Testo Unico Edilizia, Mazzetti (FI): "Presto una nuova bozza, sia auto-applicabile"
Il nuovo Testo Unico delle Costruzioni mira a semplificare e uniformare le normative del settore edilizio, eliminando le disposizioni obsolete e favorendo una collaborazione tra politica e professioni tecniche. L'obiettivo è migliorare la qualità dell'abitare e rilanciare la filiera edilizia con un approccio sinergico.
L'On. Mazzetti propone anche una piattaforma internazionale, un "G7 delle costruzioni"
L'edilizia italiana si prepara ad una importante svolta, con la revisione del Testo Unico delle Costruzioni. L'obiettivo è dare al settore un quadro normativo chiaro e univoco, capace di superare le frammentazioni e le ambiguità che da anni ostacolano lo sviluppo armonioso delle città e del territorio. È quanto emerso nel corso del convegno “Riprogettiamo l’Italia” organizzato dall’Intergruppo Parlamentare "Progetto Italia" presso la Curia Iulia a Roma, dove rappresentanti del mondo politico e professionale hanno discusso i punti chiave della riforma.
L'Onorevole Erica Mazzetti, presidente dell’Intergruppo "Progetto Italia", ha sottolineato la necessità di un nuovo Testo Unico che sia non solo comprensibile, ma anche auto-applicabile, prendendo esempio dal nuovo Codice degli Appalti. "Il nuovo testo nasce per uniformare un quadro normativo frammentato e per eliminare norme obsolete che hanno dimostrato la loro inefficacia. Edilizia, urbanistica e sicurezza devono fare sistema", ha dichiarato Mazzetti, evidenziando l’importanza di semplificare il complesso normativo per migliorare l’abitare e l’efficienza del settore.
La deputata ha inoltre proposto un’idea innovativa per promuovere il settore edilizio italiano: un “G7 delle costruzioni”, una piattaforma internazionale per rilanciare quella che Mazzetti definisce "la prima filiera italiana". Si tratterebbe di un forum dedicato a riunire gli attori principali del settore delle costruzioni per discutere sfide, innovazioni e opportunità di crescita, in un contesto che coinvolga sia il pubblico sia il privato.
Il contributo dei professionisti: "Spesso norme poco chiare, serve un Testo di facile interpretazione"
I rappresentanti delle professioni tecniche, presenti al convegno, hanno accolto positivamente il dialogo con le istituzioni e la possibilità di collaborare a una riforma organica del settore. Alessandro Panci, presidente dell'Ordine degli Architetti di Roma, ha sottolineato come l’attuale sistema normativo sia spesso fonte di contenziosi a causa di disposizioni poco chiare e difficili da applicare senza ulteriori chiarimenti. "Troppo spesso ci troviamo di fronte a norme inattuabili senza l'intervento di circolari esplicative", ha affermato, ribadendo l’importanza di un testo organico che possa essere facilmente interpretato e messo in pratica.
La stessa preoccupazione è stata condivisa dal Presidente del Collegio Geometri di Roma, Antonio Scaglione, il quale ha evidenziato l'importanza di un approccio sinergico tra le diverse professioni tecniche per garantire che le nuove norme rispondano alle esigenze del territorio e del settore. Il miglioramento della normativa, secondo Scaglione, "deve passare attraverso il contributo interdisciplinare delle professioni coinvolte".
Massimo Cerri, presidente dell'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma, ha posto l’accento sulla necessità di una "governance" condivisa, dove politica, professionisti, imprese e cittadini lavorino insieme per una nuova visione del futuro dell'edilizia. "Siamo in una fase contributiva in cui tutti gli attori sono protagonisti", ha dichiarato Cerri, ribadendo la necessità di stimolare un dialogo costruttivo tra tutti i soggetti coinvolti.
In questa ottica, la politica ha un ruolo centrale, come evidenziato da Mazzetti, che ha ringraziato i corpi intermedi e le categorie professionali per il loro contributo. La deputata ha inoltre annunciato l'imminente presentazione di correttivi al nuovo Codice degli Appalti, con l'obiettivo di rafforzare il partenariato pubblico-privato come strumento virtuoso per la crescita del settore.
Il percorso verso un nuovo Testo Unico delle Costruzioni è solo all’inizio, ma la direzione intrapresa sembra chiara: semplificare, uniformare e rendere auto-applicabili le norme per rispondere alle esigenze del settore e del territorio. L'obiettivo condiviso tra politica e professioni è ambizioso: migliorare la qualità dell'abitare in Italia, stimolando la crescita economica e valorizzando l'intera filiera delle costruzioni.
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