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Via libera alle NORME TECNICHE per le COSTRUZIONI

Approvate dall'Assemblea del Consiglio Superiore dei LLPP le nuove NORME TECNICHE per le COSTRUZIONI.

14.11.14 ore 15.00:

Appena approvate dall'Assemblea del Consiglio  Superiore dei LLPP le nuove NORME TECNICHE per le COSTRUZIONI.

Molto animata la fase della votazione, in particolare sulla parte relativa agli edifici esistenti, ma non c'è stata spaccatura.

Passata a larga maggioranza la posizione  il testo A "il cosiddetto "testo Braga", che prevede riduzione dei coefficenti per le azioni su particolari edifici. Il documento abbassa le azioni perchè il raggiungimento dell'ultimo "gradino", quello richiesto per gli edifici nuovi, ha spesso un costo molto alto, impedendo in molti casi la possibilità di aprovare progetti di adegumanto per il problema dei costi. In questo modo peraltro si liberano risorse per  ulteriori interventi di adeguamento e quindi la possibilità di adeguare altre strutture.

Si mantiene il riferimento agli Eurocodici, su cui tutti erano d'accordo e il documento è più vicino agli stati limite.

Per il Capitolo 11 presentati due testi che Sessa ha fatto rilevare fossero analoghi. Su questo capitolo molta attiva la parte di AICAP.

Hanno votato a favore i Consigli Nazionali degli Architetti (v. commento successivo) e Ingegneri.

Negativa la posizione dei Geologi, che aveva già premesso che il "Consiglio Nazionale Geologi non si oppone alla revisione delle NTC, si oppone alle variazioni peggiorative di un testo già da noi abbondantemente, ed io dico con ragione, criticato. Affermare quindi che comunque si debba approvare un testo non è condivisibile neanche in linea di principio.  Credo non dovrebbe sfuggire a nessuno che non si possa approvare un testo che espone il fianco a grandi critiche e riserve di tutto il mondo professionale che è poi il solo che sarà chiamato ad applicare quelle stesse norme. E il mondo professionale è altra cosa rispetto a quello delle università così come i professionisti sono altra cosa rispetto agli appartenenti al mondo accademico." e per questo aveva anticipato "un voto contrario all’approvazione del testo illustrato dalla commissione relatrice."

Ricordiamo che l'iter non si completa con questa approvazione, ma proseguirà con la conferenza stato-regioni e i passaggi previsti dalla legge.

 - i primi commenti

  • Armando Zambrano, presidente Consiglio Nazionale degli Ingegneri: "Pur non essendo soddisfatti dell'esito del lavoro del Consiglio Superiore durato oltre 3 anni per l'adeguamento delle norme tecniche 2008, abbiamo votato a favore perché il rischio era che venisse approvato un testo molto più conservatore e di chiusura bloccando ancora una volta quel processo di aggiornamento delle norme di cui ha urgente bisogno il nostro Paese. Inoltre il nostro auspicio è che il testo non rimanga così com’è, ma che i successivi passaggi imposti dall’iter della norma presso il Ministero, il Parlamento e la Conferenza stato-regioni modifichino queste norme nella direzione da noi auspicata, soprattutto utilizzando i documenti da noi prodotti in questi due anni di lavoro. E su questo vigileremo e ci impegneremo perché vengano ulteriormente migliorata" (vedi l'intervista integrale).
  • Maurizio Savoncelli, presidente del Consiglio Nazionale dei Geometri: "due anni di lavoro intenso con diversi gruppi di lavoro e due anni di incomprensibile stallo, a fronte di una richiesta corale di emanazione di norme che potessero accogliere le esigenze di innovazione. Ora finalmente siamo arrivati a un documento, che avrà poi bisogno di ulteriori istituzionali per ssere pubblicato. Di certo è che questo iter è superato: è arrivato il momento di rivedere le procedure per l'emanazione delle norme tecniche, che devono essere più dinamiche, che consentano di seguire tempestivamente l'evoluzione tecnica e dalla ricerca. Un esempio positivo è stata la revisione del Testo Unico della Prevenzione Incendi dove i VVFF hanno tenuto un tavolo aperto con le professioni per un lavoro che verrà costantemente revisionato".
  • Rino La Mendola, Vice Presidente del Consiglio Nazionale Architetti: il CNAPPC ha votato a favore perchè la nostra preoccupazione era che si prolungasse ulteriormente l'iter. E' passato il testo A, appoggiato dal nostro Consiglio, molto più innovativo. L'introduzione dei coefficenti ridotti per le verifiche negli edifici esistenti è corretta perchè nasce dalla consapevolezza che non possiamo pretendere che le strutture esistenti siano paragonabili a edifici nuovi. Renderanno più fattibili gli interventi e questo ci consentirà di recuperare molti edifici, combattendo il fenomeno dell'abbandono a favore della riqualificazione del patrimonio esistente. La norma è chiara ma con questo testo il professionista è chiamato a una maggiore attenzione e un ruolo più importante
  • Camillo Nuti, Professore Tecnica Costruzioni Roma 3: finita una fase in modo positivo, dato un segnale che sulle costruzioni esistenti è possibile fare adeguamento con azioni ridotte senza ricorrere a extra margine che si usa per costruzioni nuove. A volte infatti questo extra margine ha costi molto rilevanti e è causa anche di contenziosi o della impossibilità di intervento. Auspico si prosegua con un lavoro tecnico/scientifico che si occupi dell'esistente. "Vorrei aggiungere un ulteriore commento: la sicurezza si ottiene con gli interventi e non con le assicurazioni"
  • Bruno Finzi, Presidente CTA: troppo tempo per arrivare a un documento troppo vicino al passato.
  • Marco Menegotto, Presidente AICAP: soddisfatti per aver superato questa fase di stallo in cui si trovava il processo normativo.
  • Adriano Castagnone, Presidente AIST: Aspettiamo a vedere il testo definitivo per valutare le modifiche licenziate e la differenza rispetto alle NTC attuali. In questo momento di difficoltà economica la possibilità di adeguare gli edifici esistenti con minore difficoltà sarà certamente un aiuto  al settore dell’edilizia e un miglioramento generale della sicurezza. Ogni tanto un po’ di buon senso non guasta.

Su www.lavoripubblici.it uscito anche il commento di Gian Vito Graziano, presidente del CNG, che cha votato contro il documento: " Non soltanto non ci siamo mai opposti alla revisione delle NTC, ma le abbiamo auspicate, consapevoli che a volerne la modifica vi è un'itera classe professionale. E' per questo che abbiamo inviato le nostre proposte miglioratice, le abbiamo condivise con gli altri Consigli Nazionali e le abbiamo persino perorate presso il Presidente del Consiglio Superiore LLPP. Abbiamo chiesto che si ampliassero i contenuti della relazione geologica, che si rendessero coerenti i modelli geologico e geotecnico, che la campagna di indagini geognostiche e geotecniche fosse unica, come avviene nella realtà professionale, e che si estendesse anche al geologo la responsabilità nella scelta del tipo, del numero e dell'ubicazione delle indagini, al momento in capo al solo progettista." ... "Purtroppo l'assemblea di oggi ha preferito lasciare tutto com'era, facendo emergere, ancora una volta, una dicotomia fra geologia e geotecnica, che, come abbiamo sottolineato nella dichiarazione di voto, per noi è antistorica, non scientifica, irrazionale e foriera di grandi problemi nel tempo a venire." e ha conclusso "Noi geologi abbiamo votato contro e nel farlo abbiamo inteso opporci non solo alle variazioni peggiorative di un testo già da noi abbondantemente criticato, ma anche ad un modo di operare che non ci piace affatto,. Mi spiace dirlo, ma avrei creduto che da altre parti si fosse fatto altrettanto, perché non è per noi accettabile che possa passare il principio che si debba comunque approvare un testo che non è condivisibile neanche in linea di principio."

L'aggiornamento delle NORME non è concluso: un primo passaggio attraverso la conferenza stato-regioni ... fino ad arrivare a un decreto interministeriale, condiviso da ministero delle Infrastrutture, Interni e dipartimento della Protezione civile. Solo dopo questa fase sarà pronto per la Gazzetta ufficiale.

I tempi ? dipendono molto da quanto il Ministro LUPI vorrà accelerare,


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