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Verso ambienti digitali BIM-oriented. Come gestire il cambiamento?

La scelta strategica di Lombardini22: team di progetto e vertici aziendali in sinergia verso processi digitali innovativi BIM-oriented

I metronomi del BIM. Danno il tempo e il ritmo ai team di progetto”.
Così Paolo Facchini - Presidente, Ingegnere e Partner di Lombardini22 - definisce BIM Manager e BIM Coordinator.
La transizione verso ambienti digitali innovativi sta modificando processi, prodotti e relazioni delle società di progettazione. Strutture organizzative e catene di fornitura si ri-configurano in termini collaborativi e integrati. Nuove figure professionali entrano a far parte degli organigrammi innestando il cambiamento nei rapporti con gruppi di lavoro, capi progetto e vertici aziendali. Le relazioni con consulenti e committenti diventano nodi fondamentali per l’ottimizzazione di processo.
 
I modelli di cambiamento per supportare questa transizione possono essere differenti.
Core business aziendale, specificità della struttura organizzativa, configurazione della catena di fornitura definiscono la strategia di implementazione.
Lombardini22 ha adottato una strategia middle-out, ossia un approccio misto tra un’implementazione top-down promossa dai quadri manageriali e un cambiamento bottom-up sostenuto dai team di progetto. Non si tratta di una decisione assunta a priori, quanto piuttosto l’esito di un periodo di ricerca e sviluppo avviato ormai da tempo.
 
In Lombardini22, questa transizione ha infatti attraversato diverse fasi: fortemente sostenuta dai vertici aziendali in principio, è poi stata accolta favorevolmente dai team di progetto che ne sono diventati i principali promotori e sostenitori.
La diffusione attraverso la formazione interna è stato un momento molto forte. Inizialmente non tutti partecipavano; poi la curiosità e la volontà di essere parte del processo di innovazione aziendale ha promosso adesione e interesse. Ciò che ha fatto affezionare i giovani al BIM è stato anche vedere che le figure già formate erano sempre più richieste dal mercato nazionale e internazionale” (Paolo Facchini, 01/12/2016).
 
Un approccio top-down è stato adottato nel primo progetto BIM-oriented di Lombardini22. Questa prima sperimentazione, che ha visto coinvolto un gruppo di lavoro interdisciplinare, è stata promossa per comprendere vantaggi e benefici, associati alla metodologia BIM, nel contesto di un progetto reale. Il team, sostenuto da un percorso di formazione svoltosi dalla fase preliminare fino all’esecutivo, ha maturato consapevolezza e competenze ricoprendo un ruolo sempre più attivo in questo processo di transizione.
 
Da una condizione iniziale in cui sono stati i vertici aziendali a promuovere il cambiamento, si è rapidamente passati a una situazione in cui i team di progetto sono divenuti i primi a sostenere l’implementazione del BIM nei progetti di Lombardini22.
L’iniziale strategia top-down della società ha lasciato il campo a un processo di cambiamento bottom-up.
 
Altri progetti BIM-oriented sono stati avviati in parallelo a un intenso programma di formazione, gestito internamente a Lombardini22 dalle nuove figure professionali entrate a far parte di questa transizione al digitale: BIM Manager e BIM Coordinator. Questa formazione, scansita su due livelli (risorse operative da un lato, quadri manageriali dall’altro) ha influito positivamente sul livello di consapevolezza del processo di innovazione interno, riuscendo a coinvolgere anche i più scettici.In questo, un ruolo chiave è stato quello del BIM Manager che “ha avuto sempre un atteggiamento positivo e collaborativo. Ha sempre messo in atto un approccio di affiancamento” (Alessandro Adamo, Direttore Generale DEGW e Partner Lombardini22, 21/12/2016).
 
Questa transizione, delineandosi come un cambiamento strutturale delle società di progettazione, dovrebbe coinvolgere tutta la filiera che da una configurazione a catena dovrebbe tendere verso una struttura a rete.
 
Tuttavia, una delle principali criticità riscontrate nei processi BIM-oriented di Lombardini22 è stata proprio l’integrazione con gli attori coinvolti nelle diverse fasi.
Come conferma Roberto Cereda – Ingegnere e Partner di Lombardini22: “L’anello debole della catena è proprio il passaggio dal progettista all’impresa e ancor più debole il passaggio alla fase di gestione degli edifici. È chiaro che il post-occupancy sia fondamentale, ma bisogna costruirlo e crearlo”.
Un tema chiave è infatti la sensibilizzazione del Cliente rispetto ai vantaggi legati all’adozione della metodologia BIM lungo l’intero processo edilizio.
L’(im)maturità della filiera influisce quindi sullo sviluppo e l’implementazione del cambiamento interno alle società di progettazione.
Per arrivare a una completa ottimizzazione dei processi – spiega Paolo Citelli, BIM Manager di Lombardini22 – sono necessarie richieste e interlocutori”.
 
Il processo di innovazione verso ambienti digitali integrati e collaborativi attiva un cambiamento che si innesta sulla triade processo, organizzazione e tecnologia e che, come tale, deve essere compreso e tracciato nella pratica delle società di progettazione.
Il BIM è un supporto al management del processo di progettazione di cui i professionisti sono i fautori con la loro visione del tutto. 
 

LOMBARDINI22

Lombardini22, gruppo leader nello scenario italiano dell’architettura e dell’ingegneria, opera a livello internazionale ed è oggi un laboratorio che ospita più di 160 persone, un luogo di lavoro dinamico e creativo, che in Italia si posiziona al 3° posto nella classifica delle società di progettazione per fatturato.