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Robustezza delle strutture prefabbricate. La Guida fib

ALL'INTERNO LA DESCRIZIONE DELLA GUIDA FIB SULLA ROBUSTEZZA DELLE STRUTTURE PREFABBRICATE IN CALCESTRUZZO

Memoria tratta dagli Atti delle GIORNATE AICAP 2014 - Bergamo 22-24 maggio 2014

Il requisito di “Robustezza” è sempre stato presente nelle norme tecniche per le strutture, in forma generica. Solo in tempi recenti i principi e le regole per soddisfarlo si vanno esplicitando. In particolare la fib, promotrice da mezzo secolo della valutazione della sicurezza e dell’evoluzione dei codici per il calcestruzzo strutturale, ne tratta ampiamente nel suo Nuovo Codice Modello MC2010.
Nella prefabbricazione si è sempre provveduto a collegare elementi separati per comporre le strutture. Sin dalla fase concettuale del progetto, il problema è presente. In pratica, quindi, questa tecnica per prima ha dovuto focalizzarsi sui modi di tenere insieme le strutture, cioè di dotarle di robustezza, con ciò anticipando concetti e soluzioni, che risultano poi validi anche per le strutture eseguite in opera “monoliticamente”, troppo facilmente considerate robuste intrinsecamente.
Così, la prefabbricazione si è trovata ad anticipare anche l’esplicazione di regole dettagliate per la progettazione in funzione della robustezza, con una Guida Pratica, fornita di esempi e particolari costruttivi, che implementano i principi del MC 2010.
In questo articolo se ne illustrano e commentano i contenuti.

INTRODUZIONE
La robustezza rappresenta la capacità di una struttura di opporsi ad azioni eccezionali , non contemplate fra le azioni prevedibili di norma nell’esercizio ordinario della costruzione, limitandone ragionevolmente le conseguenze; più precisamente, andando incontro solo a inevitabili rotture circoscritte, pur accettando il superamento degli stati limite convenzionali di esercizio e in parte ultimi.
La robustezza assicura quindi che il danno (collasso) della struttura non sia sproporzionato e in particolare non si propaghi rispetto a quello direttamente provocato dall’evento eccezionale.
Tale requisito è stato sempre menzionato nella normativa tecnica in forma generica ma vi riceve oggi un’attenzione crescente e vieppiù dettagliata.

Il nuovo Codice Modello fib MC 2010 [4] è, come dice il nome, studiato per ispirare la normativa tecnica a venire sulle strutture in calcestruzzo. Riguarda il “calcestruzzo strutturale”, con cui s’intende, come noto, tutto ciò che un tempo era chiamato da noi cemento armato, cemento armato precompresso e cemento non armato. Il MC 2010 è un documento molto avanzato, allineato con lo stato dell’arte, come lo sono stati gli omologhi codici modello, prodotti con cadenza ventennale dai predecessori di fib, CEB e FIP, che sono serviti in particolare per l’elaborazione degli Eurocodici strutturali. Al di là di tale funzione, esso può fornire validi modelli e riferimenti operativi in problemi ancora non trattati dalle norme tecniche ufficiali.

La fib ha prodotto inoltre una Guida Pratica [6] per progettare in funzione della robustezza le strutture prefabbricate. Questo è il primo documento applicativo che tratta la materia.

AZIONI ECCEZIONALI

Le azioni eccezionali si materializzano molto raramente e sono meno prevedibili, nella natura nell’ intensità e nel tempo, di quelle ordinarie ma possono provocare danni catastrofici. Esse (dette “accidentali” internazionalmente) possono essere rappresentate dall’impatto di un mobile (veicolo terrestre, mezzo operativo, natante, aereo) o di materiali, detriti o proietti vari; da un’esplosione casuale o dolosa; da un terremoto o maremoto in zona consideratane non soggetta, in assoluto o per l’intensità riscontrata; da alluvioni, eruzioni, frane, valanghe, crolli di adiacenze; da errori di progettazione e/o di esecuzione; da deterioramento di elemento strutturale. La definizione può essere rivolta anche all’incendio, alla cui resistenza però viene dedicata da più tempo una trattazione specifica nelle norme tecniche.
La robustezza deve essere quindi una proprietà qualitativa intrinseca della struttura per fronteggiare tali azioni, limitandone o circoscrivendone le conseguenze, associata a una strategia, volta a evitarle o ridurle dall’origine.
Il requisito di robustezza è un componente del concetto più ampio di “affidabilità” di una struttura come sistema.

ALL'INTERNO DELL'ARTICOLO SI APPROFONDISCONO:

  • IL CODICE MODELLO fib MC 2010
  • STRUTTURE PREFABBRICATE
  • LA GUIDA fib

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