Società di ingegneria: la Corte Costituzionale ne sancisce definitivamente la legittimità in ambito privato

La Corte Costituzionale ha posto la parola fine a una lunga e complessa vicenda legale, confermando la legittimità delle società di ingegneria nell’ambito privato. La decisione, che si fonda sulla legge 124 del 2017, stabilisce in maniera definitiva la validità dei contratti stipulati da queste società con committenti privati, chiudendo così una questione che aveva radici profonde nella storia normativa italiana.

Un percorso trentennale per la legittimazione

Giorgio Lupoi, presidente dell’OICE, l’associazione di categoria aderente a Confindustria, ha commentato con soddisfazione la sentenza, definendola “il coronamento di un cammino lungo trent’anni”. La vicenda ha origine nella normativa del 1939, una legge fascista e antisemita che vietava l’esercizio di attività professionali in forma societaria. Tale divieto fu abrogato dapprima dalla legge Merloni del 1994, che riconobbe giuridicamente le società di ingegneria, e successivamente dalla Legge Bersani del 1996. Tuttavia, l’assenza di un regolamento attuativo aveva mantenuto aperto un margine di incertezza interpretativa, risolto solo con la Legge annuale per il mercato e la concorrenza del 2017.

La Corte ha respinto i dubbi di legittimità sollevati dalla Corte d’appello de L’Aquila in relazione agli articoli 3, 24 e 41 della Costituzione, dichiarandoli infondati e inammissibili. Nel dettaglio, i giudici hanno sottolineato che la normativa vigente garantisce un esercizio corretto e responsabile delle professioni intellettuali, rispettando le esigenze di qualificazione professionale e responsabilità personale dei professionisti, elementi fondamentali per tutelare clienti, terzi e la collettività.

Lupoi: “Ora guardiamo avanti”

Secondo Lupoi, la decisione della Consulta non solo conferma la validità dei contratti stipulati da società di ingegneria, ma sancisce una piena legittimazione dell’attività professionale delle società di capitali e cooperative anche in assenza del regolamento previsto dalla Legge Bersani. "Finalmente ci siamo liberati di un’ultima strumentalizzazione che ci ha accompagnato per anni. Ora possiamo concentrarci sullo sviluppo del nostro settore," ha dichiarato il presidente dell’OICE, ribadendo la determinazione dell’associazione a sostenere la crescita delle società di ingegneria.

La sentenza rappresenta un punto di svolta per un comparto che ha lottato a lungo per vedersi riconosciuto pienamente il proprio ruolo nel panorama professionale italiano. Con questa legittimazione definitiva, le società di ingegneria possono guardare al futuro con rinnovata fiducia, pronte a contribuire alla modernizzazione e allo sviluppo del Paese, libere dai vincoli normativi e dalle incertezze del passato.

IN ALLEGATO LA NOTA STAMPA INTEGRALE DI OICE.