Data Pubblicazione:

ZAMBRANO, CNI: SICUREZZA TERRITORIO, EFFICIENTAMENTO e RIQUALIFICAZIONE per il rilancio del mercato

ZAMBRANO, CNI: SICUREZZA TERRITORIO, EFFICIENTAMENTO e RIQUALIFICAZIONE per il rilancio del mercato

Zambrano - Un'adozione generalizzata del Bim per rispondere a tre emergenze e rilanciare il mercato delle costruzioni.  Messa in sicurezza di territorio e immobili dal rischio sismico e idrogeologico, efficientamento energetico e riqualificazione del costruito esistente, le tre parole chiave per uscire dalla crisi.

Nel corso della presentazione dell’osservatorio congiunturale ANCE è arrivata la conferma di una situazione di forte crisi per il settore delle costruzioni in cui l’unico comparto che continua a reggere è quello degli interventi per la riqualificazione del patrimonio abitativo, con un +20% in sette anni, raggiunto grazie agli incentivi fiscali sulle ristrutturazioni e sul risparmio energetico. Abbiamo chiesto ad Armando Zambrano, presidente del Consiglio Nazionali degli Ingegneri, quali sono le tre parole chiave per uscire da questa situazione?

“Dal rapporto Ance emerge, purtroppo, che stiamo vivendo ancora la peggiore e più lunga crisi nel mercato delle costruzioni degli ultimi 60 anni, con tutto quello che questo comporta in termini occupazionali e di crollo dei redditi.
Tuttavia, dobbiamo trovare la forza e le idee per far ripartire un settore, quello delle costruzioni, che non può essere assolutamente essere lasciato da solo al suo destino dal momento che è ancora il principale pilastro della nostra economia.
E allora le 3 parole chiave per il rilancio del mercato servono per rispondere a 3 emergenze.

- La prima riguarda la messa in Sicurezza di territorio e immobili dal rischio sismico e idrogeologico di cui il nostro paese soffre abbondantemente;

- La seconda è l’efficientamento energetico perché non possiamo più permetterci di pagare un costo così alto per una risorsa strategica come l’energia;

- La terza, che può e deve unirsi alle prime due, è una seria riqualificazione del costruito esistente, anche “rottamando” il costruito esistente, perché il consumo di suolo è arrivato a livelli insostenibili.

Tutto questo deve però essere realizzato con un grande slancio innovativo e, quindi, con una decisa virata verso un’adozione generalizzata del Bim.
Questo implica, come sappiamo, il concorso di tutti gli attori del sistema: committenti (pubblici e privati), progettisti, costruttori e fornitori.
Il Bim, in buona parte del mondo, sta portando a grandi risultati in termini di produttività, con minori costi, minor contenzioso e minori tempi nella realizzazione delle opere.
Si stima che in un anno nel mercato italiano delle costruzioni si possano eliminare oltre 15 miliardi di euro di diseconomie. E questo in un ottica di spending review. Inoltre con il Bim il settore delle costruzioni (progettisti e imprese) potrà guardare al mercato estero che ormai richiede massicciamente il Bim.
Il passo non sarà facile, sarà anche molto lungo, ma è necessario farlo per non rimanere indietro”.