Data Pubblicazione:

Uno sguardo ai numeri dell’ABI del mese di aprile

Pubblicato il rapporto ABI di aprile sui principali parametri finanziari relativi al mese di marzo

Si riportano di seguito le maggiori evidenze del Rapporto Mensile (Aprile) redatto dall’ABI Associazione Bancari Italiana, in merito ai principali parametri finanziari registrati nel mese di marzo 2013.

ll Rapporto mensile dell’ABI sull'evoluzione dei mercati finanziari e creditizi fornisce un aggiornamento sulla dinamica delle principali variabili del mercato creditizio e finanziario e una interpretazione dei fenomeni economici e finanziari più significativi. In particolare, vengono monitorate le tendenze delle principali grandezze del bilancio bancario e i più rilevanti indicatori di economia reale e finanza pubblica.
Un capitolo è dedicato all’evoluzione dei tassi di interesse dei mercati creditizi e finanziari italiani e al confronto con i principali mercati esteri. Il Rapporto propone anche specifiche analisi sull’operatività degli intermediari finanziari e monetari dell’area euro e si avvale dei dati forniti dalla Banca centrale europea, dalla Banca d’Italia, dall’Istat, dall’Isae e da altri centri di ricerca nazionali ed internazionali.

Vediamo il rapporto di APRILE

• A marzo 2013 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia è nettamente superiore all'ammontare complessivo della raccolta da clientela

• La dinamica dei finanziamenti a famiglie e imprese si conferma in lieve flessione, di intensità minore rispetto al mese precedente: la variazione annua è pari a -2,3%, a marzo 2013, dal -2,6% di febbraio 2013. L’andamento è in linea con l’evoluzione delle principali grandezze macroeconomiche (Pil e Investimenti).

• A seguito della crisi in atto, la rischiosità dei prestiti rimane elevata (le sofferenze nette hanno toccato a febbraio 2013 quota 61,7 mld, le lorde 127,7 mld); il rapporto sofferenze nette su impieghi totali è pari a 3,2% a febbraio (3,4% a gennaio 2013; 2,6% a febbraio 2012).

• A marzo 2013, i tassi di interesse sui prestiti sono in lieve flessione e sempre su livelli bassi: il tasso medio sul totale dei prestiti è risultato pari al 3,74% (3 centesimi al di sotto del mese precedente e -40 punti base rispetto a marzo 2012). Il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è sceso al 3,40% (dal 3,48%), mentre il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni al 3,66% (dal 3,76% del mese precedente).

• Permane negativa la dinamica su base annua delle obbligazioni, cioè della raccolta a più lungo termine (-8,2%, con una riduzione su base mensile in valore assoluto di circa -10 miliardi di euro), mentre l'andamento su base annua della raccolta complessiva (depositi da clientela residente + obbligazioni) rimane positiva (+1,5% a marzo 2013; +2,4% a febbraio 2013). E’ ancora sostenuto il trend dei depositi (+6,6% contro +7,2% di febbraio 2013).

• A marzo 2013 il tasso medio sulla raccolta bancaria da clientela (depositi + obbligazioni + pronti contro termine in euro a famiglie e società non finanziarie) si è collocato al 2,03%, (2,04% a febbraio 2013). Il tasso praticato sui depositi è sostanzialmente stabile (1,16% contro l’1,15% di febbraio 2013) ed è in lieve aumento quello sulle obbligazioni (3,44% contro il 3,40%). In frazionale diminuzione quelli sui PCT (2,62% contro 2,64%).

• Lo spread fra il tasso medio sui prestiti e quello medio sulla raccolta a famiglie e società non finanziarie è risultato a marzo 2013 pari a 171 punti base, 2 punti base inferiore a quanto registrato a febbraio 2013 e 32 punti base al di sotto del valore di marzo 2012. Prima dell’inizio della crisi finanziaria tale spread superava i 300 punti.
 

FONTE ABI - www.abi.it

PER SCARICARE IL DOCUMENTO INTEGRALE CLICCA QUI