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Riqualificazione energetica nelle scuole: riattivati ufficialmente i contributi del fondo Kyoto

L’11 Marzo scorso è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto 22 Febbraio 2016, che disciplina la riprogrammazione delle risorse finanziarie residue, previste originariamente dal Decreto Interministeriale n. 66 del 14 Aprile 2015, in merito agli interventi di retrofit energetico sugli edifici scolastici

Pubblicata in GU la domanda per l’accesso alle risorse.
 
L’11 Marzo scorso è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto 22 Febbraio 2016, che disciplina la riprogrammazione delle risorse finanziarie residue, previste originariamente dal Decreto Interministeriale n. 66 del 14 Aprile 2015, in merito agli interventi di retrofit energetico sugli edifici scolastici.

Il decreto si inserisce nel quadro più ampio delle misure previste nel “Protocollo d’intesa per migliorare la qualità dell’aria”, sottoscritto il 30 dicembre 2015 dal ministro dell’Ambiente, dal presidente della Conferenza delle Regioni e dal presidente dell’Anci, che mira a dare una risposta sistematica al problema delle emissioni di CO2.
Le risorse residue ammontano a circa 250 milioni di euro.
I finanziamenti a tasso agevolato rimangono dell’ordine dello 0,25% per gli interventi che portino ad un incremento di almeno due classi della prestazione energetica dell’edificio scolastico in un arco temporale massimo di 3 anni.
 
La domanda per accedere a tali finanziamenti potrà essere presentata entro 180 giorni a decorrere dalla data di pubblicazione, da parte del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, di apposito comunicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, ovvero a decorrere dall’11 Marzo 2016.
 
I modelli per la presentazione delle domande di ammissione ai finanziamenti agevolati sono allegati sotto le lettere A) e B) del Decreto 22 Febbraio 2016.
Possono beneficiare dei finanziamenti disciplinati dal presente decreto i soggetti pubblici proprietari di immobili pubblici destinati all’istruzione scolastica, inclusi gli asili nido, all’istruzione universitaria e di edifici pubblici dell'alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM).
Requisito essenziale per l’accesso al finanziamento è la predisposizione di una Diagnosi Energetica dell’edificio.  In seguito alle difficoltà riscontrate precedentemente nell’elaborare i dati che riguardano la valutazione dello stato degli edifici e l'indicazione degli interventi necessari all’efficientamento energetico nei tempi previsti, il Ministero dell’ambiente ha avviato una collaborazione con ENEA al fine di assicurare uniformità e qualità scientifica delle stime e coerente programmazione degli interventi.
Si auspica una migliore riuscita rispetto al primo bando grazie all’aumento dei tempi di consegna della domanda, da 90 a 180 giorni dopo la pubblicazione in GU del decreto, e alla collaborazione con ENEA per l’acquisizione, l’elaborazione degli audit energetici e la definizione degli interventi.
In un’intervista, il ministro Galletti afferma: “il nuovo bando ci consente di dare nuove opportunità a quel tessuto imprenditoriale che lavora sull’efficienza energetica e la qualità ambientale nelle nostre città: scuole più sostenibili non sono solo più adeguate per l’attività dei nostri ragazzi, ma anche punto qualificante di una seria politica di contrasto dell’inquinamento e di riqualificazione del patrimonio edilizio pubblico".