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SISMABONUS: perchè è necessario avere le LINEE GUIDA sulla CLASSIFICAZIONE SISMICA degli EDIFICI

I SISMABONUS ci sono già ma, al momento, sono ancora poco utilizzati.  Il perchè nasce da più motivi, il primo a causa di un vincolo tecnico/economico.

Vediamo di capire il perchè. La legge di Stabilità 2017 ha disposto la proroga della detrazione per le spese relative ad interventi finalizzati all’adozione di misure antisismiche ex articolo 16-bis, comma 1, lettera i), del Tuir, introducendo tuttavia alcune novità rispetto a quanto previsto per il 2016.

In particolare è stato modificato l’articolo 16, comma 1-bis, del D.L. 63/2013 il quale ora dispone che a decorrere dall’1.1.2017:

  • per le spese sostenute dal 1º gennaio 2017 al 31 dicembre 2021 per interventi le cui procedure autorizzatorie sono iniziate dopo l’1.2017,
  • su edifici ubicati nelle zone sismiche ad alta pericolosità (zone 1 e 2) e nella zona sismica 3 di cui all’ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3274 del 20 marzo 2003, riferite a costruzioni adibite ad abitazione e ad attività produttive, spetta una detrazione dall’imposta lorda nella misura del 50%, fino ad un ammontare complessivo delle stesse spese non superiore a 96.000 euro per unità immobiliare per ciascun anno. La detrazione deve essere ripartita in cinque quote annuali di pari importo nell’anno di sostenimento delle spese e in quelli successivi.

Nel caso in cui gli interventi realizzati in ciascun anno consistano nella mera prosecuzione di interventi iniziati in anni precedenti, ai fini del computo del limite massimo delle spese ammesse a fruire della detrazione, si deve tener conto anche delle spese sostenute negli stessi anni per le quali si è già fruito della detrazione.

Rispetto alla norma in vigore fino al 31.12.2016 è stata però introdotta una diversa ripartizione della detrazione (da 10 a 5 rate) e un abbassamento dell’aliquota (dal 65% al 50%).

Viene tuttavia ampliata la platea delle costruzioni alle quali è applicabile l’agevolazione in quanto la norma ora fa riferimento non solo ad abitazioni principali ma a costruzioni adibite ad abitazioni e attività produttive anche ricomprese nella zona sismica 3 di cui all’ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3274 del 20 marzo 2003, mentre fino al 31.12.2016 la disposizione riguardava solo le zone 1 e 2.

Il nuovo comma 1-quater aggiunto all’articolo 16 del D.L. 63/2013 prevede inoltre il potenziamento dell’aliquota della detrazione, ed è qui che si comprende quanto sia importante avere il documento di classificazione sismica degli edifici:

  • al 70% qualora dalla realizzazione degli interventi derivi una riduzione del rischio sismico che determini il passaggio ad una classe di rischio inferiore;
  • all’80% qualora dall’intervento derivi il passaggio a due classi di rischio inferiori.

E pertanto si prevede che un apposito decreto, da adottare entro il 28 febbraio 2017, stabilisca le linee guida per la classificazione di rischio sismico delle costruzioni nonché le modalità per l’attestazione, da parte di professionisti abilitati, dell’efficacia degli interventi effettuati.

Ma non basta, Il successivo e nuovo comma 1-quinquies prevede poi che qualora gli interventi siano realizzati sulle parti comuni di edifici condominiali, l’aliquota della detrazione sia pari:

  • al 75% qualora dalla realizzazione degli interventi derivi una riduzione del rischio sismico che determini il passaggio ad una classe di rischio inferiore;
  • all’85% qualora dall’intervento derivi il passaggio a due classi di rischio inferiori.

Anche tali ultime detrazioni si applicano su un ammontare delle spese non superiore a euro 96.000 moltiplicato per il numero delle unità immobiliari di ciascun edificio.  Possiamo poi aggiungere che i soggetti beneficiari della detrazione hanno la possibilità per tali interventi (realizzati dall’1.1.2017) di optare per la cessione del corrispondente credito ai fornitori che hanno effettuato gli interventi o ad ad altri soggetti privati (ad esclusione di istituti di credito ed intermediari finanziari), con la facoltà di successiva cessione del credito.

Anche le modalità di attuazione di tale disposizione dovranno essere definite con provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate, da adottare entro sessanta giorni dalla data di entrata della Legge (quindi entro il 1.3.2017).

In attesa di un incentivo più importante

E' logico quindi che, di fronte alla possibilità di poter avere un incentivo significativamente più importante quando saranno approvae, finalmente, le Linee Guida sulla Classificazione Sismica, e che peraltro sia stato previsto quando questo documento ci sarà (28 febbraio 2017) ha di fatto bloccato l'interesse per l'utilizzo immediato dei SismoBonus. Anche perchè poi la legge consente di avviare gli interventi fino al 2021: quindi che fretta c'è.

La fretta invece ci dovrebbe essere per l'approvazione delle suddette Linee Guida, fretta che finalmente sembra sia arrivata al Ministro Delrio.

 Le Linee Guida sulla Classificazione: come nascono

Il documento di cui tanto si parla nasce da un decreto dell'allora Ministro delle infrastrutture e Trasporti Maurizio Lupi (vedi "LUPI istituisce una COMMISSIONE per la CLASSIFICAZIONE SISMICA"). Al lavoro partecipa un superteam di esperti - Pietro Baratono, Franco Braga, Gian Michele Calvi, Mauro Dolce, Gaetano Manfredi, Emanuele Renzi, e la segreteria è curata da ISI, Associazione Ingegneria Sismica Italiana. Alla base del lavoro una proposta del Prof. Calvi contenuta in questo articolo "CLASSIFICAZIONE SISMICA DEGLI EDIFICI: una nuova visione tecnica ed economica della sismica".

I lavori procedono in tempi abbastanza brevi (per l'Italia) in un dibattito tecnico in cui si confrontano visioni spesso anche diverse, ma con un unico obiettivo: dare un riferimento tecnico-scientifico per la classificazione sismica tecnico-economica degli edifici. Ed a aprile del 2015 la Commissione completa il suo lavoro ("Nasce la classificazione sismica italiana degli edifici").

Il contenuto del documento è riservato, ma da un colloquio con chi ha partecipato alla sua redazione emerge che all'interno delle Linee Guida vi è un sistema di catalogazione dei fabbricati, sul modello della certificazione energetica, che consentirà di capire immediatamente - anche per il cottadino - qual sia il grado di rischio dell'edificio in caso di terremoto.

Elemento chiave della classificazione è il concetto di Expected annual loss, il costo medio annuo da sostenere per riparare i danni e coprire le perdite causate da eventi sismici: in una struttura efficiente questo costo è trascurabile, nelle strutture più vecchie tende a salire, fino al momento in cui può essere più conveniente demolire e ricostruire i fabbricati.

Nel frattempo è però successo un fatto inaspettato: il 20 marzo dello stesso anno il Ministro Maurizio Lupi ha dato le dimissioni, per la nota vicenda del "caso Incalza". Succede quindi che il documento etichettato Lupi finisca sul tavolo del nuovo ministro Graziano Delrio. Ovviamente, probabilmente per questa etichetta, il documento non viene reso cogente, anzi.

Con INGENIO continuiamo a seguire il caso. Anche perchè Federcasa, ente governato dall'Ing. Luca Talluri, persona molto vicina a Renzi, decide di prenderlo subito in uso per l'edilizia popolare. In occasione della presentazione dell'accordo con ISI, abbiamo intervistato l'ing. Pietro Baratono, che aveva presieduto la commissione (ecco la video intervista), che ci evidenzia due strade possibili per le Linee Guida appena concluse:

  • essere utilizzate come un semplice strumento tecnico volontario, che servirà soprattutto per aiutare i soggetti pubblici e privati a fare valutazioni sul proprio patrimonio
  • essere collegate le linee guida agli incentivi fiscali per le operazioni di miglioramento antisismico.

Nella video intervista l'ing. Pietro Baratono evidenzia proprio  la parola spetti al Ministro Graziano Delrio: «La premessa è che sarà il ministro a decidere cosa fare dalle classificazione. Detto questo, l'obiettivo da cui siamo partiti era creare un oggetto tecnico che consentisse di operare una valutazione tecnico economica degli investimenti da fare. Non si tratta di una norma tecnica, non c'è nessun collegamento con le Ntc. Si tratta di uno strumento di pianificazione sia privata che pubblica».

Dall'intervista e dagli interventi del seminario si combprende che il documento è importante per una serie di motivi:

  • introduce un concetto di classificazione oggi ignorato dal mercato immobiliare, ossia la sicurezza di un edificio,
  • da dei riferimenti per poter intervenire per migliorare l'efficienza di un edificio: situazione, obiettivi, ...
  • fornisce uno strumento per gli incentivi
  • crea un valore facilmente comprensibile dalla collettività

Sul sito di Edilizia e Territorio esce un ulteriore commento dell'Ing. Baratono: «In termini molto semplificati la classificazione serve a definire quando un edificio ha un rischio sismico più elevato, in funzione della sua capacità di non danneggiarsi troppo nel corso di un terremoto». Tutto è partito dalla questione delle detrazioni fiscali, perché c'era l'esigenza di creare una strumentazione tecnica in grado di consentire la misurazione dei miglioramenti antisismici. «All'inizio era quello il tema principale – dice ancora il provveditore -, ma poi ci siamo resi conto che gli utilizzi potevano essere molti altri. La classificazione può essere uno strumento che consentirà di aiutare a mitigare il rischio di un patrimonio edilizio vulnerabile, risparmiando i tre miliardi all'anno che lo Stato paga per il ripristino dopo eventi calamitosi».

Come già accennato, il documento interessa molto a Federcasa, che riunisce i 100 Iacp/Ater d'Italia. In una intervista a Edilizia e Territorio il Presidente Luca Talluri sottolineava che Federcasa l'intenzione di esaminare l'intero stock edilizio gestito. «Vogliamo programmare uno screening approfondito dello stato di salute di tutti i fabbricati che si trovano nelle aree del paese a più elevato rischio sismico» ... «Per quantificare il fabbisogno economico necessario a eliminare il rischio sismico serve una conoscenza approfondita dello stato dell'arte, non si possono fare stime "a cazzotto". Il lavoro che abbiamo avviato con Isi serve proprio a conoscere meglio le situazioni dal punto di vista ingegneristico. Lo scopo dell'iniziativa è questo».

Ovviamente soddisfatta anche ISI che ha ispirato la realizzazione di questo documento: «La classificazione parte anche da un manifesto che abbiamo presentato del 2013 e che puntava a individuare un sistema che evitasse di attribuire gli incentivi in questo settore a pioggia. Bisognava pensare un meccanismo in tutto simile a quello del risparmio energetico. Finalmente abbiamo chiuso il lavoro tecnico, portandolo sul tavolo del ministro», raccontava allora Paolo Segala, coordinatore della sezione software di Isi. (Vedi VIDEO relazione ing. Paolo Segala)

Le Linee Guida sulla Classificazione: prosegue l'attesa

Ma il documento continua a restare sulla scrivania di Graziano Delrio. A nulla valgono le sollecitazioni che arrivano dal mondo tecnico, editoriale ( ) e anche dal parlamento. Nella primavera del 2016 un gruppo di parlamentari coordinati dall'Onorevole Claudia Mannino (Movimento 5 stelle) presentano un'interrogazione parlamentare: "5-08720 Mannino: Sull’esito dell’attivita? del gruppo di lavoro per la predisposizione di ipotesi normative per la classificazione del rischio sismico delle costruzioni." ("MOVIMENTO 5 STELLE pone una INTERROGAZIONE al MINISTRO DELRIO su prevenzioni sismica").

Nell'interrogazione l'onorevole fa una premessa giusta "premesso che: il territorio italiano presenta una situazione di pericolosità sismica medio/alta — testimoniata dal ricorrente verificarsi di terremoti, spesso anche di notevole intensità — una vulnerabilità molto elevata, non ancora conosciuta in maniera dettagliata, ed un'esposizione altissima, in considerazione della densità abitativa e della presenza di un patrimonio storico, artistico e monumentale di enorme pregio e valore".

E con l'interrogazione si chiede quindi al ministero:

"in tal senso, l'azione intrapresa sul piano legislativo non può sottrarsi all'obbligo di una verifica puntuale in termini di risultati effettivamente conseguiti e di efficacia delle misure adottate:

  • quale sia il numero e l'entità finanziaria complessiva degli interventi di adeguamento antisismico che abbiano beneficiato, per ciascuno degli anni di applicazione, delle suddette agevolazioni fiscali, con distinta indicazione delle agevolazioni relative ad interventi su edifici destinati ad abitazione e di quelle relative a costruzioni adibite ad attività produttive, nonché delle agevolazioni relative ad immobili ricadenti in zona sismica 1 e in zona sismica 2, di cui all'ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3274 del 20 marzo 2003 ed alla successiva ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3519 del 28 aprile 2006?
  • quali risultati siano stati ottenuti dal 4 agosto 2013 — data di entrata in vigore del provvedimento a favore degli interventi di adeguamento antisismico — in termini di detrazione del 65 per cento riconosciuta al contribuente che ha proceduto alla realizzazione degli interventi?
  • se non si ritenga opportuno — in ossequio a quanto stabilito dalle disposizioni contenute nel sopra citato decreto e, più in generale, nell'ottica di promuovere una concreta e più efficace politica di riduzione del rischio sismico — assumere iniziative per procedere ad una revisione dei vigenti strumenti normativi e fiscali per la realizzazione degli interventi di adeguamento antisismico delle costruzioni?
  • quali siano i risultati del lavoro che è stato effettuato dal gruppo di studio richiamato nelle premesse e se, in che tempi ed attraverso quali modalità il Governo intenda avvalersene, anche ai fini della elaborazione di una più adeguata metodologia di classificazione del rischio sismico. (412936)"

(Ecco il testo completo dell'interrogazione)

Risponde non il Ministro ma il sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Umberto Del Basso De Caro. Nella risposta il sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, sottolinea "che il gruppo di studio ha elaborato specifiche linee guida prendendo in considerazione la classificazione in termini di vulnerabilità con la finalità di arrivare ad una classificazione riferita al rischio sismico dipendente non solo dalla vulnerabilità ma anche dalla pericolosità del sito e dall’esposizione. Per la prima volta in Italia, si è cercato di tracciare un percorso chiaro per la classificazione del rischio sismico degli edifici. Queste linee guida, che costituiscono un documento tecnicamente valido e innovativo, sono ad oggi all’esame dei competenti uffici tecnici del MIT e verranno a breve rese pubbliche; certamente potranno costituire un valido supporto all’azione di riduzione del rischio sismico nonché alla migliore comprensione e percezione del rischio sismico da parte dei proprietari delle costruzioni, pubblici o privati, e da parte dei progettisti."
(Di seguito il testo integrale della risposta)

Dopo questa risposta il parlamento s'acquieta, anche i parlamentari che hanno sollevato il problema sembrano accontentarsi della risposta. Ma le voci che girano sono che in realtà il documento sia ancora nel cassetto del Ministro, e che non ci sia la minima intenzione di fargli prendere aria. Perchè questo ? Perchè questo siamo, un Paese che ogni pochi anni è colpito da un sisma significativo, ma al tempo stesso un Paese in cui  chi si è succeduto al governo ha continuato a piangere per l'ultima tragedia per poi sostanzialmente non far nulla (VEDI ARTICOLO Friuli 6 maggio 1976: 40 anni di pianti ipocriti e grande dignità) sotto la pressione della lobby degli immobiliaristi, impauriti del fatto di vedere crollare il valore dei propri immobili poco sicuri, o di chi voleva continuare a costruire a bassi costi (e bassa qualità).

24 agosto 2016: arriva il terremoto ad Amatrice

E nell'attesa che succeda qualcosa, qualcosa purtroppo succede. Il 24 agosto un terremoto devasta Amatrice e la zona circostante. La prima forte scossa si è avuta il 24 agosto 2016 e ha avuto una magnitudo di 6,0, con epicentro situato lungo la Valle del Tronto, tra i comuni di Accumoli (RI) e Arquata del Tronto (AP). Seguono poi due potenti repliche  il 26 ottobre 2016 con epicentri al confine umbro-marchigiano, tra i comuni della Provincia di Macerata di Visso, Ussita e Castelsantangelo sul Nera.

E ovviamente c'è Porta a Porta e ovviamente partecipa il Ministro Delrio. Si promette di intervenire e si racconta che qualche settimana prima siano state consegnate al Consiglio Superiore dei LLPP le bozze delle ormai famose Linee Guida per la classificazione sismica. Ma le voci di corridoio ci dicono che ancora il documento non sia arrivato sul tavolo del Presidente Sessa.

Il ripetersi delel scosse e delle tragedie serra ricorda però che non ci si possa fermare, e finalmente viene nominata una "commissione relatrice" che abbia il compito di analizzare il documento messo a punto dalla "commissione redatrice" coordinata da Baratono. Questa volta il coordinamento è affidato al Prof. Edoardo Cosenza.

La Commissione prende in esame il documento, e sembra volergli dare una nuova direzione, più orientata alla salvaguardia della vita. Sul tema INGENIO intervista Edoardo Cosenza, chiedendo a che punto si sia arrivati con il documento e cosa cambi rispetto alla bozza predisposta dalla Commissione Baratono: "Abbiamo fatto varie riunioni, anche alla presenza di alcuni componenti della Commissione redattrice. Siamo tutti d'accordo sui pochi cambiamenti da introdurre, soprattutto per avere continuità con le regole che in genere si utilizzano in Italia per finanziare interventi e per rendere il testo di semplice e chiara applicazione. D'altra parte il testo nasce come Linea Guida di carattere generale ed invece se ne richiede un'applicazione pratica da subito. Dunque alcuni adattamenti sono utili ed indispensabili, naturalmente sempre da concertare in accordo con la Commissione che inizialmente ha redatto il testo e con il Presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ing. Massimo Sessa che presiede l'Assemblea Generale che in definitiva deve approvarlo." (LINK all'intervista)

Esce l'articolo di Latour su Edilizia e Territorio

Su Edilizia e Territorio esce il 20 di gennaio un articolo a firma di Giuseppe Latour: "Terremoto/2. Ntc e Sismabonus, percorso lento per i due provvedimenti chiave del sistema di prevenzione - La lunga maratona delle scosse in Centro Italia, partita ad agosto e ancora in corso, non è riuscita a mettere le ali agli strumenti di prevenzione che il Governo aveva in sospeso"

Per Latour "Burocrazia batte emergenza, due a zero" e l'articolo tocca le corde giuste. Si dice (nei corridoi) che il neo Presidente ANCE solleciti il Capo del Governo Gentiloni e questo sia poi intervenuto sul Ministro Delrio. Non sappiamo se sia vero, ma il 26 gennaio il Ministro Delrio esce allo scoperto rassicurando i costruttori: «Entro febbraio le classi sismiche». A questo punto viene convocata con grande fretta una riunione da Massimo Sessa presso il Consiglio Superiore dei LLPP, convocando i rappresentanti della commissione redatrice e relatrice, e nuovi esperti del Consiglio, proprio per il giorno 26 gennaio.

Per saperne di più ho contattato il prof. Franco Braga. Il Professore ci ha informato che la riunione è stata importante, di vivo confronto tecnico, in cui è emersa una generale condivisione dei principi contenuti nel lavoro della commissione redattrice. "Ora il lavoro - che si dovrà concludere in tempi brevissimi - avrà come obiettivo quello di rendere il documento iniziale - corretto da un punto di vista tecnico ma ancora molto scientifico - più applicabile e operativo sul campo."

Completata la predisposizione il documento dovrà poi essere sottoposto all'Assemblea del Consiglio Superiore dei LLPP, con l'obiettivo di avere il documento finale già per la fine del mese di febbraio.

Il documento finale sarà quindi molto vicino a quello completato nel 2015, probabilmente più snello per facilitarne un'uso diffuso, e coun un'appendice scientifica dove mantenere i riferimenti che ne fanno da solita base tecnica. Peccato che per avviare questa dieta dimagrante siano state necessarie innumerevoli scosse, e putroppo non solo verbali.

E speriamo che questa ultima pubblicazione di una ulteriore scossa, ma non sismica: per il completamento delle norme tecniche che sono state si approvate dal Conferenza Unificata delle Regioni, ma che le voci di corridoio (ormai dobbiamo affidarci sempre a questi echi) ci dicono siano ancora a Roma e ancora non inviate a Bruxelles per l'ultimo passaggio formale prima della loro pubblicazione.

E questo non basta. Perchè come scritto nell'editoriale "La messa in sicurezza sismica non si risolve solo con incentivi e proclami" occorre procedere anche su altri fronti:

  • Regole chiare su responsabilità degli interventi
  • Norme urbanistiche adeguate
  • Qualifica delle imprese e del personale
  • Tariffe professionali minime per chi controlla
  • Sensibilizzazione e formazione della popolazione

Confidiamo ... Audentes fortuna iuvat

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Con questo TOPIC si è voluto raccogliere tutti gli articoli pubblicati su INGENIO sul tema del Sismabonus.

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