Impermeabilizzazione | Sostenibilità | Coperture | POLYGLASS SPA
Data Pubblicazione:

Rifacimento e risanamento di una copertura: più valore, meno impatto

Come valorizzare un edificio a partire dalla copertura in un’ottica di un’edilizia sostenibile

Rifacimento o risanamento?

Aumentare la durabilità della copertura di un edificio, incrementandone le prestazioni in termini di isolamento e risparmio energetico, è il primo approccio per limitarne l’impatto sull’ambiente.
Scelta dei prodotti, metodologia di applicazione e manutenzione hanno un’influenza significativa sul rendimento delle coperture in termini di sostenibilità e sono aspetti fondamentali da considerare nella progettazione di un intervento di risanamento o rifacimento conservativo.

Quali sono i motivi che spingono alla scelta di una semplice manutenzione, di una parziale ristrutturazione e quando invece si rende necessario un totale rifacimento?
Alla base dell’intervento sulla copertura di un edificio possono esserci diverse ragioni quali l’esigenza di un adeguamento dell’isolamento termico o l’installazione di un impianto fotovoltaico, per risparmiare sui costi energetici, il deterioramento della struttura dovuto a eventi atmosferici estremi, come per esempio la grandine, la presenza di infiltrazioni o l’eliminazione di difetti strutturali causati da una progettazione errata.
In tutti i casi, è essenziale fare subito chiarezza sullo stato di fatto dell’immobile e sulle aspettative prima di scegliere la tipologia di intervento da effettuare.

Polyglass SpAazienda parte del Gruppo Mapei, attiva da oltre cinquant’anni nello sviluppo e produzione di materiali e sistemi impermeabili – ha pubblicato un approfondimento tecnico che aiuta a orientarsi nella scelta dell’intervento più adatto: scarica il focus tecnico sul risanamento e rifacimento delle coperture.

Premesso che il sopralluogo in loco è di fatto l’unico modo per procedere a una corretta analisi della copertura e alla scelta dell’intervento da realizzare, entrambi gli approcci hanno dei notevoli vantaggi.

Il risanamento con sovracopertura

Potrebbe sembrare che il modo più efficace per risanare una copertura sia realizzarla ex novo, rimuovendo la stratigrafia esistente e ricreandola da zero, così da eliminare qualsiasi difetto. Di fatto, i costi di demolizione sono spesso ingenti e implicano un notevole dispendio di energie e un impatto ambientale non indifferente.
Se la situazione lo permette, si consiglia quindi di procedere con la realizzazione di una sovra-copertura.

Case history – Manto sintetico in FPO/TPO

Nel caso di questo ipermercato di circa 5.000m2, la committenza aveva la necessità di riqualificare l’impermeabilizzazione, rendendo la copertura resistente all’azione del fuoco, per poter successivamente installare un nuovo impianto fotovoltaico.
Per questo si è scelto di procedere con una sovra-copertura fissata meccanicamente sopra l’impermeabilizzazione precedente.

Il doppio strato di membrane bituminose posato originariamente è rimasto in loco, superiormente è stato applicato uno strato di separazione non infiammabile in velo di vetro e il manto impermeabile MAPEPLAN T M 18 BROOF(t2) certificato anti-fuoco, fornito da Polyglass S.p.A., idoneo all’installazione dell’impianto fotovoltaico.

La copertura prima e dopo l’intervento di risanamento.

Case history – Membrane bituminose

La copertura di questo complesso residenziale era già stata oggetto in passato di alcuni interventi di manutenzione straordinaria per porre rimedio ad alcune infiltrazioni.
Essendo il sistema impermeabile esistente ben vincolato al supporto sul piano e distaccato solo in corrispondenza dei risvolti verticali, causa delle infiltrazioni, si è potuto procedere con un rifacimento di sovracopertura rimuovendo le membrane esistenti solo laddove distaccate.
La stratigrafia esistente è stata regolarizzata tramite il taglio e la nuova sfiammatura delle ondulazioni e delle grinze presenti sulle membrane bituminose, in modo da ripristinarne l’adesione in quei punti.

Per rispettare l’attuale normativa per l’efficientamento energetico è stata prevista un’integrazione di isolamento termico e sono stati applicati dei pannelli termoisolanti in poliuretano espanso rivestiti sulla faccia superiore con velovetro bitumato. Infine, sono stati applicati a fiamma due strati impermeabili di POLYFLEX ULTRA P, membrana in bitume polimero fornita da Polyglass Sp.A., il secondo dei quali in versione granigliata bianca ad alta riflettanza.

La copertura prima e dopo l’intervento di rifacimento

Il rifacimento ex-novo

Nel caso di un rifacimento completo è necessario scegliere prodotti ad alte prestazioni e prestare attenzione alla progettazione e alla realizzazione dei dettagli costruttivi, in quanto le infiltrazioni sono spesso causate da errori di posa che impediscono la corretta tenuta all’acqua.
È pertanto indispensabile redigere un progetto dettagliato dell’intervento, secondo la normativa UNI 8178-2 e secondo il Codice di Pratica I.G.L.A.E., che tenga in considerazione vari aspetti.

  • L’impiantistica
    In caso di presenza di impiantistica in copertura è necessario sollevare i macchinari in modo da dare continuità all’impermeabilizzazione ed effettuare correttamente il rifacimento. Per questo, la norma UNI 8178-2 consiglia nelle nuove coperture di installare l’impiantistica sollevata rispetto all’elemento di tenuta, in modo da permettere la corretta manutenzione nel tempo.
  • I corpi uscenti
    I corpi uscenti rappresentano punti di discontinuità: è opportuno impermeabilizzarli correttamente mediante elementi prefabbricati ad hoc. Una valida opzione per una completa sigillatura è il sistema POLYSEALANT SYSTEM prodotto da Polyglass S.p.A.
  • Le pendenze
    I ristagni in copertura sono spesso il risultato della mancanza di corrette pendenze e sono spesso fonte di infiltrazione. La pendenza deve sempre essere maggiore o uguale all’1% per coperture senza isolamento termico o con isolamento termico a tetto caldo e maggiore all’1,5% per coperture con isolamento termico a tetto rovescio o a tetto sandwich (riferimento Norma UNI 8178-2). Inoltre, deve sempre essere progettato un adeguato sistema di scarico delle acque piovane.
  • La barriera al vapore
    La barriera al vapore deve essere prevista nel caso di stratigrafie con isolamento termico a tetto caldo e deve essere correttamente dimensionata in modo da evitare problemi di condensa interstiziale; Lo strato di isolamento termico deve essere correttamente posizionato all’interno della stratigrafia di copertura, deve rispettare le indicazioni progettuali e le direttive di posa specificate nella normativa vigente (riferimento Norma UNI 8178-2).
  • Lo strato di finitura
    Nel caso di impermeabilizzazione con membrane in bitume distillato polimero, l’ultimo strato deve sempre essere in classe di prestazione S, come indicato nel codice di pratica I.G.L.A.E. e, nel caso di coperture con membrane a vista, protetto dall’azione dei raggi U.V. con scaglie di ardesia o con pitture riflettenti, che eventualmente possano aiutare ad incrementare la riflettanza della copertura.

Per approfondire la normativa di riferimento, le stratigrafie, i prodotti conformi e tante case history, scarica il focus tecnico sul risanamento e rifacimento delle coperture redatto da Polyglass.

Investi nella tua formazione: partecipa ai convegni, webinar e seminari tecnici di Polyglass S.p.A. dedicati ai professionisti.

Immagini

Coperture

News e approfondimenti tecnici e normativi sulle coperture, con riferimento alle diverse tecnologie e soluzioni applicabili e all’innovazione

Scopri di più

Impermeabilizzazione

Con questo TOPIC si è voluto raccogliere tutti gli articoli che si occupano del tema, delicato, dell'impermeabilizzazione.

Scopri di più

Sostenibilità

Con questo Topic riportiamo quanto pubblichiamo su quello che riguarda il tema della sostenibilità: gli accordi internazionali e nazionali, i protocolli di certificazione energetici ambientali, le news e gli approfondimenti scientifici, i commenti.

Scopri di più

Leggi anche