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Wi Report: assunti 76mila ingegneri nel 2019. I più richiesti? Analisti e progettisti di software

Wi Report è uno dei nove servizi online di WorkING, la piattaforma offerta agli iscritti agli Ordini, dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri con la fondazione CNI e al suo interno è possibile consultare la mappa dell'occupazione ingegneristica.

È quanto emerge dall'ultimo aggiornamento della mappa dell'occupazione ingegneristica di Wi Report, uno dei nove servizi online di WorkING, la piattaforma offerta agli iscritti agli Ordini, dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri con la fondazione CNI.

Wi Report si presenta come un vero e proprio osservatorio sull'occupazione ingegneristica e include pubblicazioni periodiche di studi relativi alla professione dell'ingegnere, strumenti per la piena occupazione e sulle politiche attive a sostegno della condizione professionale dell’ingegnere.

Grazie alla mappa interattiva è possibile avere un quadro generale sul numero e la tipologia delle assunzioni degli ingegneri in Italia suddivise per Regioni, età, genere, settore e professione.

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Wi Report: la mappa dell'occupazione ingegneristica

Le indagini sull’andamento del mercato ingegneristico sono curate dal Centro Studi del Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI). 

«È stato istituito, come associazione, nel 1999 per fornire al CNI studi e analisi sugli iscritti all’Albo e sul settore dell’Ingegneria — spiega il presidente Giuseppe Margiotta — e poi, dal 2016 è confluito nella Fondazione CNI, divenendone un dipartimento». 

I dati forniti da «Wi Report» si basano su fonti ufficiali. 

«La mappa interattiva che riguarda le assunzioni dei profili ingegneristici — spiega Emanuele Palumbo della Fondazione — è costruita non su stime o sondaggi, ma realizzata in collaborazione con ANPAL Servizi attraverso i numeri della banca dati sulle comunicazioni obbligatorie fatta dalle imprese al Ministero del Lavoro quando assumono una risorsa». L’aggiornamento è costante. «Prossimamente inseriremo i dati dei primi mesi 2020 perché escono a cadenza trimestrale— aggiunge — ma posso indicare alcuni profili molto richiesti come analisti e progettisti di software oppure ingegneri elettrici e meccatronici. Soprattutto queste ultime due figure sono poche e ricercatissime e, addirittura, ci arrivano richieste dalla Germania». 

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Consulta la mappa interattiva di Wi Report

Ingegneri, mercato del lavoro ed effetti del Covid per il 2020

Il mercato del lavoro per la professione di ingegnere cambia a secondo del committente.

«Mentre nella pubblica amministrazione presenta oscillazioni quasi impercettibili, con un turn over quasi inesistente - aggiunge il presidente Margiotta - l’occupazione nell’ambito dell’impresa e dell’industria ha fatto registrare nel 2019 un netto incremento rispetto al 2018, con un aumento di oltre il 25 per cento delle assunzioni nei settori che noi definiamo ad “alta vocazione”. Circa la metà di queste assunzioni sono nel settore delle tecnologie dell’informatica (consulenti e amministratori di sistemi, analisti e progettisti di software, etc.) e meno del 50 per cento sono assunzioni a tempo indeterminato».

La libera professione ha invece dinamiche differenti. «In questo campo, i dati sulle aggiudicazioni confermano come i liberi professionisti riescano a presidiare una quota piuttosto residuale del mercato rispetto alle società d’ingegneria». Chiaramente il 2020 è stato influenzato dalla pandemia. «Il Covid 19 ha frenato ma non bloccato, almeno per il momento, il mercato dei servizi di ingegneria, che a fine 2019 era decisamente in crescita. Nonostante la situazione di emergenza abbia rallentato notevolmente la pubblicazione di nuovi bandi di gara, il primo quadrimestre del 2020 si è chiuso con un bilancio di tutto rispetto (secondo risultato negli ultimi 9 anni): gli importi a base d’asta per le sole gare di progettazione hanno infatti superato complessivamente i 300 milioni di euro, circa 25 milioni in meno rispetto allo scorso anno, ma più del doppio di quanto rilevato nello stesso periodo del 2018. E i primi dati parziali del secondo quadrimestre lasciano intravedere segnali molto positivi e un rapido recupero di quanto perso».

Un dato che salta agli occhi è l’incremento del valore medio delle aggiudicazioni per i liberi professionisti:

«Dai 40 mila euro per aggiudicazione nel primo quadrimestre 2019 si è passati a poco più di 60mila euro nei primi mesi del 2020 - prosegue Margiotta - ma se ci riferiamo alla crisi determinata dall’emergenza sanitaria, un’analisi più attenta potrà rivelare che il trend osservato dalla nostre indagini risente della naturale inerzia che i servizi di ingegneria scontano, soprattutto per i tempi non brevi delle fasi di programmazione e delle procedure di gara». Ci sono delle preoccupazioni: «l’auspicio è che la crisi determinata dall’emergenza non orienti le Pubbliche Amministrazioni a procedere ad una revisione al ribasso dei piani di investimento in opere pubbliche già da tempo programmate. In una situazione di grave crisi economica come quella che si è già profilata in questi mesi, interrompere il flusso degli investimenti in opere pubbliche sarebbe disastroso».

L'ingegnere: una figura ambita

La figura dell’ingegnere è però sempre ambita.

«I corsi di laurea ingegneristici continuano ad avere grande successo e le Università italiane si adeguano ampliando questo tipo di offerta formativa — afferma Margiotta — e questo indica, da un lato, la grande specializzazione che l’offerta formativa di ingegneria produce rispetto alla tradizionale ripartizione dei corsi di laurea; dall’altro la multidisciplinarietà di alcuni settori emergenti (Ingegneria biomedica, dell’automazione, della sicurezza etc.). Ultimo ma non per ultimo, la massiccia presenza di corsi in lingua inglese (circa un ottavo del totale) spinge l’ingegneria italiana dell’immediato futuro verso una rinnovata competitività internazionale».

Non mancano le sorprese: «Negli ultimi anni, la laurea magistrale in ingegneria elettrica sta riscuotendo un crescente interesse tanto che il numero dei laureati è quasi raddoppiato ed è una figura ricercatissima sul mercato». C’è anche un contraltare: «si sta contraendo il numero di ingegneri che decide di abilitarsi nel settore civile che un tempo era quello più numeroso, soprattutto al Sud».