e processi accompagnano anche l’evoluzione dei cantieri e, di pari passo, conducono a metodologie di lavoro e lavorazione sempre più efficaci, precise e sostenibili anche al di fuori dell’ambiente cantieristico. È l’off-site, tema nell’agenda di REbuild da molti anni che, edizione dopo edizione, si è arricchito di dettagli, esperienze, nuove frontiere di esplorazione e applicazione.

Se ne parlerà anche domani da due declinazioni: l’una dedicata al legno, che proprio nel Trentino trova nell’industria evoluta una delle frontiere più interessanti a livello internazionale; l’altra affronterà alcune delle applicazioni internazionali di successo di questo approccio, che permette costruzioni più rapide, efficienti e dai costi certi e che, in taluni casi, rientrano addirittura in precise strategie industriali governative.

Sempre in tema di internazionalità, dopo l’intervento di oggi di Patricia Viel (partner ACPV ARCHITECTS Antonio Citterio Patricia Viel), domani sarà l’arch. Benedetta Tagliabue (co-founder EMBT Architects, Barcellona) a raccontare della combinazione tra innovazione progettuale tecnica e tecnologica e capacità di immaginare, su scale differenti, il futuro dell’abitare e del vivere.

Obiettivi, strategie, strumenti, competenze: anche la seconda giornata chiamerà all’appello tutti gli attori della filiera per confrontarsi, condividere e scrivere assieme l’agenda dell’edilizia di domani”, ha commentato Alessandra Albarelli, Direttrice Generale Riva del Garda Fierecongressi.

In allegato l’agenda della giornata di domani 10 maggio.

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