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Valutazione del rischio sismico degli edifici aziendali RAI

La studio presenta un metodo di valutazione del rischio sismico degli edifici RAI con caratteristiche di rilevanza strategica.

La studio presenta un metodo di valutazione del rischio sismico degli edifici RAI con caratteristiche di rilevanza strategica. L’obiettivo è quello di ordinare tali edifici secondo una graduatoria basata su criteri oggettivi che tengano conto della pericolosità sismica dei siti, della loro vulnerabilità e della loro esposizione.

Per ogni edificio è stata predisposta una scheda sintetica per la raccolta, l’organizzazione e l’elaborazione dei dati.

Ciascuna scheda, compilata con i dati relativi all’identificazione dell’edificio, alle sue caratteristiche e alla sua esposizione, è stata integrata con i risultati dell’elaborazione relativa alla definizione della pericolosità sismica del sito. Infine sono stati riportati gli esiti dell’elaborazione dei dati, mediante database relazionale, per pervenire alla stima del rischio sismico del fabbricato.

Impiegando un opportuno algoritmo, è stata prodotta una graduatoria dei fabbricati in base ad un indice convenzionale di priorità, per determinare l’ordine di esecuzione delle relative verifiche di adeguatezza sismica.


Evaluation of the Seismic Risk of RAI Company Buildings

Valutazione del rischio sismico degli edifici aziendali RAI

R. Cavallari, A. Ferrante Carrante, G. L. Pulciani

RAI Radiotelevisione Italiana - Asset Immobiliari e Servizi


1 INTRODUZIONE

1.1 Premessa

La RAI ha effettuato uno studio per la valutazione del rischio sismico degli edifici aziendali rilevanti e strategici, con l’obiettivo di identificare un criterio per la definizione delle priorità di esecuzione delle verifiche di adeguatezza sismica.

La vigente normativa tecnica prescrive che gli edifici ritenuti strategici per le finalità della Protezione Civile in caso di sisma, siano sottoposti a verifica di adeguatezza alla normativa antisismica; poiché numerosi edifici RAI ricadono nella suddetta fattispecie, nel presente documento si descrive la strategia adottata e si illustrano le attività eseguite per rispettare le prescrizioni di legge.

1.2 Adempimenti normativi

Con l’Ordinanza PCM n. 3274 del 20/03/2003 (“Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e di normative tecniche per le costruzioni in zona sismica”), successivamente modificata con le Ordinanze n. 3316/03 e n. 3333/04, è stato stabilito

che gli edifici “strategici” per le finalità della Protezione Civile e quelli il cui collasso in caso di sisma può produrre conseguenze rilevanti debbano essere soggetti a verifica di adeguatezza alla normativa antisismica vigente.

Il D. P.C.M. n. 3685 del 21/10/2003 ha individuato le tipologie di edifici interessati per quanto di competenza statale ed analogamente è stato fatto per le singole normative regionali.

Per quanto riguarda la Regione Lazio, la DEL. G. REG. 766 del 01/08/2003 ha provveduto all’individuazione delle suddette tipologie, includendo tra gli edifici da assoggettare alle verifiche anche gli edifici civili in genere con volumetria superiore a 5.000 m3 per scala.

In attuazione della sopra indicata normativa, la RAI ha avviato le necessarie verifiche sugli edifici strategici/sensibili costituenti il proprio patrimonio immobiliare, variamente distribuito sul territorio nazionale e con una rilevante concentrazione nella città di Roma.

1.3 Strategia

Stante l’impossibilità di effettuare in tempi brevi le verifiche di adeguatezza sismica di tutti i fabbricati strategici/sensibili che costituiscono il patrimonio immobiliare RAI, è stato avviato un piano per l’individuazione delle priorità da adottare nello studio del livello di adeguatezza alla vigente normativa antisismica dei suddetti edifici.

Le verifiche di adeguatezza sismica devono essere effettuate sulla base di parametri di valutazione unitari applicati a un patrimonio immobiliare ampio e diversificato per caratteristiche, tipologie, dimensioni e dislocazione sul territorio nazionale.

Le priorità di intervento sono state individuate mediante i criteri oggettivi di seguito descritti:

  • pericolosità sismica: sono state prese in considerazione la sismicità delle zone in cui ricadono gli edifici e i caratteri geologici dei siti;
  • vulnerabilità: sono state considerate le caratteristiche tipologiche e geometriche degli edifici e il loro anno di costruzione in relazione alla cogenza della normativa antisismica;
  • esposizione: sono stati valutati la destinazione d’uso, l’affollamento cui sono suscettibili gli edifici e la loro importanza strategica ai fini della Protezione Civile in caso di evento sismico e nell’ambito del patrimonio edilizio aziendale.

2 METODOLOGIA

2.1 Valutazione della pericolosità sismica

Per quanto riguarda la pericolosità sismica, essa è stata determinata in accordo alla NTC-08, a partire dalla Vita di Riferimento (prodotto tra la Vita Nominale e il Coefficiente d’Uso).

I dati relativi alla pericolosità sismica di base sono stati ottenuti in base alla georeferenziazione dei fabbricati, integrandoli con i dati relativi alla categoria dei terreni per la definizione della pericolosità sismica in superficie.

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L'ARTICOLO COMPLETO E' DISPONIBILE IN ALLEGATO


KEYWORDS: seismic hazard, vulnerability, exposure, seismic risk, strategic building, material heterogeneity / pericolosità sismica, vulnerabilità, esposizione, rischio sismico, edificio strategico


Articolo presentato in occasione degli Italian Concrete Days 2018 di aicap e CTE

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Dal 14 aprile al 17 aprile 2021 si terrà la terza edizione degli Italian Concrete Days. Ulteriore informazione sull'evento a questo LINK.

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