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Riqualificare scuole e case popolari dimezza consumi energia

La riqualificazione di scuole, municipi e case popolari puo' alleggerire le bollette dei Comuni riducendo i consumi energetici fino al 50%

Interventi utili per obiettivi del patto dei sindaci Ue

La riqualificazione di scuole, municipi e case popolari può alleggerire le bollette dei Comuni riducendo i consumi energetici fino al 50%: si tratta quindi di una mossa cruciale anche per il raggiungimento degli obiettivi fissati dal Patto dei Sindaci Ue per l'energia sostenibile, di cui si è parlato ieri a Bruxelles. A stimarlo sono gli esperti di Rse (Ricerca sul Sistema Energetico), che da tempo offrono consulenze alle amministrazioni locali che vogliono rendere più "intelligenti" i loro consumi energetici.

Sostituzione degli infissi, interventi di cappottatura, sostituzione delle vecchie caldaie con quelle a maggiori prestazioni, oppure con pompe di calore e sistemi di teleriscaldamento: sono molteplici le misure che il Comune può mettere in atto per controllare i consumi energetici, tagliandoli dal 30% fino anche al 50%. ''Sono però interventi costosi, che richiedono dai 100 ai 300 euro per metro quadro di superficie del pavimento, e hanno tempi di ritorno molto lunghi, che vanno dai 20 ai 40 anni'', spiega Marco Borgarello, del dipartimento sviluppo dei sistemi elettrici di Rse. ''Per consentire alle amministrazioni locali di intraprendere questa strada - aggiunge - è necessaria una seria politica di promozione a livello nazionale''.

La riqualificazione degli edifici non è però l'unica strada per raggiungere l'obiettivo fissato dal Patto dei Sindaci, quello cioè di ridurre del 20% le emissioni di anidride carbonica entro il 2020. ''Si può intervenire sull'illuminazione pubblica, sulle rinnovabili, sulla mobilità urbana e sulle infrastrutture'', ricorda Borgarello. ''Il primo passo però è che le amministrazioni locali diventino davvero consapevoli dei propri consumi''.

ansa.it