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Renzi: un unico Consiglio Nazionale per tutte le professioni tecniche, basta con le divisioni

Per RENZI occorre "proseguire con il percorso avviato da Bersani, e arrivare a una semplificazione che ponga fine ad un inutile cultura delle differenze. Basta con i sillogismi, da domani non ci saranno più ingegneri, geometri, architetti ... solo professionisti tecnici"

"Occorre proseguire con il percorso avviato da Bersani, e arrivare a una semplificazione che ponga fine ad un inutile cultura delle differenze. Basta con i sillogismi, da domani non ci saranno più ingegneri, geometri, architetti ... solo professionisti tecnici". E' quanto ha affermato al termine del Consiglio dei Ministri di oggi il Presidente del Consiglio Matteo Renzi.

"E' già pronto un disegno di legge, che preveda già ad ottobre di quest'anno le elezioni per le nomine dei nuovi Consigli degli Ordini Professionali. Ordini che rappresenteranno le diverse professioni tecniche in modo congiunto, e che saranno posizionati per macrozone, definite in funzione del numero di utenti sul territorio". Finisce in questo modo così anche la discussione se mantenere gli ordini per singole province o accorparli per macroaree.

"Abbiamo calcolato un risparmio per la collettività in circa 3 miliardi di euro l'anno: rapporto semplificato con la pubblica amministrazione, riduzione del contenzioso, maggiore concorrenza e quindi riduzione delle parcelle  ... sono solo alcuni dei vantaggi che avremo con la fine di questa situazione assurda. In fondo perchè fare differenza tra un ingegnere e un architetto, un perito e un geometra, un geologo e un idraulico ... i sindaci sono tutti sindaci, gli avvocati tutti avvocati, i notai tutti notai!".

A questa fase dovrebbe poi seguire l'elezione del Consiglio Nazionale unico delle professioni tecniche.

Per Renzi la riforma non dovrebbe esaurirsi qui: "via le partite iva, dal 2020 i professionisti dovranno costituire delle società vere e proprie, con tutti i servizi che una società deve garantire: orari di apertura uffici, segreteria, centro prenotazioni, ... insomma un migliore accesso ai servizi offerti dalle professioni, con una migliore garanzia per l'utente finale".

La riforma toccherà anche le casse di previdenza. "Saranno assorbite dall'INPS: non ci devono più essere cittadini di serie A e di serie D, basta con questi centri di potere che gestiscono in modo privatistico e poco trasparente capitali ingenti, sottraendoli al bene comune". La data è quella del 2020, e coincide con l'abolizione della libera professione.

Saranno coinvolte anche le Università e le scuole superiori. "Una sola scuola tecnica, che chiameremo Professionale, e una sola scuola universitaria, che chiameremo politecnica" questo il parere del Ministro Giannini all'uscita del Consiglio dei Ministri. "Il corso di Laurea Politecnica durerà 5 anni, 1 propedeutico, al termine del quale vi sarà un esame di qualifica professionale. Poi due anni di prima specializzazione, con un test finale di laurea tecnica. Poi altri due anni di specializzazione magistrale, qualificata come il PhD anglosassone. Vogliamo dare un taglio netto e dimenticarci in fretta della riforma Berlinguer."

Per Renzi "il progetto di riforma della scuola professionale dovrà prevedere nuovi piani di studio. Basta con le ore di italiano, storia, geografia, basta con i promessi sposi e la divina commedia. I nostri studenti parleranno solo inglese, e studieranno l'aritmetica, la chimica, la fisica, l'astronomia, ... "

Critici i primi commenti. Per Armando Zambrano, coordinatore della Rete delle Professioni "si tratta di una riforma antistorica, illiberare, in cui non siamo stati in nessun modo coinvolti. La combatteremo a fondo con la Rete delle Professioni, che da domani chiederò di sciogliere per evitare che si possa pensare che sia un primo passo nella direzione indicata dal Premier".

Già pronte le prime iniziative per contrastare la decisione di Renzi: si partità con applicazione formale della legge attuale anche se questo vorrà dire bloccare l'attività del Paese. Si comincerà con l'EXPO, in cui tutti i professionisti si rifiuteranno di firmare le cosiddette certificazioni sostitutive dei collaudi.

I Geometri si riuteranno quindi di supportare i comuni nell'accatastamento degli immobili già ora bloccati dalle norme del decreto sblocca italia. E nei tribunali i Periti applicheranno tassativamente le tariffe di legge.

"Ho già chiesto a tutti i deputati e senatori che fanno parte della nostra categoria di bloccare con forza il disegno di legge" ha sottolineato Zambrano "e ci siamo già appellati a Bruxelles. Una Task Force di saggi sta lavorando per una controproposta".

E l'opposizione politica ? Il provvedimento riunisce  per una volta il PD. Entusiasta il parere di Bersani "finalmente Matteo ha capito che la riforma del Paese richiede l'abbattimento dei poteri forti, dei poteri occulti che in modo coorporativo bloccano da tempo lo sviluppo, e non solo industriale"

"E' ora di riprendere con le lenzuolate, per me il lenzuolo è il paradigma della crescita, dell'innovazione, degli investimenti. È il motore dello sviluppo, polemizzo con chi lo fa diventare l'impedimento.


1 aprile 2015, ore 10.30

Sì, si è trattato del nostro tradizionale pesce d'aprile. L'anno scorso avevamo "fatto uscire" le norme tecniche fb.me/7ICjevJVM quest'anno abbiamo "unito i consigli nazionali delle professioi". E come l'anno scorso non si è trattato di un semplice pesce di aprile, ma con la scusa dello "scherzo" abbiamo voluto toccare un tema caldo: l'anno scorso le NTC, quest'anno la riforma delle professioni. Lo abbiamo fatto estremizzando, mettendo in bocca ad alcuni personaggi alcune frasi di effetto, ma che il nervo dei professionisti fosse scoperto lo si capisce leggendo le centinaia di commenti postati su Facebook (dove si sono superate le 100.000 visualizzazioni). Sul FNAILP sono andati avanti tutta la notte a discutere, incazzarsi, accusarsi, proporre, fregandosene di chi postava che l'articolo era un pesce di aprile. Ci sono persone che non so quando abbiano, o se abbiano, dormito. L'articolo richiama Renzi, Giannini, Zambrano: tre nomi chiave per una riforma che dovrà esserci, per superare il fiasco delle STP, per aggiornare un sistema scolastico che non tiene conto dell'evoluzione della professione, per rivedere un sistema pensionistico che invece di fare fruttare il capitale dissangua gli iscritti, per rivedere una frammentazione degli ordini insostenibile per una categoria che vede precipitare i propri redditi, per dare valore alle differenze invece di farci sembrare tutti uguali. E' stato questo ultimo punto che mi ha ispirato per la scrittura dell'articolo. Il fatto che la certificazione energetica potesse essere rilasciata da qualsiasi professionista tecnico a prescindere dal titolo di studio mi è sembrata una prova generale per arrivare a una massificazione delle competenze. Un segnale preoccupante, assurdo, seguito poi dallo spot del governo in cui si invitava di fatto il cittadino a fregarsene dei professionisti per mettere mano alla ristrutturazione della casa. Spero che Matteo Renzi, che abbiamo citato in tutti i nostri twitter, abbia avuto modo di leggere il nostro articolo e qualche commento.

Non mi resta che scusarmi, innanzitutto con tutti coloro che hanno "abboccato", spero che capiscano che non si è trattata di una semplice presa in giro, ma un modo "irriverente" di sollevare un problema: la professione va riformata, prima che qualcun altro finisca per riformarci ... INGENIO è così, è un portale indipendente, forse l'unico a diffondere tanti articoli tecnici, forse l'unico a occuparsi della professione cercando di stimolare le opinioni e i pareri, anche più diversi.

Un cordiale saluto ai nostri lettori

Andrea Dari