Superbonus 110% verso la proroga al 2024! La centralità dei professionisti tecnici certificati

Probabilmente non sarà nella Legge di Bilancio 2021, ma la proroga del Superbonus 110% al 31 dicembre 2024 è cosa 'quasi' fatta.

Nelle intenzioni del Governo, l'estensione temporale del super sgravio previsto dagli artt. 119 e 121 del DL Rilancio è in cima alla lista (si attende, in tal senso, l'ufficialità dei fondi del recovery plan con ripartizione entro fine anno), così come è al vaglio di valutazione la realizzazione di una piattaforma per agevolare il dialogo tra cittadini e Mise, Agenzia delle Entrate e ENEA.

La piattaforma unica per la cessione del credito

In attesa della mega piattaforma 'all inclusive', al momento esiste già quella dell'Agenzia delle Entrate dedicata all’accettazione ed alla cessione dei crediti. Le richieste di cessione, in particolare, non riguardano solo il Superbonus ma tutti i bonus casa.

Quanto gli italiani stiano utilizzando questa opzione è 'spiegato' dai numeri: per gli interventi eseguiti fino al 2019 ci sono state cessioni per quasi 580 milioni di euro da parte di 80 mila soggetti cedenti (cioè i beneficiari finali del credito, che lo 'cedono' alle banche, assicurazioni e altri istituti di credito).

La cessione del credito e i professionisti tecnici: il collegamento

E' chiaro che la cessione del credito 'fa rima' con asseverazioni e controlli: per far si che tutto vada liscio, infatti, è basilare conoscere la correttezza formale degli adempimenti, le particolarità dei visti di conformità, i limiti di spesa per ogni tipo di intervento nonché quelli necessari al fine di evitare la duplicazione di benefici e al non accavallamento tra detrazione e cessione del credito. Tutte attività a cura del professionista tecnico abilitato.

Asseverazioni, massimali, lavori: chiarimenti

L'Agenzia delle Entrate, tra FAQ e risposte a interpelli, ha di recente chiarito che:

1. il rilascio di asseverazioni da parte di soggetti non abilitati esclude la fruizione del Superbonus in modo automatico;
2. per interventi su parti comuni di edifici, nel conteggio dei massimali non si considerano solo le unità ma anche le pertinenze;
3. se un’impresa unica esegue lavori trainanti e trainati , bisogna provare la contemporaneità delle due tipologie. Fondamentale sarà quindi l’attestazione dell’impresa esecutrice.

Cosa deve fare il (bravo) professionista tecnico

• valutare la situazione attuale dell’edificio e suggerire gli interventi più opportuni;
• valutare il rispetto di tutti i requisiti tecnico-normativi del progetto per usufruire delle detrazioni;
• contabilizzare e verificare la corretta esecuzione dei lavori;
• valutare la situazione post intervento e redigere un’asseverazione tecnica che attesti la conformità dei lavori alle richieste di legge e, soprattutto, la congruità delle spese sostenute in relazione agli interventi agevolati.

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